Trebisacce-01/04/2021:    LA GUERRA E’ CAMBIATA

          

             LA GUERRA E’ CAMBIATA

11 marzo 2020. E’ trascorso più di un anno dallo scoppio della pandemia. O forse dovremmo chiamarla “guerra“. Se per un attimo ci soffermassimo su questi due concetti, all’apparenza distanti tra loro, capiremmo che di diverso hanno ben poco. Certo, le cause per le quali si sviluppano non sono le stesse, infatti una guerra nasce in seguito a tensioni politiche, economiche, sociali, religiose o a causa di dissapori tra un Paese e l’altro, la pandemia no. Quest’ultima può avere diverse origini e prevede la diffusione di un virus su scala mondiale. Possiamo subito individuare un legame fra i due termini. Le guerre più importanti mai combattute finora sono state la prima e la seconda guerra mondiale,  definite “grandi” guerre e guerre di “massa” perchè hanno coinvolto una moltitudine di persone e hanno interessato l’intero territorio mondiale. Oggi, 2021, il mondo si ritrova allo stesso punto, a subìre gli effetti della pandemia, tutti, nessuno escluso. Sicuramente non ci ritroviamo a combattere con carri armati, fucili a ripetizione, mitragliatrici, bombe, ma con un’arma estremamente piccola, invisibile ai nostri occhi e impossibile da evitare. Un’arma che colpisce silenziosamente in qualsiasi momento, senza boati, nei modi più assurdi e che, proprio come in guerra, non le importa quale sia la tua età, puoi essere un bambino innocente e ignaro di tutto, un adulto o un anziano, non fa distinzioni di sesso o classe sociale, non le importa se sei ricco o povero, quando deve colpirti lo fa in modo spietato senza pensarci due volte, senza alcun campanello d’allarme che ti dia modo di fuggire o tentare di nasconderti. Le due guerre stimano milioni di morti, così come la pandemia che stiamo vivendo. Ma analizziamo le conseguenze che questi due fenomeni hanno provocato: crisi economica e politica, disagio sociale, disperazione, elevato tasso di disoccupazione, traumi psicologici. Ebbene, questi concetti sono più simili di quanto non si pensi. Quello che stiamo vivendo oggi è una vera e propria guerra. Come sarà tornare alla vita di prima? Ognuno di noi si pone questa domanda e non riesce a trovare una risposta. Sarà facile riprendersi da un periodo del genere, da qualcosa che ci ha travolto senza preavviso e che è stato più grande di noi? Riusciremo ad andare avanti, a pensare ai nostri obiettivi futuri senza essere schiacciati dai pensieri e dalle immagini di ciò che abbiamo vissuto? Chi è sopravvissuto alle guerre ha dovuto convivere giorno dopo giorno col quel ricordo terrificante, molti ce l’hanno fatta, sono riusciti a guardare una luce in fondo al tunnel, un desiderio di rinascita, altri invece hanno deciso di porre fine alla loro vita non riuscendo a sopportare tale dolore. Saremo abbastanza lucidi per ripartire quando tutto questo sarà terminato? Questa “nuova guerra” ha cambiato modo d’agire, ma rimane tale.

MILENA ANGELILLO