Trebisacce-12/11/2020: Sta meglio il giovane finito sotto il treno

Treno a Trebis.

TREBISACCE Arrivano buone notizie dall’Ospedale Civile di Cosenza dov’è tuttora ricoverato il giovane di Trebisacce L. A., 37 anni, che ieri pomeriggio intorno alle 14.30 è finito sotto il treno nella Stazione Ferroviaria di Trebisacce facendo pensare al peggio. Le sue condizioni, che non erano già gravi quando è stato soccorso dai Sanitari del 118 di Trebisacce tanto da essere vigile e collaborativo con i suoi soccorritori, secondo quanto hanno riferito i familiari a seguito delle notizie ricevute dai Sanitari del’Annunziata di Cosenza solo per telefono a causa delle restrizione imposte dal Coronavirus, sono migliorate ulteriormente ed il giovane, sottoposto alle cure e ad accertamenti più approfonditi, si può considerare fuori pericolo. Intanto, nelle ore successive all’incidente che ha destato notevole apprensione in tutta la comunità, grazie alle informazioni fornite dai familiari e in particolare dal fratello, si vanno chiarendo i contorni di quello che sarebbe stato uno sfortunato incidente e non un tentato suicidio da parte del giovane. Infatti, sempre secondo quanto ha dichiarato il fratello più giovane di lui, il congiunto negli ultimi tempi, forse anche a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, non stava bene e accusava sporadici attacchi di panico che, come è noto, possono provocare ansia e disagio e finire per destabilizzare l’equilibrio psico-fisico di una persona. E’ assai probabile dunque che il giovane, recatosi alla Stazione per prendere il treno, si sia sentito male e abbia accusato un mancamento che lo avrebbe fatto finire sui binari nel momento in cui il treno si avvicinava lentamente alla Stazione per la fermata. Del resto, ha fatto notare con pacatezza il fratello del giovane, se una persona decide di compiere un gesto estremo non sceglie la Stazione dove il treno solitamente si ferma, ma sceglie un altro punto della linea ferrata dove il convoglio è in corsa. Sospiro di sollievo, dunque, per i suoi familiari e per tutta la comunità sia per il miglioramento delle condizioni di salute del giovane sia per lo scampato pericolo.

Pino La Rocca