TREBISACCE-05/02/2021: Lotta al Coronavirus: nessun Centro Vaccinale nell’Alto Jonio Cosentino.
TREBISACCE Lotta al Coronavirus: nessun Centro Vaccinale nell’Alto Jonio Cosentino. Sia il “Chidichimo” che il Distretto “Jonio Nord” di Trebisacce esclusi dall’istituzione dei Centri Vaccinali previsti nel Piano Regionale anti-Sars-Covid-19 redatto dalla Struttura Commissariale Regionale. In realtà tutto è fermo in Calabria nella somministrazione del vaccino nonostante l’accelerazione imposta dal nuovo Commissario ad Acta Prefetto Guido Longo che, come si diceva, da circa un mese ha redatto e diffuso il piano vaccinale regionale. Anche per questo la Calabria nella somministrazione del vaccino si conferma da tempo al penultimo posto tra le Regioni Italiane dopo la Liguria. Ma va ancora peggio, come è facile immaginare, nella periferia della Regione come l’Alto Jonio dove non è stato previsto alcun Centro Vaccinale, sui modi e sui tempi della vaccinazione da somministrare prima agli over 80 e alle scuole e successivamente alle altre categorie di persone non c’è al momento alcuna certezza e la prospettiva sul futuro è densa di una cortina di mistero. Presso il provvisorio Centro Vaccinale allestito presso il “Chidichimo” grazie alla buona volontà dei dirigenti locali e alla disponibilità degli operatori sanitari del posto si sta completando, come del resto abbiamo riferito nei giorni scorsi, la somministrazione della seconda dose di vaccino a oltre 400 operatori sanitari impegnati a vario titolo nei presidi sanitari, nelle RSA, nelle farmacie, negli ambulatori medici e nella associazioni di volontariato. Ma da chi e, soprattutto quando, si passerà alle altre categorie di persone più esposte al rischio contagio? In realtà, in base al Piano Vaccinale redatto e diffuso l’11 gennaio 2021 dalla struttura commissariale, tutta la fase preparatoria ed esecutiva della vaccinazione viene demandata alle 5 Asp provinciali che dovranno occuparsi del ritiro e della distribuzione dei vaccini agli ospedali Hub e Spoke ed ai Poliambulatori Distrettuali che poi, previa prenotazione, dovranno procedere alla somministrazione del vaccino nel rispetto delle priorità indicate dal Ministero. Fatto sta che dal Piano Regionale del Commissario ad Acta emerge che nel territorio dell’Asp di Cosenza un Centro Vaccinale è previsto presso l’Ospedale Hub di Cosenza, presso gli Ospedali Spoke di Paola, di Cetraro, di Castrovillari, di Rossano, di Corigliano, di Acri, di San Giovanni in Fiore e presso i Poliambulatori di Amantea, Montalto Uffugo, di Scalea e di Castrovillari e nessun Centro Vaccinale è stato previsto presso il Poliambulatorio di Trebisacce. Stando così le cose, a meno di ripensamenti e di correzioni in corso d’opera, le popolazioni dell’Alto Jonio, se la vaccinazione non sarà assegnata ai medici di base, dovranno “viaggiare” anche per vaccinarsi! Eppure, secondo quanto si evince dallo stesso Piano Regionale per allestire un Centro Vaccinale non è necessario un organico di sanitari. Ci vuole solo un medico, 4 infermieri, un OSS e “un impiegato responsabile della registrazione nell’anagrafe vaccinale”. Sarà stata una semplice dimenticanza, una misconoscenza del territorio, o il Distretto Sanitario di Trebisacce, così come è avvenuto per l’Ospedale è già stato cancellato dalla geografia della sanità calabrese?
Pino La Rocca