QUANDO LA POESIA DIVENTA VOCE
“La poesia è quando un’emozione ha trovato il suo pensiero e il pensiero ha trovato le
parole
”(Robert Frost)
Il grande artista Renoir diceva:”
Se immersi nel silenzio si sente squillare il campanello, si ha
l’impressione che il rumore sia più stridente di quanto lo sia in realtà. Io cerco di far vibrare un
colore in modo intenso come se il rumore del campanello risuonasse in mezzo al silenzio
”.
Ebbene, rapportando questo pensiero alla poesia, possiamo dire che Francesca Cannavò riesce a far
vibrare le sue parole in mezzo al silenzio, suscitando in chi legge quelle emozioni che soltanto una
persona sensibile come lei riesce a trasmettere.
Da sempre ha scoperto di possedere questa passione innata per la poesia, tanto che ogni verso
prodotto racchiude nel suo intimo un significato, un pensiero, una emozione.
Una delle sue ultime poesie è stata dedicata all’anno 2020 e desideriamo riproporla in questa sede,
visto che ha ottenuto un grande successo di critica.
“Tutto scorre
tra le giornate grigie e mute,
tra i caldi colori d’autunno.
Rondini vagano tra i sordi monti,
nelle sperdute nuvole.
Tutto scorre
tra abbracci mancati,
parole assopite e baci celati;
l’inquietudine affiora dentro l’anima
e cupi pensieri si affollano.
Lo sguardo erge verso l’orizzonte
dove il rumore del silenzio
trova pace.
Ciò che resta è il taciturno mondo
in un amaro sorriso”.
Queste parole denotano tutta la sensibilità dell’autrice che, in un periodo storico particolarmente
delicato e difficile per tutto il mondo, ha sentito impellente il desiderio di esternare in rime il suo
pensiero.
Ogni poesia di Francesca racchiude in sé sentimenti profondi e si proiettano verso l’infinito.
Una poesia la sua che è fonte di anelanti speranze ad altezze spirituali, sogno e canto, aspirazione
verso l’alto, attesa d’immensità mai vedute.
Tra l’assordante fracasso del mondo moderno il battere del cuore, la voce dell’anima, essenza
umana e divina, non mendace, non illusoria.
Francesca Cannavò mette amore in tutte le sue azioni e la sua poesia è come la spiritualizzazione
della sua esperienza ricca di tesori di bontà.
Ad maiora semper!
RAFFAELE BURGO