Trebisacce-29/12/2020: Concorso “I giovani ricordano la Shoah”: premiato il Liceo “G. Galilei” e “A. di Turi” di Trebisacce
TREBISACCE Concorso “I giovani ricordano la Shoah”: il Liceo “G. Galilei” e “A. di Turi” di Trebisacce è stato scelto per rappresentare la Calabria alla fase nazionale del Concorso promosso dal Ministero dell’Istruzione con l’obiettivo di promuovere e sviluppare progetti e iniziative didattiche finalizzate all’approfondimento e alla riflessione sulla Shoah e di favorire la consapevolezza di quanto è accaduto. Perché il ricordo delle vittime della Shoah rimanga sempre vivo nel tempo anche quest’anno sono stati realizzati concorsi, mostre, viaggi della memoria ad Auschwitz-Birkenau, mostre itineranti e attività di sensibilizzazione rivolte al primo e al secondo ciclo di istruzione. Come è noto il Parlamento Italiano, con la legge n. 211 del 2000, ha istituito nel giorno 27 gennaio la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, quale “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. E, nell’ambito delle tante iniziative che saranno realizzate su tutto il territorio nazionale il MIUR, sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, per l’anno scolastico in corso ha bandito la XIX Edizione del suddetto Concorso che è rivolto a tutti gli allievi del primo e del secondo ciclo di istruzione e a cui ha partecipato gran parte delle Scuole della Calabria. Tra tutti gli Istituti che hanno aderito con varie forme di partecipazione, per la Sezione destinata agli Istituti Secondari di II Grado della Regione Calabria la Commissione istituita dall’Ufficio Scolastico Regionale, oltre all’ITGC “Pezzullo” di Cosenza, ha premiato la 5^A del Liceo Classico “Galilei” di Trebisacce per la “testimonianza” fornita dalla compianta Signora Giorgina Emiliani sposata Verri e la V^D del Liceo Linguistico di Trebisacce per la “testimonianza” fornita dal Signor Bruno Michelon che, a seguito di laboriose ricerche storiche, ha ritrovato e consegnato ai suoi familiari “la gavetta” del soldato Giuseppe Pistocchi di Cerchiara di Calabria. La prima testimonianza, prodotta in Conference Call per ragioni anti-Covid e a cui, oltre alla referente del Progetto prof.ssa Adelina Anna Vittoria Conte, la Dirigente Scolastica Dr.ssa Elisabetta D’Elia, la prof.ssa Giusy Covelli docente e referente del percorso di Alternanza Scuola-Lavoro “Itinerari Museali e Cuturali”, è stata quella della compianta Signora Giorgina Emiliani sposata Verri nata nel 1935 a Diano Marina in Provincia di Imperia ma cittadina elettiva di Trebisacce da circa 50 anni, da tutti conosciuta come Nonna Giò. Lei ha raccontato con estrema lucidità quello che ha vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato dopoguerra dal momento che, essendo il papà antifascista, lei, bambina di pochi anni, dal 1943 in poi è stata costretta a nascondersi con la famiglia e a cambiare più volte domicilio sperando di non essere scoperta dai nazifascisti perché considerata, insieme ai suoi familiari nemici del Regime e iscritti nella triste lista dei ricercati. Nonna Giò, nonostante l’inesorabile avanzare degli anni, non ha mai dimenticato e con molta sincerità ha confidato che ancora oggi sentire parlare in tedesco la intimorisce. Protagonista della seconda testimonianza è stata una “gavetta”, il semplice utensile che i soldati usavano per trasportare e per consumare il cibo appartenuta al soldato Giuseppe Pistocchi di Cerchiara che, partito per il fronte durante la Seconda Guerra Mondiale, non ha mai fatto ritorno a casa. A questa Conference Call, oltre alla Dirigente Scolastica dr.ssa D’Elia e alla suddette Docenti, hanno partecipato il Sindaco di Cerchiara di Calabria Dr. Antonio Carlomagno, il Sig. Bruno Michelon, di Lavis in provincia di Trento, colui che ha ritrovato e restituito la gavetta, le Signore Lucia e Stella Pistocchi figlie dell’ex Caporal Maggiore Giuseppe Pistocchi, classe 1919, la Signora Teresa Pistocchi (figlia di Francesco, classe 1925), il Signor Vincenzo Santagada e il figlio Francesco, studente del Liceo, rispettivamente figlio e nipote di Maria Pistocchi a cui, dopo ben 75 anni è tornata la gavetta utilizzata al fronte dal loro eroico congiunto. Alla prof.ssa Adelina Conte, docente di Storia e Filosofia presso il Liceo “G. Galilei – Alessi di Turi” di Trebisacce e Referente del Progetto, il merito di essere riuscita, con il sostegno della Dirigente Scolastica e il contributo della collega Giusy Covelli, a far appassionare e a rendere viva così tanto una bella pagina di storia, riportando a galla questo bel capitolo di storia patria. Pino La Rocca