ALTO JONIO -20/10/2020: Coronavirus: aumentano i contagi e l’Asp fa finta di niente
ALTO JONIO Coronavirus: nonostante fosse scontata la seconda ondata della terribile pandemia che nella sola provincia di Cosenza finora ha provocato ben 37 morti, l’Asp di Cosenza, disattendendo gli indirizzi del Governo, ha sottovalutato il rischio dell’escalation dei contagi e non ha potenziato gli 11 presidi terapeutici istituiti nella provincia di Cosenza. Si tratta delle USCA (unità speciali di continuità assistenziale) istituite sul territorio provinciale perchè ritenute essenziali per contrastare l’emergenza-Covid e assicurare la necessaria assistenza domiciliare ai pazienti che, pur contagiati, non necessitano del ricovero ospedaliero. Eppure nel solo territorio che va da Rocca Imperiale a Cariati oggi si contano ben 32 casi di contagio tuttora in corso (Corigliano-Rossano 15, Cassano Jonio 11, Villapiana 1, Trebisacce 2, Plataci 2, Rocca Imperiale 1) di cui uno solo di Cassano Jonio risulta degente in Ospedale, mentre tutti gli altri si trovano presso il proprio domicilio e abbisognano quotidianamente di cure e di assistenza sanitaria. In pratica queste 11 Usca sono state istituite solo sulla carta, ma per la maggior parte di esse, e in particolare nelle zone periferiche della Provincia come l’Alto e il Basso Jonio e la Sibaritide, non operano a pieno regime per insufficienza di medici e di infermieri. Attualmente molte delle 11 Usca, invece di essere operative 7 giorni su 7 dalle 8.00 alle 20.00, operano un solo giorno alla settimana avendo a disposizione soltanto 4 Medici e 3 Infermieri che ogni giorno si recano per qualche ora nelle varie sedi Usca della provincia di Cosenza. Lo ha denunciato il consigliere regionale del PD Carlo Guccione il quale, considerata l’impennata dei contagi, ha sollecitato con forza il Commissario dell’Asp Cinzia Bettelini di correre ai ripari e di provvedere con urgenza a reclutare il personale necessario per far fronte a un’emergenza che potrebbe aumentare con l’arrivo dei mesi freddi e la diffusione dell’influenza stagionale. «Il sistema messo in campo oggi – ha scritto l’on. Guccione – mostra tutta la sua inadeguatezza nell’affrontare l’emergenza, visto che non è stato in grado di garantire un’assistenza diffusa sul territorio ai soggetti positivi ma asintomatici per i quali, al fine di evitare il ricovero ospedaliero, dovrebbe essere curato presso il proprio domicilio il decorso clinico del virus e assicurato ogni intervento terapeutico necessario. Non si può continuare – ha aggiunto Guccione – con questo pressapochismo perchè in gioco la vita delle persone. La Commissaria dell’Asp di Cosenza, Simonetta Cinzia Bettelini, – ha incalzato Carlo Guccione – si assuma le proprie responsabilità e, oltre a potenziare gli organici dia corso anche alle decisioni assunte nei mesiscorsi, come quella di creare un nuovo Laboratorio in grado di processare i tamponi nello Spoke di Corigliano-Rossano. È inconcepibile, infatti, – ha concluso il consigliere regionale del PD Carlo Guccione – che ancora oggi non sia entrato in funzione questo Laboratorio visto che quello di Cosenza non è più in grado di processare da solo centinaia di tamponi al giorno».
Pino La Rocca