Trebisacce-27/08/2021 15° Anniversario del Ritorno alla Casa del Padre di P. Bernardino Maria De Vita Don Massimo dà il via all’associazione “Amici di P. Bernardino De Vita”

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Trebisacce:27/08/2021

15° Anniversario del Ritorno alla Casa del Padre di P. Bernardino Maria De Vita

Don Massimo dà il via all’associazione “Amici di P. Bernardino De Vita”

P. Martella: Siate orgogliosi di questo concittadino!

 Occasione molto utile e mirata quella di ricordare nel 15° anno della sua scomparsa e ascesa in cielo la vita religiosa e civile di Padre Bernardino De Vita, originario di Trebisacce, per il quale si è avviato da tempo la volontà di sostenere il processo di beatificazione. La Parrocchia Madonna della Pietà, di cui è Parroco don Massimo Romano, ha ospitato e coordinato i lavori per la buon riuscita dell’evento, svoltosi il giovedì 26 agosto scorso e  da consegnare alla storia religiosa. In religiosa attesa prima della 18,30 il Gruppo Scout di Trebisacce e i giovani volontari dell’Associazione “L’Albero della Memoria”. Alle 18,30 la Santa Messa presieduta da Padre Antonio Martella, OFM del Convento di S. Antonio di Rende. Co-celebrante Don Massimo Romano e accanto Don Vincenzo Calvosa, parroco della Parrocchia “Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria”, il Diacono Gennaro Giovazzino e ben 5 giovanissimi chierichetti. Durante la Santa Messa Don Massimo Romano, nella sua qualità di Postulatore diocesano, ha tracciato un primo e sintetico profilo della figura di Padre Bernardino. Dopo la Santa Messa si è tenuta una tavola rotonda,ai piedi dell’altare, sulla vita e santità di Padre Bernardino, con relatori Padre Antonio Martella, Don Massimo Romano, e  due forti sostenitori del processo di beatificazione: Vincenzo Romano e Piero De Vita. Ai piedi dell’altare due opere raffiguranti l’immagine di Padre Bernardino e realizzate dagli artisti Giuseppe Elia e Loredana Fiammetta Aino, che resteranno a disposizione dei fedeli nei locali della Chiesa. Sono state distribuite anche delle immaginette con Padre Bernardino, che si ricorda è nato a Trebisacce il 05/10/1925 e deceduto in Assisi il 26/08/2006 , e delle quali una riporta una toccante preghiera scritta proprio da Padre Bernardino che riporto integralmente: “Padre mio, io mi abbandono a Te. Fa’ di me ciò che Ti piace. Qualsiasi cosa Tu faccia io Ti ringrazio! Sono pronto a tutto, purchè la Tua volontà sia fatta/in me e in tutte le Tue creature./Io non desidero altro, mio Dio!/Rimetto la mia anima nelle Tue mani,/Te la dono, mio Dio, con tutto l’amore/del mio cuore, perché Ti amo./ Ed è per me una necessità di amore/ donarmi e rimettermi nelle Tue mani, senza misura, con infinita fiducia,/ perché Tu sei mio Padre.//- Presente all’incontro anche la nipote di P. Bernardino Antonella De Vita che oggi vive a Rende, accompagnata dal marito Antonio Cavaliere e dalla figlia Noemi Cavaliere. Padre Martella,durante l’introduzione, ha sottolineato che “la Pace è l’assillo di Gesù” e P. Bernardino era modesto e obbediente nei confronti dei fratelli. Io ho vissuto con P. Bernardino e ricordo che chiamava la Madonna “Mammarella mia!”