Villapiana-16/12/2020: Le Regioni vanno soppresse al più presto di Giuseppe Leone

 

G. Leone

COMUNICATO STAMPA

Le Regioni vanno soppresse al più presto

Mi sono convinto, negli ultimi anni,anche alla luce della mia precedente esperienza politica e amministrativa, che le Regioni siano enti assolutamente inutili. Le ultime vicende tragicomiche che hanno visto protagonista ancora una volta la nostra Regione, hanno consolidato la mia convinzione e mi hanno dato la certezza che le Regioni siano addirittura un ente dannoso per la collettività.

  • Le regioni nascono nel 1970,in pieno bum economico e in tempo di vacche grasse, per cui non si bada a spese, questo gioiellino tutto italiano che nasce per legiferare sullo sviluppo dei territori regionaliche lo Stato non inquadra bene da Roma, nel corso dei cinquanta anni di vita ha contribuito alla crescita imponente del debito pubblico. In effetti,il deficit di bilancio dello Stato comincia a galoppare proprio dal 1970 senza mai fermarsi. Certamente non è esclusiva responsabilità delle Regioni,ma sicuramente hanno contribuito e non poco a creare il disastro economico del nostro Paese. I bilanci delle Regioni sono costituiti per il 70/80% dalla spesa sanitaria per cui mi aspetto, come cittadino,che il sistema sanitario in mano alle Regioni e con tutti i miliardi di Euro spesi,funzioni come un orologio. Invece ci siamo accorti dopo cinquanta anni e a causa di una pandemia che la sanità in Italia non funziona neanche dove fino a pochi mesi si pensava funzionasse. Le regioni hanno creato un sistema di competizione tra pubblico e privato,dove i soldi pubblici finiscono in mano ai privati e con gli stessi,fanno concorrenza al pubblico. E’ stata creata, inoltre,una competizione tra Regioni che ha generato i cosi detti migranti sanitari,i quali per necessità e inconsapevolmente arricchiscono sempre di più le Regioni che storicamente offrono servizi sanitari migliori, grazie anche al privilegio della spesa storica consolidata, un’ingiustizia verso il Sud che ormai ci trasciniamo dietro da decenni. Sintetizzando agli estremi questo è il sistema sanitario generato dalle Regioni in Italia, se aggiungiamo che la maggior parte dei Presidenti e un numero impressionante di consiglieri Regionali,nel corso degli anni,sono stati indagati,processati,condannati e carcerati per delitti che riguardano proprio la sfera sanitaria, il quadro della situazione è ben definito e racconta l’inesorabile fallimento del sistema sanitario regionale.
  • Le Regioni nascono come enti di programmazione che si esprimono attraverso l’emanazione di provvedimenti legislativi in un quadro normativo Nazionale di riferimento. Il principio è condivisibile se non addirittura nobile se visto in una prospettiva federale del sistema istituzionale Nazionale. Le buone intenzioni, però,naufragano ben presto in uno scontro istituzionale tra Stato e Regioni che, forse, non ha precedenti in tutto il mondo. Sono troppe le leggi impugnate dallo Stato perché in contrasto con l’interesse Nazionale. La montagna di contenzioso creatosi negli anni non ha fatto altro che rallentare la crescita e lo sviluppo delle Regioni che a questo punto della storia possiamo affermare abbiano un senso solo sotto il profilo della delimitazione geografica e della peculiarità storica e culturale di ognuna.
  • –    Le Regioni sono venti piccoli parlamenti con un cospicuo numero di Onorevoli che percepiscono,giustamente,un’indennità simile a quella dei parlamentari Nazionali. Hanno uno staff, portaborse e consulenti vari,ci sono i gruppi consiliari con strutture annesse, risorse dedicate (vedi rimborsopoli in tutta Italia) staff e collaboratori di ogni genere. Ci sono le società partecipate, gli enti inutili, i consorzi e finanche le finanziarie Regionali, un giro vorticoso di denaro pubblico di cui non si capisce dove finisce e non porta benefici alla collettività. Infine c’è la giunta con i propri assessori che equivalgono e in alcuni casi superano la pomposità di un ministro,non mancano parassiti di ogni risma che si aggirano nei palazzi e in molti casi,purtroppo,affiancati da soggetti molto pericolosi. Stiamo parlando di venti piccoli Stati nello Stato,ma nessuno di loro ha un’autonomia economica e finanziaria da poter reggere da solo e quindi vivono tutti,inutilmente, sulle spalle dello Stato centrale,le nostre.
  • Le motivazioni che suggeriscono senza alcuna esitazione, la soppressione delle Regioni sarebbero ancora molte e anche di natura diversa da quelle esposte. Un articolo del Professore e scrittore Luciano Canfora, pubblicato sul Riformista di qualche giorno fa, spiega sicuramente  meglio di me e con maggiore approfondimento quanto siano inutili e dannose le Regioni. Il mio auspicio è che il Sud sempre bistrattato e mortificato dalle politiche Nazionali,si facesse promotore di una proposta referendaria che prevedesse la soppressione delle Regioni e contestualmente proponesse il ripristino delle Province, oggi ridimensionate e il potenziamento dei Comuni non solo dal punto di vista economico ma anche programmatico e della gestione. La sanità, per esempio, gestita dai Sindaci costituiti in organismi collegiali,territoriali,sarebbe sicuramente una soluzione eccellente per dare efficacia ed efficienza a questo settore. Ci sono già sul territorio associazioni serie e dinamiche, come ad esempio quella che promuove la Provincia della Magna Grecia che potrebbe intestarsi l’iniziativa di chiusura delle Regioni e rendere ancora più attuabile la proposta di istituire la nuova Provincia. Uno scatto di orgoglio di questo territorio non sarebbe male per riscattare anni di umiliazioni e sofferenze.

Villapiana 26/11/2020

Leone Giuseppe Rocco (Pino)

Già Assessore al Comune di Villapiana 199-2014 Ex dirigente P.C.l.-P.D.S.-0.S.