Rossano-23/10/2021: Rossano. Interessante serata culturale in occasione della presentazione del nuovo libro di Franco Emilio Carlino
Rossano. Interessante serata culturale in occasione della presentazione
del nuovo libro di Franco Emilio Carlino
‘Biografia e Storia di alcuni Rossanesi illustri’ è il nuovo libro dell’autore mandatoriccese, ma rossanese di adozione, Franco Emilio Carlino, socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e componente del Comitato Scientifico dell’Università Popolare di Rossano. La pubblicazione editata dalla casa Editrice Consenso Pubblishing è stata presentata a Rossano giorno 20 ottobre u.s. presso il Ristorante “Le Macine” in collaborazione con l’Università Polare di Rossano.
Il volume è dedicato alle nuove generazioni rossanesi perché scoprendo i valori e gli ideali delle figure presentate nel libro, possano farne tesoro e memoria del loro insegnamento,
Relatori per l’occasione sono stati il prof. Tullio Manseri, prefatore, il prof. Gennaro Mercogliano, direttore dell’Università Popolare di Rossano e il dott. Giuseppe Zangaro Editore. I lavori sono stati chiusi dall’autore del volume, visibilmente emozionato per la partecipata e sentita presenza.
Soggetti della ricerca biografica dell’Autore sono stati alcuni Rossanesi illustri tra cui: Alessandro Amarelli, prode capitano delle Crociate e dalle eroiche azioni; Francesco Amarelli, uno dei capitani del Cavaniglia nella battaglia di Otranto contro i Turchi; Giorgio Amarelli, Beato dell’Ordine di S. Basilio Magno discepolo di S. Nilo cresciuto nell’opulenza che abbracciò la miseria; Leonardo Amarelli, figura di primo piano nel panorama letterario della Giurisprudenza del XVII secolo; Carlo Blasco, esponente della cultura rossanese poeta insigne e nobile letterato; Carlo Cito, impeccabile esempio di magistrato, uomo religioso e dalla immensa sensibilità d’animo; Isabella de Rosis, la venerabile serva di Dio, fondatrice delle Suore Riparatrici del Sacro Cuore; Luca de Rosis (seniore), politico, storico, scrittore; Luca de Rosis (juniore), politico; Filagato da Cerami, monaco e straordinaria figura di intellettuale greco che dal Patire di Rossano si spostò alla Corte Normanna in Sicilia; Giovanni Filagato, Antipapa rossanese, sulla Cattedra di S. Pietro col nome di Giovanni XVI; Gasparo Fiorino, poeta e musicista del ’500; Alfredo Gradilone, storico “Animato da un sincero spirito meridionalistico di rinnovamento e di riscatto del Sud”; Teodoro Mandatoriccio, nobile rossanese duca di Crosia, mecenate del tempo, amante del gusto, dell’arte e virtuoso della musica; Annibale Montalti, scienziato di risonanza internazionale e socio fondatore della Società Romana di Antropologia; Muzio Montalti, uomo di chiesa e Canonico zelante della Cattedrale di Rossano; Domenico Morici, architetto, ingegnere, riformista e liberale protagonista della breve esperienza rivoluzionaria della Repubblica Napoletana; Giambattista Palatino, intellettuale e cultore della letteratura, autore di importanti pubblicazioni, calligrafo al quale Hermann Zapf, dedica il carattere tipografico che porta il suo nome; Ciro Santoro, sacerdote, studioso, storico, educatore, tollerante e fedele ai principi, principale artefice dell’integrità del Codex e della sua divulgazione; Giovanni Sapia, filologo, giornalista e scrittore, intellettuale a tutto tondo del XX e XXI secolo; Benedetto Senidega, Papa rossanese col nome di Giovanni VII; Giuseppe Torrente, uomo buono, sacerdote, autore di Mysterium Fidei, il cui titolo anticipò quello della omonima Lettera Enciclica di Sua Santità Paolo VI; Camillo Toscano, intellettuale, politico fondatore dell’Accademia degli Spensierati di Rossano; Gaetano Toscano, innovatore e promotore della rivoluzione calabrese del 1848. Politico, Sindaco, Consigliere provinciale e deputato al Parlamento; Giuseppe Toscano, sommo giureconsulto ammirato e stimato da Federico II di Prussia, autore dell’opera intitolata De Causis Romani Juris e amico di famosi giureconsulti, come il Cirillo, il Vargas Macciucca, il Di Gennaro, il Patrizi; Saverio Toscano, protagonista della rivoluzione calabrese del 1848, partecipò al movimento carbonaro e aderì al disegno della spedizione dei Mille per liberare la Sicilia e la Calabria. Organizzatore della Guardia Nazionale della quale poi fece parte con il grado di Maggiore.
