Trebisacce-20/07/2021: Le soft skills – Le competenze trasversali di Pino Cozzo

Le soft skills – Le competenze trasversali

di Pino Cozzo

 

La società contemporanea valorizza competenze nuove, difficilmente codificabili nella sola forma testuale e nella struttura sequenziale del libro di testo. Competenze chiave, competenze trasversali, soft skills, sono solo alcuni dei modi con cui si è cercato di codificare una serie di competenze richieste per svolgere una professione ed esercitare una cittadinanza attiva nella società della conoscenza. Tali competenze sono richieste da istituzioni, aziende e dal vivere sociale, e rappresentano un curricolo trasversale implicito. Si tratta di competenze che non sono legate a una disciplina in particolare, ma il cui sviluppo si rifà a una modalità di apprendere e operare in stretta connessione con la realtà circostante. Una scuola aperta all’evoluzione dei saperi e dei metodi è in grado di cogliere e accogliere il cambiamento, permettendo alla propria comunità di modernizzare il servizio scolastico in sinergia con le richieste del territorio. Progetti e iniziative promosse dall’Europa sono occasioni per sviluppare il cambiamento: lo European School-net, l’Erasmus, l’e-Twinning sono solo alcuni dei punti di riferimento per l’internazionalizzazione della scuola. Ed è per questo che l’I.T.S. “G. Filangieri” di Trebisacce, guidato dal D.S. Prof.ssa Brunella Baratta, ma per volontà e collaborazione di tutti i docenti, da alcuni anni cerca di mettere in campo queste metodologie di insegnamento-apprendimento, nel tentativo di rappresentare una scuola all’avanguardia che sappia stare al passo coi tempi. Negli ultimi decenni, abbiamo assistito a una “rivoluzione copernicana” sviluppata su più livelli: di fronte all’apertura delle abilità all’accessibilità della Rete, la scuola, un tempo unico avamposto del sapere, si è trovata a dover operare in un contesto ben più articolato, in cui altre agenzie e luoghi di apprendimento promuovevano lo sviluppo di conoscenze formali e informali spendibili nel mondo del lavoro. Una scuola moderna è in grado di individuare – nel territorio, nell’associazionismo, nelle imprese e nei luoghi e con le modalità più diffusi – le occasioni per mettersi in discussione in un’ottica di miglioramento, per arricchire il proprio servizio attraverso un’innovazione continua, che garantisca la qualità del sistema educativo. Una scuola aperta all’esterno instaura un percorso di cambiamento basato sul dialogo e sul confronto reciproco. L’Europa sostiene l’apprendimento per tutto l’arco della vita, mettendo al centro l’individuo e la sua capacità di sfruttare tutte le occasioni possibili per accrescere il suo sapere. L’Istituto Filangieri fa di questo aspetto un punto di forza con l’istituzione di due corsi di studio per l’istruzione per gli adulti: quello di amministrazione, finanza e marketing e quello di costruzione, ambiente e territorio. La conoscenza è il bene primario della nostra società, ed è una conquista del singolo che nella scuola “impara a imparare” e può così affrontare tutto il percorso della vita facendo fronte ai problemi e alle incertezze che la globalizzazione porta con sé. La valorizzazione del capitale umano (standardizzazione/creatività, uniformità/individualizzazione, inclusione/diversità, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, chiusura/apertura) permette di trasformare il cambiamento da minaccia in risorsa e consente agli insegnanti di sentirsi sempre più “registi” di modelli di didattica attiva che sfruttano le potenzialità. Obiettivo delle scuole d’avanguardia è individuare l’innovazione, connotarla e declinarla, affinché sia concretamente praticabile, sostenibile e trasferibile ad altre realtà che ne abbiano i presupposti. Molto spesso, l’innovazione è il risultato dell’eccezionalità di una persona o di un contesto che produce un’alchimia unica e irripetibile e che genera un cambiamento difficilmente estrapolabile dalla sua condizione d’origine. Lo sforzo è dunque quello di rendere riproducibile quell’unicità radicata nel territorio, affinché possa diventare scalabile. È’ necessaria una semplificazione che focalizzi gli elementi chiave in modo da produrre il passaggio dall’esperienza al modello, perché possa declinarsi in un contesto che abbia i presupposti adeguati, producendo risultati analoghi. La sostenibilità è un carattere fondamentale dell’innovazione, che non si nutre dell’eccezionalità di una situazione, ma mette radici profonde, solo se può avvalersi delle risorse del territorio, sfruttando le opportunità offerte dall’autonomia scolastica. Un’innovazione è trasferibile, se può essere trapiantata in un ambiente diverso da quello in cui è nata. Se trova il contesto adatto è come una pianta: mette radici, diventa albero e produce frutti che si nutrono del nuovo terreno. Dunque, per cercare di raccogliere copiosi questi frutti e per sostenere la sperimentazione di percorsi educativi e formativi multidisciplinari di sostegno agli studenti, prioritariamente a quelli con Bisogni Educativi Speciali (BES) e con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), per prevenire il rischio di abbandono prematuro della scuola, anche in seguito agli effetti della pandemia da COVID-19, e al fine di favorire l’integrazione e l’inclusione scolastica, l’Istituto Filangieri, nella persona del D.S., ma di tutto il personale docente, di segreteria ed ausiliario, sta cercando di mettere in scena un progetto per una scuola di inclusione. L’obiettivo dell’iniziativa è aumentare il sostegno agli studenti con fragilità, potenzialmente più soggetti al rischio di abbandono prematuro, anche e soprattutto in seguito agli effetti della pandemia in atto, attraverso la realizzazione di percorsi che favoriscano l’inserimento attivo a scuola degli alunni con bisogni speciali, le cui attività sarebbero i Percorsi di sostegno didattico, i Percorsi di ascolto e supporto psicologico e la Formazione dei docenti. Vi è altresì la possibilità che la Scuola possa aderire ad un Progetto affinché vengano installate dotazioni tecnologiche con sistemi innovativi di apprendimento online per il supporto della didattica e la creazione di laboratori di educazione ambientale, sostenibilità e osservazione astronomica. L’obiettivo perseguito è quello di  “Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente, sviluppando l’infrastruttura scolastica e formativa” attraverso la realizzazione di interventi per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave, per favorire l’utilizzo delle nuove tecnologie e la diffusione di competenze digitali nella scuola, considerate essenziali per garantire pari opportunità nell’accesso all’istruzione e per migliorare l’inserimento nel mercato del lavoro.