TREBISACCE-19/06/2021: Chidichimo, ancora defezioni di medici, ma questa volta….si corre ai ripari
TREBISACCE. Chidichimo, ancora defezioni di medici, ma questa volta….si corre ai ripari
ALTO JONIO – Ancora defezioni di personale presso il “Chidichimo” di Trebisacce? Chi, infatti, prenderà il posto dell’unità medica che dal primo luglio abbandonerà l’ex Ospedale di Trebisacce per essere trasferita altrove? Se lo chiede, preoccupato per le sorti del locale Pronto Soccorso che già opera con un organico ridotto a sole 5 unità, Responsabile per l’Alto Jonio della Direzione Provinciale di “Italia del Meridione” Andrea Renne il quale chiede al Commissario dell’Asp Cosentina dr. Vincenzo Carlo La Regina di procedere alla sostituzione della Dr.ssa Ketty Sinopoli che, da quanto si è appreso, ha presentato istanza di essere trasferita nel Reggino da cui proviene. «Il trasferimento della dr.ssa Sinopoli in servizio presso il PS di Trebisacce da circa un anno, – scrive il dr. Andrea Renne – renderebbe impossibile, con i soli quattro medici rimanenti, assicurare la copertura h/24 dei turni di servizio, con grave danno – secondo Andrea Renne – per la medicina territoriale proprio in un momento storico di grande speranza per i cittadini dell’Alto Jonio, rincuorati dalla quasi certa riapertura del presidio ospedaliero. Ecco perché la notizia del trasferimento della Dr.ssa Sinopoli, non conoscendo l’identità del suo sostituto, desta notevole preoccupazione e stride non poco dopo tutte le promesse e gli stanziamenti impegnati per la riapertura del “Chidichimo” da parte del Commissario ad Acta Andrea Urbani. Perché l’Asp di Cosenza – incalza ancora Andrea Renne – gioca, proprio ora, questo brutto scherzo al “Chidichimo” e ai cittadini della costa jonica? Restiamo perciò in trepidante attesa che il Commissario La Regina provveda al più presto alla surroga della dr.ssa Sinopoli e, – ammonisce il dr. Renne – se ciò non dovesse accadere e il “Chidichimo” dovesse continuare a perdere personale e ad essere ulteriormente impoverito e penalizzato, non esiteremo a mettere in atto una forte protesta al fine di impedire un ulteriore scippo ai cittadini dell’Alto Jonio». In realtà sulla vicenda della surroga della dr.ssa Sinopoli arrivano buone notizie dal Sindacato Fials. A sostituire la dr.ssa Sinopoli ed a colmare la lacuna provocata dal suo trasferimento, secondo le informazioni in possesso della Fials che nel frattempo si è fatta sentire dai vertici dell’Asp, sarebbe un medico-otorino, originario della zona, attualmente in servizio nel Nord-Italia che, come la dr.ssa Sinopoli, avrebbe chiesto di essere trasferito nella sua zona. Del resto, secondo la stessa Fials, la dr.ssa Sinopoli, chiedendo il trasferimento per avvicinarsi al suo domicilio, ha esercitato un suo diritto sacrosanto e l’Azienda Sanitaria, accogliendo la sua legittima istanza, non ha fatto altro che riconoscere alla stessa dr.ssa Sinopoli questo diritto. Preoccupazione fugata, dunque, quella del Coordinatore di IDM per l’Alto Jonio, anche se non bisogna sottovalutare il fatto che il Pronto Soccorso di Trebisacce, senza un Ospedale alle spalle e senza gli specialisti previsti per legge, continua ad esporre sia i medici che i pazienti al rischio di brutte sorprese.
Pino La Rocca