Le finalità del volume sono ben espresse in un breve passaggio della nota di presentazione nel quale l’Autore così scrive: “Quello che viviamo è un periodo storico di grande decadenza, espresso da comportamenti individualistici e ingenerosi, che quasi sempre si manifestano con la pratica di un esasperato materialismo e parallelamente assecondano il tramonto di ideali e valori che invece dovrebbero essere alla base per costruire un sano sistema di società. E allora mi sono chiesto perché non riavviare una possibile riedificazione proponendo al lettore esempi di uomini che ci hanno preceduto e che tanto hanno dato alla nostra comunità, facendoli meglio conoscere soprattutto alle nuove generazioni? […] La monografia deve essere ritenuta oltre che un frammento della storia rossanese, anche di quella italiana. Si tratta di un lavoro documentale finalizzato a fare luce sulla vita di alcuni, dei tanti, personaggi rossanesi che nel tempo con le loro imprese, le opere, l’eroismo, il talento, la testimonianza si sono distinti per merito e prestigio, nelle armi, nelle scienze, nella medicina, nella letteratura, nella religione, nella musica, nella politica, dando prestigio a Rossano, ragione per la quale mi è sembrato doveroso continuarne a fare memoria”.
Alla nota dell’Autore, nel libro, ha fatto eco quella del Prefatore, Tullio Masneri, che sul volume di Franco Carlino così ha inteso affermare: “La biografia è il genere letterario che oggi affascina maggiormente insieme al romanzo e coinvolge anche le nuove generazioni, perché nella narrazione biografica, quando non prevalga la curiosità spicciola, si rinvengono le ragioni di vita cui i giovani aspirano o i modelli di eroismo, irraggiungibili dalla gente comune; per non parlare dell’autobiografia, della vita scritta in prima persona e da inquadrare nel ricordo di sé. Si comprende facilmente come i limiti tra biografia e romanzo siano spesso labili, per cui la vita narrata non è che il punto di partenza per il viaggio verso il ricordo eroico e la gloria. […] Certo in un quadro siffatto, che coinvolge il mondo intero nelle sue manifestazioni umane, umili o estreme che possano essere, parlare delle biografie di antichi calabresi, meglio ancora, rossanesi anche da poco scomparsi, parrebbe assurdo; ma la realtà è che anch’essi hanno fatto la storia dell’Italia e dell’Europa, mostrando nella loro esistenza alti risvolti etici, conducendo una vita esemplare e ‘limitandosi’ a incarnare gli ideali del tempo. La Calabria e Rossano in particolare hanno avuto nei secoli personalità che vanno ricordate e riproposte: per tutti cito Nicola Malena, al secolo Nilo di Rossano, personaggio statuario di mille anni fa che incarnò il suo popolo oppresso dai Bizantini, ma trovò la forza per farlo nel colloquio intimo con Dio, con la sua città, confrontandosi con tutti quelli che praticavano culture e religioni diverse e creando la sintesi tra Oriente e Occidente, quell’unione che ancora ricerchiamo, di cui san Nilo ha creato il simbolo tangibile in Grottaferrata, alle porte di Roma. […] Ben vengano le vite dei Rossanesi illustri, che sono il frutto di una città e del suo territorio più autentico: il meglio che ha saputo produrre la cultura, la storia di un centro che ha visto crescere la gente pure attraverso le dure prove della distruzione e delle guerre, degli assalti saraceni e delle devastazioni sismiche, perché ne uscisse una Rossano sempre più bella e civile pure in mezzo alle macerie della barbarie passata e presente: città di cultura, di studi, di fede, di civiltà, col suo incrocio, tuttora vigente, tra eredità greca e mondo latino, senza tralasciare la dimensione italica, enotria, che ancora vige nella famiglia, nella funzione sociale degli uomini e delle donne, addirittura nei grandi pranzi e nelle feste. ‘Quindi trarrem gli auspici’? Certamente, leggendo le biografie di illustri rossanesi di ieri e odierni, che Franco Carlino porta a conoscenza di tutti tracciandone il profilo con brevità e snellezza, ma pure fondando una ‘Santa Croce’ rossanese, c’è da meditare e cercare ancora dentro di noi di far grande la civitas, ‘la città che sale’, di farla conoscere, di farla amare”.