. Siate orgogliosi di questo concittadino! Don Massimo ha parlato della CROCE che è contenuta nel libro su P.Bernardino e ,tra l’altro,ha detto:”Nella croce la mia vita”,in questa croce è racchiuso il programma di vita e la spiritualità di P. Bernardino, che si è offerto come vittima d’amore a Gesù.Sono stato incaricato dall’allora Vescovo di cercare delle testimonianze per il suo processo di beatificazione. Già al momento della sua morte si diceva: “E’ morto un frate santo”. Ha ringraziato Piero De Vita e Vincenzo Romano per l’amore e l’entusiasmo dimostrato per la causa di P.Bernardino. Ha raccontato del dono della Bilocazione che più frati hanno riferito a Don Massimo: “Un Padre  è andato in ospedale a portare la comunione agli ammalati ed è  entrato nella stanza di una signora per confessarla e darle la comunione. La signora disse: “Stamattina mi ha confessato e ho ricevuto la comunione da Padre Bernardino”. Il Padre replicò:”Non è possibile perché Padre Bernardino è  stato accompagnato, come tutte le mattine, perché cieco, al confessionale nella Basilica di Santa Maria degli Angeli”. Ecco il caso di bilocazione: la signora lo aveva incontrato in ospedale e ne era certa,mentre P.B. si trovava nel confessionale n.15 come sempre. Ha raccontato, ancora, Don Massimo che offriva la sua vita per il Papa Giovanni Paolo II. “Fare la volontà di Dio è la cosa al di sopra di tutte. “Spero che venga alzato agli onori della santità. Grazie a Fiammetta e a Elia per i quadri. Comunico che il Saio che porta P. Antonio è appartenuto a P.Bernardino”, e ancora “Vorrei lanciare l’idea di promuovere l’associazione “Gli amici di P.Bernardino” e i Frati devono iniziare la causa di beatificazione”,ha concluso Don Massimo. Ben esposti in chiesa alcuni oggetti appartenuti a P. Bernardino: una borsa,un libro,un cordone,un rosario,ecc. Il sostenitore e Capo Scout Gruppo Agesci- Trebisacce Vincenzo Romano ha raccontato,tra l’altro, che:”Mi sono recato ad Assisi quando mi sono sposato e volevo salutarlo,ma era raffreddato e non ha ricevuto nessuno. Successivamente ho avuto modo di incontrarlo con il Gruppo Scout e ricordo che il confessionale n.15 era sempre pieno e con una fila di persone molto lunga. Era solito riceverci nel giardino della Porziuncola di Assisi. I ragazzi Scout erano felici di ascoltare le poche parole di P. Bernardino. Era cieco, ma camminava velocissimo tra i vicoli della Porziuncola. La statua di San Francesco, che vedete esposta, l’ha donata a mio figlio, quella della Madonna l’ha donata a mia madre. Ci manca! Era un punto di riferimento. Mi ha fatto capire che ognuno può pregare dovunque e io lo prego tutte le sere. Al risveglio dalla sala operatoria,dopo l’intervento, ho visto mio padre insieme con P. Bernardino che sono venuti in mio aiuto. I frati francescani dell’Umbria hanno inviato una lettera di sostegno a questa iniziativa. Era l’uomo della Misericordia. Infine ha ringraziato Padre Francesco De Lazzari, padre Francesco Piloni, ministro provinciale dei frati minori dell’Umbria e padre Claudio Durighetto, ofm di Assisi. Piero De Vita, docente,storico e Antropologo, ha affermato che si porta l’immagine di P.B. dappertutto.Oggi sono più fiducioso e speranzoso per gli onori dell’altare di P.B.Ho trovato la condivisione di tutti i parroci e con il parroco postulatore don Massimo raggiungeremo l’obiettivo. La santità sua è anche quella di aver saputo ascoltare gli altri. “Il fraticello che confessava e pregava dalla mattina alla sera”. Ha raccontato che 4 parenti andarono a trovarlo per convincerlo a non farsi frate,ma non si fece trovare e i 4 non riuscirono nella missione. “Con la preghiera è arrivato in Paradiso,e con la nostra preghiera diventerà Santo”. Infine Padre Martella ha raccontato di averlo incontrato negli anni ’50-’60 ad Assisi e il rapporto è sempre stato cordiale e ha raccontato tanti episodi che confermano che merita di diventare santo.

Franco Lofrano