Rocca Imperiale-26/09/2021:  I SANTI MEDICI A ROCCA IMPERIALE

 
 
Museo delle Cere
 I SANTI MEDICI A ROCCA IMPERIALE
Il 26 e il 27 settembre vengono ricordati in tutti i paesi i Santi Medici Cosma (Cosimo) e Damiano, protettori di medici, infermieri e tutto il personale sanitario. A Rocca Imperiale i Santi Medici sono anche protettori dei meccanici perché il 2 gennaio del 1972, proprio in un’officina avvennero dei miracoli importanti (vedi “LA STORIA”). Il Museo delle cere che ospita le statue dei due Santi, organizza per le date del 25, 26 e 27 settembre il PRELUDIO AL 50° dai miracoli dei Santi Medici avvenuti a Rocca Imperiale. I turisti che visiteranno i musei riceveranno il tipico “tarallo dei Santi Medici” e delle medagliette raffiguranti i Santi.
N.B.: PER ACCEDERE AL MUSEO DELLE CERE (e i musei annessi) É NECESSARIO IL GREEN PASS
LUNEDÍ 27 SETTEMBRE DALLE ORE 16.00 ALLE ORE 20.00 INGRESSO GRATUITO PER VISITARE LA SOLA STANZA DEI RELIGIOSI CHE OSPITA I SANTI MEDICI
***LA STORIA***
L’ EVENTO MIRACOLOSO avvenne a Rocca Imperiale Marina il 2 gennaio 1972 presso l’officina del barone Toscano ove lavoravano il capo meccanico Generoso Simeone, i meccanici Rocco Bellino e Nicola Truncellito ed i ragazzini apprendisti Biagio Tufaro e Novellino Truncellito. I due ragazzini dodicenni si spostarono in una casa accanto l’officina per pranzare e, trovandosi in difficoltà nell’accendere il fuoco con della legna umida a causa della pioggia, pensarono di versare della benzina su di essa. Così facendo le fiamme si alimentarono improvvisamente e si spostarono anche sul bidone di plastica che era nelle loro mani. L’incendio si propagò per tutta la stanza, i due si ustionarono, ma soprattutto Biagio (deturpato sul viso) fu portato dal medico Dott. Annibale Cosentino che era dermatologo e che subito applicò le giuste cure (i due ragazzi dopo molti mesi di cure, miracolosamente guarirono totalmente dalle profonde ustioni). In quella stanza si bruciarono tavoli, armadi, calendari e quadri appesi, i muri si annerirono. Solamente UNA STAMPA SU CARTA rimase intatta: quella RAFFIGURANTE I SANTI MEDICI che sicuramente aveva appeso su quel muro la madre di Biagio Tufaro (nonché madre del Dir. del Museo) in quanto molto devota e che puntualmente, ogni 26 settembre, si recava a Taranto assieme alle sorelle Italia e Maria e all’amica Rosa Santo per venerare i Santi Medici. Inoltre, nella stanza adiacente a quella in cui si generò l’incendio, erano custoditi molti “siluri” (3 pacchi da 20 siluri sigillati ed altri sfusi) al tempo utilizzati e sparati in cielo dai contadini per allontanare le nuvole dai vigneti. Se le fiamme si fossero propagate anche in quella stanza sarebbe stata devastata l’intera Rocca Imperiale.
LA MANIFATTURA
Il Dir. del Museo delle Cere ha voluto realizzare (3 anni fa) le statue con somiglianze diverse da quelle già esistenti a Taranto ed in altri luoghi in modo da rendere l’opera originale. Inoltre per la prima volta queste statue sono state realizzate con una nuova tecnica della cera, elaborata dall’artista, che gli consente di realizzare l’effetto carne e pelle umana senza l’uso di colori, siliconi e vernici. Alle spalle delle statue è stata realizzata dal falegname Antonio Troilo una struttura che esprime l’episodio. Gli abiti, molto complessi, sono stati curati e realizzati dalla collaboratrice/sarta del Museo delle Cere Lucia Ranù. L’impianto elettrico all’interno della struttura è stato realizzato dall’elettricista Franco Spagna.
Per i meccanici e i medici c’è la possibiltà di lasciare un attrezzo del mestiere in due “urne benedittorie” per avere un “contatto” con i Santi.
Pino Tufaro