ALTO JONIO-24/12/2021: Lavoratori di pubblica utilità (LPU) equiparati finalmente ai lavoratori socialmente utili (LSU)

LPU

ALTO JONIO Lavoratori di pubblica utilità (LPU) equiparati finalmente ai lavoratori socialmente utili (LSU). Proprio ieri, infatti, alla vigilia di Natale il Governo-Draghi, all’interno del Decreto Mille Proroghe ha approvato, con il contributo di tutte le forze politiche di Maggioranza, la norma che di fatto equipara finalmente gli LPU calabresi agli LSU. Questi lavoratori, ormai impegnati da oltre 20 a garantire i servizi negli Enti di appartenenza, potranno così avere un Contratto lavorativo dignitoso e in linea con tutti i dipendenti che operano nella Pubblica Amministrazione. Ne ha dato notizia, con soddisfazione, il Segretario Comprensoriale della Nidil-Cgil Vincenzo Laurito il quale, nel ricordare le lunghe e impegnative lotte sindacali condotte in tutti i Comuni del Comprensorio a sostegno di questi lavoratori, ivi compreso il sit-in sulla S.S. 106, ha inteso ringraziare i Sindaci per la preziosa collaborazione offerta e inoltre l’On. Bruno Bossio per aver tenuto calda la questione in ambito parlamentare e l’on Guccione quale referente del Ministro del Lavoro Orlando, senza sottovalutare, ovviamente, l’impegno profuso dal Presidente Occhiuto sia come Governatore della Calabria che come autorevole espressione di un partito di Maggioranza. In realtà il Governo-Draghi, sempre secondo quanto ha riferito il Segretario Generale della Nidil-Cgil, ha accolto la proposta formulata dalle forze sindacali unitarie andando anche al di là della richiesta e portando l’investimento economico dai 18milioni richiesti dai sindacati unitari a 20milioni di euro. <Ma la nostra battaglia – ha commentato Vincenzo Laurito da sempre a fianco di questa categoria di lavoratori – non si ferma qui e subito dopo le festività riprenderemo la battaglia sindacale nei confronti della Regione Calabria con due obiettivi ben precisi: conoscere l’entità dei fondi risparmiati dal 2015 a seguito del pensionamento dei lavoratori LSU ed LPU e pretendere che le economie non spese vengano dirottare ai Comuni (specie quelli più piccoli) al fine di incrementare ulteriormente l’orario di lavoro e di migliorare la conseguente qualità dei servizi. L’altra questione, – ha aggiunto il Segretario Comprensoriale della Nidil-Cgil – ancora più importante, è quella di chiedere al Governo Nazionale che il riconoscimento della contribuzione effettuata nel corso degli anni da parte di questi lavoratori presso gli Enti di appartenenza in quanto con la riforma-Fornero, come è noto, la contribuzione figurativa è ininfluente ai fini pensionistici, per cui questi lavoratori, dopo aver lavorato una vita, andrebbero in pensione con un salario da fame, inferiore anche al reddito di cittadinanza. Chiederemo pertanto al Governo – ha concluso Vincenzo Laurito – di mettere una pezza ai guasti prodotti dalla riforma-Fornero nei confronti di questi lavoratori>.

Pino La Rocca