Trebisacce- 18/04/2021: Bernardino Maria De Vita sul sentiero della santità.
Trebisacce: 18/04/2021
Bernardino Maria De Vita sul sentiero della santità.
“P. Bernardino Maria De Vita”, è il titolo del libro, scritto con il cuore, dal compianto prof. Cosmo Oliva Cantore-Organista della Porziuncola, nel 2013, di 188 pagine e stampato da Grafiche VD srl,in Città di Castello (PG). Un libro che racconta la vita di Padre Bernardino Maria De Vita, originario di Trebisacce vissuto come umile servo di Dio nell’Ordine dei Frati Minori e oggi incamminato, come è noto, sul sentiero della santità. P. Bernardino Maria De Vita è nato a Trebisacce il 5 ottobre 1925, al secolo Antonio Maria De Vita, dopo aver svolto la professione di insegnante prima, e di impiegato presso l’Ufficio Imposte di Catanzaro poi, a 32 anni abbraccia la via del Signore e nel 1965, a 40 anni, viene ordinato sacerdote e svolge il proprio apostolato di confessore e di assistente spirituale dei giovani in diversi conventi della Calabria. In seguito ha lasciato la sua terra natia per il trasferimento permanente in Umbria dove rimane fino al 2006, anno della sua dipartita terrena, a svolgere la sua missione di confessore. Cosmo Oliva ha scritto questo libro sulla vita del futuro Santo,servendosi di racconti di stretta amicizia, attraverso gli appunti spirituali trovati e lasciati dallo stesso P. Bernardino e anche per mezzo di ricerche personali e testimonianze raccolte con certosina pazienza. Oliva parte dalla nascita e fanciullezza di P. Bernardino e racconta tutta la vita e sino alla morte. Un libro che si legge con faciltà,ma anche con tanta emozione che ogni pagina regala al lettore. L’autore scrive anche delle fragilità dell’uomo “Antonio”,ma anche di come ha invocato l’umiltà,l’obbedienza e la povertà al Serafico Padre,San Francesco d’Assisi. L’idea dominante di Padre Bernardino era quella di ritenersi servo a disposizione dei fratelli e di non cercare mai onori. Una vita intera vissuta in preghiera come disciplina ai piedi del suo amato “Crocifisso”. E durante le ore di meditazione apprese la sapienza della misericordia di Dio. “Con la benedizione del Signore e della Vergine Maria,Nostra Madre Celeste,lascio definitivamente la mia Provincia Calabra per trasferirmi in perpetua permanenza nella dolce e cara Porziuncola,amorevole culla del mio Ordine”,si legge a pag.89, perché per P.Bernardino quel posto sacro suonava nel suo animo come dolcezza,rifugio e delizia dello spirito. E allontanare le tentazioni di Satana era più facile con l’aiuto della preghiera e la vicinanza percepita del Signore e della Madonna. “Perché scrivere la biografia di P. Bernardino Maria De Vita frate minore e sacerdote? Trovo la risposta nella convinzione secondo cui ogni individuo, passando per questa vita terrena, lascia delle impronte più o meno visibili e profonde, che, lette a ritroso, danno la spiegazione di tanti piccoli e grandi eventi accaduti. Ogni individuo, infatti, contribuisce a deporre un tassello sul grande mosaico della storia rendendola particolarmente significativa”,ha scritto l’autore Oliva,motivando la presenza di questo libro. Un libro che ha dato a noi la possibilità di conoscere P.Bernardino e di poterne apprezzare le sue doti e le virtù,grazie alle quali,ha potuto aiutare tanti penitenti ed essere significativo punto di riferimento nel famoso “Confessionale n.15”. Tante testimonianze hanno arricchito di lodi meritevoli la vita del futuro Santo,ma oggi possiamo raccontarne ancora qualcuna che si unisce al gran coro.
Vincenzo Romano,di Trebisacce,coniugato con due figli e Capo Scout, fedele sostenitore della causa di santità di P. Bernardino, asserisce che: “Il ricordo, tanto quanto il senso di appartenenza, sono i fili con cui si intessono le maglie del tessuto sociale di una terra. Celebrare e ricordare chi ha varcato i confini del proprio paese per seguire la propria vocazione, per rispondere alla chiamata ricevuta, è un dovere ineluttabile per una comunità che vuole crescere unita. Con queste finalità il Comune di Trebisacce, il 21 giugno 2015, su proposta del Gruppo Scout “Trebisacce 2”, delle associazioni “L’Albero della memoria” e “Arsa – Rione Sant’Antonio”, ha intitolato una piazza, sita sul lungomare presso Riviera dei Saraceni, a Padre Bernardino Maria De Vita, nato Antonio De Vita, nel 1925 proprio a Trebisacce, come ricordato dal demologo Piero De Vita che ne ha tracciato l’agiografia.
Scomparso nel 2006, quest’uomo gentile, indefesso quanto devoto, era diventato punto di riferimento per migliaia di fedeli, svolgendo, instancabilmente, il ruolo di padre confessore presso la Porziuncola di Assisi. Sue erano le parole di conforto che tanto i sacerdoti e i prelati, quanto i laici, soprattutto tra i tanti ragazzi della comunità Scout a cui era particolarmente legato, cercavano e trovavano nel ormai storico confessionale numero 15”. Ma Vincenzo Romano è un fiume in piena e non accenna a fare pausa:parlerebbe all’infinito di P.Bernardino. E ancora racconta che recentemente si è sottoposto a un intervento chirurgico abbastanza delicato e la notte precedente l’intervento sul letto d’ospedale, da solo a causa del Covid, non riusciva a chiudere gli occhi:era plausibilmente in ansia e,quindi,agitato. Pregò e invocò l’aiuto di P. Bernardino. Questi non si fece attendere e con un sorriso amichevole,come ai vecchi tempi in vita,accarezzò Vincenzo che riconquistò subito la naturale tranquillità sprofondando in un sonno appagante e ristoratore. La mattina successiva entrò con leggerezza e sereno in sala operatoria e tutto andò al meglio e Vincenzo ,oggi, ringrazia l’equipe medica e il suo amato P. Bernardino.
Franco Lofrano