Trebisacce-31/08/2021:     OPINIONI E VERITA’ INDISCUTIBILI

            

    OPINIONI E VERITA’ INDISCUTIBILI

Francesco Giovannetti, videogiornalista di Repubblica è stato aggredito verbalmente e fisicamente da alcuni manifesti del corteo “No Green Pass“, e di conseguenza no-vax. Questo giornalista non è l’unico ad aver subito ciò da chi è contrario alle regole anti-Covid, anzi, insieme a lui ce ne sono stati altri a cui è stato riservato lo stesso trattamento nell’ultima settimana. L’esaltazione di coloro i quali si oppongono alle regole vigenti del momento sembra aumentare ogni giorno di più. Le manifestazioni contro l’uso obbligatorio del green pass in determinati ambienti o circostanze e il rifiuto alla vaccinazione contro il Covid-19 diventano sempre più diffuse. Sono molte le persone le quali aderiscono a questo tipo di manifestazioni. Ciò che fa riflettere è la fermezza e determinazione con cui questi ultimi portano avanti le proprie idee, nonostante non siano nè scienziati o ricercatori a chi invece è pro. Purtroppo questa loro estrema sicurezza finisce per tramutarsi in violenza, odio e rabbia verso il prossimo. In questo caso, il giornalista era lì per svolgere il suo lavoro, ma a prescindere da ciò, tralasciando la professione, chiunque si fosse trovato lì in quel momento non avrebbe dovuto ricevere questa aggressione. Fortunatamente, nel nostro paese ognuno è libero di pensare ciò che vuole e ritiene giusto attraverso la parola o qualsiasi altro mezzo di diffusione, questo però nel pieno rispetto dell’opinione altrui, senza aggredire in tal modo chi la pensa diversamente. Dato che ognuno la pensa a modo proprio, c’era da aspettarsi chi si sarebbe opposto alle regole di ora. Ciò che suscita perplessità è il fatto che per mesi la società non ha fatto altro che lamentarsi della mancanza di vaccini in pieno periodo del contagio e diffusione del virus, e ora che tutti ne abbiamo a disposizione, ci sono persone che lo rifiutano. Quindi in un modo o nell’altro, non va mai bene nulla. Leitmotiv dei manifestanti no-vax e no green pass è stata “Stiamo vivendo una dittatura sanitaria“. Definire la situazione che stiamo vivendo una dittatura è sicuramente un’iperbole, se così fosse in questo momento saremmo inginocchiati e con un fucile puntato alla tempia per essere vaccinati, saremmo sotto la minaccia delle armi. Si può accettare il pensiero altrui quando questo si basa su fondamenti validi e indiscutibili, ma non quando vengono espresse delle assurdità. Se davvero stessimo subordinati dalla cosiddetta “dittatura“, nessuno avrebbe potuto manifestare liberamente il proprio pensiero, i no-vax non sarebbero nemmeno potuti scendere in piazza a manifestare. Non può definirsi così uno Stato che cerca nei modi possibili di limitare la morte dei suoi cittadini, imponendo regole per la salute, per la vita, non per la distruzione di massa come d’altronde spiegano bene gli articoli 16 e 32 della nostra Costituzione, infatti questi sono molto chiari sull’argomento libertà e salute. Evidentemente chi pensa questo non conosce a fondo il vero significato di “dittatura” o per lo meno non ha sfogliato neanche una pagina dei libri di Storia o non si sta informando sull’attualità e ciò che sta succedendo dall’altra parte del mondo. La storia e lo studio delle dittature passate avrebbe sicuramente chiarito loro il concetto, perchè avere pensieri opposti è ammissibile, in questo caso dunque opposizione tra no-vax e pro-vax, ma per quanto riguarda il concetto di dittatura no, in quanto la Storia ci ha insegnato che ci sono delle verità indiscutibili. L’emergenza Covid-19 ha creato molta confliittualità e ha inasprito molto gli animi delle persone, anzichè essere legati tutti dal sentimento comune di rinascita e voglia di ritornare a vivere, ancora una volta la Società si è dimostrata predisposta non a remare tutti nella stessa direzione ma a creare le solite fazioni.

MILENA ANGELILLO