Trebisacce-29/04/2021: BLAIOTTA, L’ULTIMA DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE CONTIENE COSE GIÀ FATTE DAI CONSORZI.
OGGETTO: BLAIOTTA, L’ULTIMA DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE CONTIENE COSE GIÀ FATTE DAI CONSORZI.
📢Le precisazioni.
✅Con una certa esultanza, in questi giorni sono stati annunciati in un comunicato stampa dall’assessore Gallo, i contenuti della delibera che autorizza,tra l’altro, la continuazione (ci mancherebbe altro!!) dei servizi essenziali dei Consorzi di Bonifica calabresi; si parla poi di “svolta necessaria…per assicurare nuove prospettive al mondo consortile”.
✅Toni e dichiarazioni altisonanti quasi fosse una prova di generosità, -afferma Marsio Blaiotta-già Presidente di ANBI Calabria e del Consorzio di Bonifica di Trebisacce, che pur non volendo sconfinare in nessuna polemica, meritano qualche riflessione e precisazione.
✅ Lo schema di bilancio annunciato e il regolamento di contabilità, chiarisce Blaiotta, non sono una grande novità come si vuole far credere. In nome di quella verità che tutti invocano, ricordo che l’Assemblea dell’Urbi Calabria, con una iniziativa davvero ambiziosa, sin dal 27 luglio 2011 (circa dieci anni fa), aveva deliberato l’avvio del percorso del nuovo schema di bilancio e del regolamento di contabilità per un virtuoso processo che doveva portare i Consorzi, cosa che è avvenuta nella stragrande maggioranza ormai da anni, all’adozione di una nuova tipologia di contabilità di tipo economico – patrimoniale-analitico per centri di costo/progetto, indispensabile per i Piani di Classifica in vigore dal 2017.
✅Fu costituito un gruppo di lavoro, un successivo bando di manifestazione d’interesse a costo zero, che individuò il committente del sofware più adeguato alle esigenze dei Consorzi calabresi. Così come i “regolamenti di contabilità” che i Consorzi hanno adottato con la condivisione dell’allora Dirigente Regionale Affari Generali del Dipartimento Agricoltura, che coordinava anche la struttura di controllo sugli atti dei Consorzi di Bonifica.
✅A ben vedere, quindi, la delibera della Giunta Regionale proposta dall’Assessore all’Agricoltura e presentata con enfasi, non è una grande novità- commenta Blaiotta- ma una mera necessità del Dipartimento Agricoltura e degli uffici regionali, sia per sfuggire ad ammettere il credito che i Consorzi avanzano dalla Regione, che doveva essere accertato da una commissione istituita, i cui lavori durano da anni nonostante le rassicurazione di una pronta definizione dell’Assessore anche in sedi ufficiali, che porre riparo ad un possibile blocco dei servizi per l’incomprensibile bocciatura dei bilanci dei Consorzi che sono stati costretti, affrontando dei costi, a rivolgersi al TAR.
La Regione, tra l’altro, vuole assoggettare i Consorzi all’applicazione del D.Lgs. 118/2011, che si applica per le Regioni, Provincie autonome ed Enti Locali. A tal proposito, anche l’Anbi Nazionale ha ribadito che questi principi contabili non si applicano ai Consorzi di Bonifica. In sostanza, insiste Blaiotta, quello che si propone è solo un adeguamento di piccole e semplici cose. Quello che continua a non essere ancora chiaro è come e quando la Regione pagherà i debiti ai Consorzi (ad oggi oltre 80milioni di €uro).
✅ I Consorzi calabresi, sempre d’intesa con l’Anbi Nazionale, hanno profuso in questi anni impegno, intelligenza e visione diventando un modello per il sud, investendo e gestendo con oculatezza i soldi pagati dagli agricoltori.
✅ Oggi, prosegue Blaiotta, a qualcuno fa comodo, non si sa per quale motivo, dire che siamo all’anno zero! E’ davvero inconcepibile come in un momento decisivo di gestione delle risorse, come il Recovery Plan, si continui in una testarda e incomprensibile azione di indebolimento dell’Istituto Consortile che ha invece, sostiene, tutte le carte in regola per quanto riguarda la professionalità, ruolo e competenze e per candidarsi, più di ogni altro, a gestire una fase di forte innovazione e progettualità che in questo caso può davvero segnare un cambio di passo per evidenziare il valore dell’acqua e la necessità di infrastrutturare e ammodernare il territorio, anche con nuovi invasi medio-piccoli per aumentare la disponibilità idrica in una logica di multifunzionalità e di servizio all’agricoltura calabrese, che per essere competitiva ha bisogno di più acqua e quindi dei Consorzi di Bonifica.