Rocca Imperiale-21/03/2021:   Il turismo post Covid e nuove opportunità per i territori

       

      Il turismo post Covid e nuove opportunità per i territori

 

Il Covid ci ha modificato la vita e da ora in poi cambieranno tante cose.

In un periodo come questo, iniziative come quella della Dottoressa Tiziana Battafarano costituiscono motivo di enorme plauso.

Grazie alla sua lungimiranza e al suo attaccamento al territorio, ha organizzato sabato scorso a Rocca Imperiale, in diretta sulla pagina facebook  Rocca nel Cuore, un interessantissimo incontro dal titolo: “ Il Turismo post Covid, opportunità e rigenerazione dei territori”.

Con grande professionalità e competenza, oltre a Tiziana Battafarano della Fondazione Eni Enrico Mattei; l’Avvocato Rinaldo Chidichimo, Delegato Calabria Fondazione Terzo Pilastro Italia Mediterraneo, Rosa Gentile, Confartigianato, Delegata Nazionale  al capitale umano cultura d’impresa, Formazione, Istruzione , Giovani imprenditori e donne imprenditrici; Antonello De Santis, Presidente Rete Italia Jonica; Ferdinando Di Leo, Imprenditore.

L’incontro si è snodato in maniera molto flessibile e tutti gli interventi sono stati esaurienti ed illuminanti.

Il termine che dovremo imparare a conoscere è “resilienza“.

Noi non avevamo mai attraversato un periodo difficile come questo e gli stessi nostri genitori ci raccontano che, addirittura, nemmeno i tempi della guerra mondiale sono stati così stressanti come questa pandemia.

Per tutti noi questo periodo, oltre alla tragedia delle tantissime vittime, è anche un periodo kairos, un periodo di riflessione, che ci porterà inevitabilmente a cambiare il nostro modus vivendi.

Il tempo che scorre lento e sempre uguale ci porta a fare delle riflessioni su come organizzare la nostra vita futura, il nostro lavoro.

Siamo tutti abbastanza certi che non potremo più tornare alle nostre vecchie abitudini.

L’Italia intera, e il Sud in particolare, ha mostrato tutta la sua impotenza e la sua fragilità di fronte ad una tragedia come questa.

Ecco perché la parola resilienza assume un significato fondamentale.

Nel prossimo futuro dovremo lavorare tutti per attuare strategie che creeranno lavoro e, nel contempo, che sapranno incidere positivamente su sostenibilità ambientale e salute.

Sicuramente non sarà cosa facile.

Sarà necessario dare sempre maggiore impulso allo smart work. Il messaggio della pandemia da questo punto di vita è stato chiaro e distinto.

La pandemia ci ha insegnato che lo smart work ci ha permesso di “guadagnare tempo”  grazie al fatto che si evita di fare almeno due viaggi al giorno per raggiungere il posto di lavoro, causando imolto spesso anche un notevole stress psicofisico.

Lo smart work è  resiliente e in quanto permette di aumentare la nostra produttività, migliorando l’impatto ambientale e permettendoci di riappropriarsi del nostro tempo e dei nostri affetti.

L’impegno deve essere serio e responsabile, al fine di  realizzare un progresso veramente sostenibile, cioè capace di durare nel tempo.

Bisogna fare degli sforzi  per una nuova green economy.

Il cambiamento dipende innanzitutto da noi stessi, che dovremo essere capaci di promuovere una nuova sostenibilità sociale, che rappresenta una grande opportunità.

Il Covid ha provocato gravissimi danni a tutto il sistema alimentare e ciò ha aumentato la necessità di investire in sistemi alimentari sostenibili.

Le Regioni con reddito più basso ha avuto ripercussioni ancora più negative, per cui dovremo cercare di cogliere del buono al termine di questa pandemia, sforzandoci di portare avanti tutte quelle iniziative atte a promuovere le potenzialità del nostro territorio.

Sarà necessario investire in un sistema alimentare che sia resiliente a tutti i problemi  futuri, dando primaria importanza ad un’agricoltura sostenibile, capace di rappresentare un ruolo strategico relativamente a quella che è l’agricoltura di famiglia, quella delle piccole aziende agricole, site nelle regioni più povere e, contemporaneamente, avere un occhio di riguardo verso le risorse naturali.

Tutto ciò sarà da impulso ad un nuovo tipo di turismo, infatti le varie restrizioni hanno permesso di riscoprire luoghi più vicini a casa nostra, viaggi on the road, che accresceranno un senso di appartenenza maggiore alla propria comunità e alla propria terra d’origine.

Di conseguenza, tutte le bellezze locali che un tempo venivano sottovalutate, saranno guardate con occhi diversi e più attenti.

Questo dovrà sensibilizzare le istituzioni locali a promuovere i propri prodotti tipici, le proprie bellezze naturali, i propri borghi, come ad esempio quello di Rocca Imperiale, al fine di sollecitare un turismo più semplice ma ,certamente, più istruttivo e salutare.

Quindi, perché non sviluppare temi relativi alla vita rurale, escursioni, sentieri, camminate all’aria aperta, sport in mezzo alla natura? Tutte cose che il nostro territorio permette.

E lo smart work potrà permettere anche delle vacanze più lunghe, vista la possibilità di poter lavorare dal proprio domicilio.

Bisogna impegnarsi per un turismo del futuro più sostenibile, quindi sarà necessario che aree interne, operatori turistici non si facciano scappare quella che potrebbe essere una grande opportunità e devono fare ciò creando una rete fra di loro, lavorando tra di loro al fine di promuovere sinergicamente un nuovo turismo, fatto di maggiore semplicità ma che faccia riscoprire i valori veri di un tempo.

Un grosso plauso a tutti gli intervenuti e alla Dottoressa Tiziana Battafarano che, sempre in prima linea, quando si tratta di portare avanti iniziative a favore del proprio comprensorio, è riuscita ancora una volta a lasciare il segno, dando la possibilità a quanti hanno seguito questo bellissimo incontro, di “illuminarsi” relativamente ad un argomento di grandissima attualità.

RAFFAELE BURGO