Oriolo-24/06/2021: Al via l’Unione dei comuni

Alla cortese attenzione Dott. Antonino Spirlì

Presidente FF Giunta Regionale della Calabria

Sede: Cittadella Regionale, Località Germaneto, 88100 – Catanzaro

a.spirli@regione.calabria.it

Gentile sig. Presidente Giunta Regionale della Calabria,

apprendiamo da una nota su Facebook sulla pagina istituzionale del Comune di  Oriolo, che il  giorno mercoledì 30 giugno, sarà nel nostro territorio per presenziare alla “firma da parte dei Sindaci, del primo atto d’indirizzo, dando avvio all’Unione dei Comuni”; contestualmente a questa manifestazione, visiterà il Castello e la Chiesa Madre di Oriolo.

E’ dovuto da parte nostra, esprimere apprezzamento sincero nei suoi confronti e nei confronti della Giunta Regionale, per l’attenzione e la vicinanza che sin dall’inizio avete dimostrato a questo tanto bistrattato territorio.

L’unione dei Comuni, così come previsto dalla norma, nasce per rispondere all’esigenza dei piccoli Comuni,

di migliorare la qualità dei servizi, riducendone i costi;

questo  processo  di  riduzione  dei  costi,  come  ben  sa,  passa  attraverso  l’aggregazione  di  servizi  ed  il

trasferimento di competenze e risorse.

Tuttavia la norma, prevede anche la possibilità, di fusione o l’utilizzo di personale in forma associata attraverso apposite convenzioni; quest’ultima forma, dal Comune di Oriolo, è utilizzata ormai da tempo e riguarda quasi tutte le aree (Amministrativa, Tecnica e Contabile).

Il tema delle Unioni dei Comuni è assolutamente attuale ed importante; è altrettanto vero però che, il rischio di creare un contenitore di fatto vuoto è altrettanto serio ed importante, soprattutto in un territorio ampio come quello in questione.

Un argomento, dunque, che necessità di ampia discussione ma soprattutto di larga condivisione, non solo da parte dei Sindaci.

Un tema quindi, che va a modificare ed incidere in maniera sostanziale sulla qualità della vita dei cittadini e che deve necessariamente porsi come obiettivo la solidarietà e l’unione economica e sociale di un intero territorio; quest’ultima, in particolare, è un percorso che necessariamente deve essere condiviso con i cittadini, le attività, i quali saranno il vero motore trainante.

Inoltre, per come definito dalla norma, l’unione deve avere un atto costitutivo e uno statuto. Lo statuto deve avere alcune caratteristiche:

deve essere approvato dai singoli consigli comunali con procedure e maggioranze previste per le modifiche statutarie;

deve definire gli organi e le modalità per la loro costituzione; definisce le funzioni svolte dall’unione e le risorse di finanziamento; il presidente deve essere scelto fra i sindaci eletti;

 

gli altri organi previsti, quali la giunta esecutiva e il consiglio dell’unione, devono essere composti da consiglieri o membri delle giunte con la presenza delle minoranze.

Come si può iniziare un confronto importante e vitale, in maniera serena, quando un tema delicato come questo, che prevede per altro, il coinvolgimento delle minoranze, quando all’insaputa di tutti e senza alcuna discussione preventiva, viene annunciato come cosa già fatta.

L’esperienza fallimentare di qualche anno fa, del progetto “La via del Mare” che comprendeva Amendolara, Francavilla Marittima, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, Trebisacce e Villapiana, dovrebbe consigliare maggiore prudenza.

Se la regola è “Io sono il Sindaco e decido Io”, a cosa servono i Consigli Comunali; perché se così è, possiamo proporre una modifica della legge elettorale ed  abolire i  consigli  comunali  e le minoranze, abolendo di fatto la democrazia partecipativa e lasciando solo un Sindaco che può fare ciò che ritiene;

ad oggi però, le regole e le leggi, danno si poteri ai Sindaci, ma anche limitazioni, ed il buon senso, il rispetto della democrazia, degli elettori, della gente, consiglierebbe un diverso approccio, forse il contrario di quello che ormai è diventata una consuetudine in tutti i campi, da parte della signora Colotta.

Questa nostra nota, non vuole bocciare a priori l’idea dell’Unione dei Comuni, rispetto alla quale non esprimiamo alcun parere poiché non abbiamo la minima idea di cosa si voglia fare, ma vuole mettere in evidenza al più alto rappresentante della massima Istituzione Regionale, come alcuni processi debbano essere condivisi favorendo l’inclusione, il rispetto delle regole e della democrazia, il rispetto dei Consigli Comunali eletti dai cittadini e che nessuno ha deleghe divine in tasca e tutto è perfettibile, anche le idee e proposte (fin qui poche e scarse) del nostro Sindaco, alla ricerca costante di visibilità per cercare di contenere una emorragia elettorale ormai dilagante.

Quindi, Sig. Presidente, noi non parteciperemo né all’incontro a Canna, tantomeno ad Oriolo, e ci teniamo ad evidenziare che la nostra posizione non è frutto di pregiudizi politici, poiché se si trattasse di questo, dovremmo essere noi in prima linea (e non solo per appartenenza), noi che non abbiamo avuto mai pregiudizi nei confronti di chi la pensa diversamente, noi che non abbiamo fomentato odio verso l’avversario, noi che a differenza di una certa sinistra non abbiamo l’arroganza pensare di avere quella tanto propagandata superiorità culturale guardando gli altri dall’alto in basso; tantomeno la nostra vuole mancare di rispetto Istituzionale; la nostra posizione ha motivazioni ben più profonde ed importanti: la difesa delle regole e dei diritti, la difesa del rispetto e della democrazia, il diritto alla democrazia partecipata ed alla possibilità di poter avere idee diverse favorendo il dialogo, il confronto tramite una politica che non diffonda odio ma pratichi l’inclusione.

Certi della Sua comprensione e certi che potremo avere al più presto la sua presenza ad Oriolo, magari ad un evento politico nel quale si tratta l’argomento, ponendo le basi per un confronto costruttivo e dando insieme le giuste chiavi di lettura ai cittadini, quindi coinvolgendoli.

Cordialmente

Capogruppo Consiliare di Minoranza Ing. Francesco Cirò Gruppo consiliare di Minoranza

Comitato civico unione civica Oriolo – Oriolo bellissimo