Alto Jonio-10/08/2021: Contratti di lavoro: taglieggiato il salario dei lavoratori

Vincenzo Laurito

ALTO JONIO Contratti di lavoro: per la Nidil-Cgil Comprensoriale la mancanza di una legge sulla rappresentanza sindacale ha generato in Italia una pletora di contratti che finiscono per taglieggiare il salario dei lavoratori. Secondo la Nidil-Cgil sono infatti più di 900 i contratti collettivi nazionali sottoscritti e tanti di questi sono firmati da sindacatini di ogni specie, assolutamente non rappresentativi. «Succede così – scrive il segretario Generale Comprensoriale Pollino-Sibari-Tirreno della Nidil-Cgil Vincenzo Laurito – che le aziende si fanno concorrenza tra loro nell’aggiudicarsi i servizi in appalto nella pubblica amministrazione, finendo però per abbassare i salari dei lavoratori». Questo, sempre secondo Laurito, è quello che accade nell’ambito territoriale dei 13 Comuni del Circondario di cui Castrovillari è il Comune-Capofila che eroga servizi nell’ambito socio-assistenziale. «La cooperativa sociale VITASì di Bagnara Calabra, assegnataria dell’appalto del servizio di assistenza domiciliare per le disabilità, – scrive testualmente il Sindacalista Laurito – applica un contratto nazionale UNCI che riduce del 10% la retribuzione di tutte le qualifiche rispetto ai Contratti Nazionali sottoscritti dai sindacati confederali, Cgil-Cisl-Uil, per cui, paradossalmente, otto anni addietro i circa 10 lavoratori impegnati alle dipendenze di un’altra Cooperativa, sullo stesso appalto e per gli stessi servizi, percepivano una retribuzione nettamente superiore». Per tali ragioni la NIDIL-CGIL, ha chiesto all’Ente appaltante di farsi garante dei diritti dei lavoratori. «Non si può infatti essere – secondo il Segretario della Nidil-Cgil – attori passivi quando vengono utilizzati i fondi della pubblica amministrazione. Evidentemente – ha aggiunto Laurito – c’è stata  una sostanziale sottovalutazione nella formazione del Capitolato d’Appalto, nel quale non è stata prevista una clausola sociale chiara e trasparente in favore dei lavoratori. Ecco perché – ha concluso il Segretario della Nidl-Cgil – rivendichiamo una partecipazione più attiva del Sindacato Confederale maggiormente rappresentativo nella contrattazione d’anticipo, tanto necessaria quanto indispensabile, per arginare il dumping sociale che sta impoverendo ulteriormente il lavoro e i lavoratori.

Pino La Rocca