Trebisacce-23/12/2021: Svolta nelle indagini, il povero Rocchino De Paola potrebbe essere stato ucciso
TREBISACCE Svolta clamorosa nelle indagini delle Forze dell’Ordine: il decesso del povero Rocchino De Paola, l’anziano morto tra le fiamme nella sua modesta abitazione di via Zara nel corso della nottata tra il 4 e il 5 dicembre scorso e che tanto scalpore e cordoglio ha suscitato in tutta la comunità non sarebbe il frutto di una tragica fatalità, ma di ben altro. Se, infatti, l’autopsia disposta dal Magistrato della Procura di Castrovillari dovesse confermare i rilievi emersi finora dalle indagini, non si tratterebbe di morte accidentale dovuta al fuoco di cui l’anziano avrebbe perso il controllo ma di una morte provocata da qualcuno. L’ottantenne, che da giovane aveva una bella presenza, persona mite e benvoluta da tutti, dopo una vita lavorativa trascorsa da emigrato all’estero, prima in Inghilterra e poi per un periodo più lungo in Francia tanto da essere soprannominato “parigino”, aveva deciso di interrompere i contatti con la società e di vivere in una condizione di isolamento sociale tanto che conduceva una vita riservata ma apparentemente tranquilla e tutti a Trebisacce gli volevano bene. Quello che però all’inizio era sembrata una tragica fatalità dovuta, forse, all’accensione di alcuni cartoni per riscaldarsi e proteggersi dal freddo, qualora l’esame del suo corpo dovesse confermare la presenza di ferite e segni di violenza, potrebbe trasformarsi presto in qualcosa di ben più grave e allucinante. Le Forze dell’Ordine, infatti, nel condurre le indagini non avevano trascurata alcuna pista tanto da indurre il Magistrato a disporre l’autopsia sulla salma del povero Rocchino il cui corpo era stato trovato sul letto avvolto dalle fiamme ed è risultato inutile l’intervento dei vicini di casa di soccorrerlo e di sottrarlo alle fiamme. Intervento di cui si è reso protagonista Cosimo Cervellera Comandante dei Carabinieri Forestali dell’Ente Parco che insieme al figlio, sfidando il fumo e le fiamme, era accorso in soccorso del povero Rocchino ormai privo di vita. Tentativo generoso e pericoloso, quello del Comandante Cervellera e del figlio Francesco, perché all’interno dell’abitazione poteva trovarsi ed esplodere una bombola di gas. A questo punto, il nuovo quadro indiziario ha imposto un cambio di direzione alle indagini e, qualora l’autopsia dovesse confermare definitivamente la presenza di segni di violenza sul corpo dell’uomo, si procederà ad una attenta analisi sulle persone che nelle ore precedenti hanno avuto contatti ravvicinati con Rocchino De Paola e che quindi lo avrebbero prima ucciso e poi dato alle fiamme per depistare le indagini.
Pino La Rocca