Sibari-16/11/2021: Il riso di Sibari conquista la Bandiera Verde quale eccellenza dell’agricoltura calabrese
SIBARI Il riso di Sibari conquista la Bandiera Verde quale eccellenza dell’agricoltura calabrese, mentre il Premio “Campione dei Campioni” quale modello di agricoltura innovativa è stato assegnato all’Azienda Agricola “Magisa” che fin dal 2004 lo coltiva, lo commercializza e ne esalta tutte le eccellenti qualità organolettiche. L’assegnazione del prestigioso e significativo Premio “Bandiera Verde” istituito da Cia-Agricoltori-Italiani e arrivato alla sua XIX Edizione è avvenuta mercoledì scorso 10 novembre in Campidoglio, a Roma, alla presenza del Presidente Nazionale di Cia-Agricoltori-Italiani Dino Scanavino e di tantissime autorità civili e politiche. Per la cronaca la “Magisa Srl” che ha la sua sede ed il proprio opificio nel territorio di Villapiana a pochissima distanza dalle risaie, è una giovanissima realtà imprenditoriale calabrese nata nel 2004 e da allora tutti gli sforzi della piccola ma molto dinamica Azienda Agricola sono stati orientati a portare avanti ed a concludere “in loco” tutto il ciclo della lavorazione del riso prodotto nelle risaie che si estendono lungo la rinomata Piana di Sibari, culla, un tempo, della mitica Magna Grecia. Alla base di tutto il processo produttivo c’è una filosofia imprenditoriale molto semplice: la volontà di esaltare il prodotto attraverso un sistema di lavorazione di tipo artigianale che ne gestisce l’intera filiera. L’unico sistema, questo che, bypassando il sistema industriale a cui soggiacciono tutti gli altri produttori italiani e stranieri di riso, è veramente capace di mantenere intatte tutte le sostanze organolettiche e nutritive del riso. Un riso che oggi sta penetrando sempre meglio anche nella grande distribuzione coltivato nella Piana di Sibari su circa 300 ettari di terreno “salmastro” che vengono di volta in volta inondati dalle acque del fiume Raganello che scende dai monti del Pollino. Un terreno destinato ad estendersi notevolmente, perché il riso di Sibari, come si diceva, si è conquistato una bella fetta di mercato e la totale fiducia da parte dei consumatori che lo trovano più “sapido” degli altri perché viene coltivato su un’area inondata sempre dal sole e perchè, trovandosi a pochi passi dal mare, può vantare un microclima più caldo ed un habitat ideale costituito da terreno oggi “salmastro” in quanto un tempo era paludoso e alluvionato, e quindi ricco di sostanze saline. Queste condizioni climatiche ed il particolare microclima hanno generato diverse tipologie di un riso che non scuoce e che conserva tutte quelle proprietà organolettiche che hanno fatto guadagnare al riso di Sibari l’assegnazione della prestigiosa Bandiera Verde.
Pino La Rocca