ALESSANDRIA DEL CARRETTO-04/08/2021: In autunno riprenderanno le ricerche archeologiche
ALESSANDRIA DEL CARRETTO Riprenderanno nel prossimo autunno le attività di ricerca sui due siti archeologici che hanno fatto emergere importanti ritrovamenti databili all’Età Romana e Medievale. In data 30 luglio 2021, secondo quanto si legge in una nota proveniente dalla Casa Comunale, si è svolto un incontro di sintesi sulle ricerche archeologiche condotte finora sul territorio comunale. Le attività di ricerca effettuate e da effettuare nei prossimi mesi, che sono state finanziate dal Parco Nazionale del Pollino, sono il frutto di un Protocollo d’Intesa sottoscritto dal Comune di Alessandria del Carretto con l’Università della Calabria e con la Soprintendenza Archeologia delle Belle Arti e del Paesaggio della provincia di Cosenza. Al suddetto incontro hanno preso parte il Sindaco del centro montano del Pollino Domenico Vuodo e il consigliere comunale Antonio Arvia per conto del Comune, il Prof. Antonio La Marca in rappresentanza dell’Unical, il dr. Luigi Bloise Funzionario del Parco Nazionale del Pollino, il prof. Francesco Muto dell’Unical, Geologo e Consulente del Parco Nazionale del Pollino, la Dott.ssa Wieke de Neef Archeologa dell’Università di Gent (Belgio), il Dott. Prospero Cirigliano Archeologo, il Sig. Antonio Larocca, Guida Ufficiale del Parco Nazionale del Pollino e scopritore delle aree archeologiche nel territorio di Alessandria del Carretto. Per la Soprintendenza ABAP erano invece presenti i Funzionari Archeologi Francesca Spadolini e Carmelo Colelli. Nel corso dell’incontro svoltosi presso la Sala Consiliare del Comune si è proceduto ad un aggiornamento circa lo stato delle ricerche. In apertura, dopo il saluto e l’introduzione da parte del primo cittadino, la dott.ssa De Neef ha illustrato i risultati preliminari delle indagini geofisiche effettuate con il supporto del Dr. Cirigliano in alcune delle aree di interesse archeologico caratterizzate da rinvenimenti di superficie. In realtà le ricerche effettuate su un poggio da cui si domina tutta la valle del torrente Ferro, secondo gli studiosi testimoniano la presenza di evidenti “anomalie” riconducibili con ogni probabilità a due grandi strutture di forma rettangolare; una seconda “anomalia” più piccola e di forma circolare, è stata invece individuata poco più a valle, nella stessa proprietà, in prossimità dell’antico tratturo utilizzato in seguito anche dai pastori per la transumanza che veniva definita “Via Regia” e che si estende a poca distanza dalla Strada Provinciale 153. Nella suddetta area, alcuni rinvenimenti di superficie venuti alla luce a partire dagli anni Ottanta, hanno permesso di recuperare una discreta quantità di reperti archeologici che secondo gli esperti sarebbero databili fra l’Età Romana e l’Età Medioevale. Nel corso dello stesso incontro è stato anche effettuato un riepilogo relativo al crono-programma del progetto delle ricerche, che comunque dovrà essere rimodulato a causa dell’emergenza Covid che, di fatto, nel 2020 e nei mesi iniziali del 2021, ha impedito il regolare svolgimento delle attività. Subito dopo l’incontro i ricercatori e gli studiosi, accompagnati dagli amministratori locali, hanno effettuato un sopralluogo nelle aree che sono oggetto delle indagini geofisiche. Nel prossimo autunno, secondo quanto ha dichiarato il Sindaco Domenico Vuodo, sono previste prospezioni geofisiche su una scala più ampia che saranno ancora condotte dalla Dott.ssa De Neef ed è altresì prevista una campagna di ricognizioni di superficie (survey) organizzata dall’Università della Calabria che avrà la durata di 3 settimane e che vedrà coinvolti nelle ricerche ad Alessandria del Carretto un gruppo di studenti di Archeologia e di Ricercatori.
Pino La Rocca