Trebisacce-14/01/2022:    INTERVISTA AL MAESTRO ROSSINI

               

          INTERVISTA AL MAESTRO ROSSINI

 

Un guerriero non può abbassare la testa, altrimenti perde di vista l’orizzonte dei suoi sogni” (Paulo Coelho).

 

Scrivere del Maestro Giuseppe Rossini significa omaggiare un giovane Maestro di Sports da Combattimento, un nostro concittadino, figlio dell’Alto Jonio, terra che ha sempre espresso grosse potenzialità in tutti i settori.

Scrivere di questo giovane vuol dire sottolinearne le sue virtù di Uomo, di combattente e Maestro.

Nella sua vita si è sempre impegnato strenuamente senza mai chiedere nulla a nessuno, ma sacrificandosi e lavorando duramente in ogni campo.

Abbiamo approfittato della sua disponibilità per fargli una intervista che, di certo, sarà motivo di riflessione profonda.

 1)Puoi brevemente presentarti ai lettori?

Sono Giuseppe Rossini e ho 33 anni. Ho iniziato all’età  di 5 anni la pratica della kick boxing partendo dalle basi del point fighting e proseguendo fino al full contact e la low kick. In seguito ai cambiamenti ho appreso anche dalla thai le poche basi per intraprendere uno studio appieno della k1; sono stato allievo, atleta e ora maestro, fondando e dirigendo la mia amata scuola, ovvero l’Asd Accademia Arti Marziali, alla quale dedico  tutte le mie energie. Sono cintura nera 5° dan riconosciuta k1 rules Asc  e maestro 2° livello per la Wako, nonchè Istruttore di 1° livello sport salute e benessere.

2) Quali sono stati e quali sono i tuoi punti di riferimento negli sports da combattimento?

 Il mio punto di riferimento è  puntare sempre su me stesso senza osservare gli altri pur traendo molto dai vecchi artisti marziali che al contrario di oggi hanno divulgato e promosso le vere arti marziali, fornendo basi solide sulle tecniche che poi sono in continuo aggiornamento. Ma la cosa fondamentale che oggi manca è tutto quello che riguarda educazione, rispetto, modestia, umanità  e sporgersi in aiuto dei deboli e non offenderli. Bisogna mentenere sempre  un rispetto sportivo  e un rispetto per l’ avversario, anche  se governati da impeto sportivo nel combattimento, bisogna onorare l’avversario. Se lui non perde io non vinco e quindi lo ringrazio per questo. Oggi sono maestri con corsi per lo più  online ad ore, mentre per noi non esistono ore, ma è  una intera vita di lavoro e mai si finisce d apprendere. Siamo eterni allievi e mai maestri.

3) Cosa pensi dell’attuale situazione a livello nazionale di queste discipline?

Oggi le nostre discipline sono al collasso per colpa della pandemia in atto ma soprattutto per colpa di molti ciarlatani che vendono fumo, favoriti come prima citavo, da attestati a pagamento rilasciati da enti di promozione e federazioni a solo scopo lucrativo. Ma se la  gente si fa male? Chi paga???? Siamo nell’ era delle mode e del consumismo. Credo, ahimè, che siamo pochi a perseguire la strada dei valori e dell’umiltà  e vedo un gran declino di questi nostri amati sport, e non solo, anche nelle arti marziali tradizionali, tutta scenografica  nessuna sostanza.

4) Quali sono i valori che devono trasmettere tali discipline? Oggigiorno si sente spesso parlare di autodifesa femminile e proliferano corsi vari. Cosa pensi a tal proposito?

I  valori sono quelli umani. Prima dell’atleta crea l’uomo, il soldato della pace, il guerriero impavido ma governato da sentimenti puri come la cintura bianca. E’ da li che nasce il tutto e così che finisce.

Promuovo da sempre  questo sport soprattutto ad un pubblico femminile per sapersi difendere in un mondo sempre più  violento e privo di sentimenti ma, ahimè, mi rendo conto che sulle pratiche di autodifesa ne hanno inventate di tutti i colori e peggio non si poteva vedere. Per quel che insegno credo che la migliore difesa sia l’attacco, ma scegliendo una disciplina da autodifesa mi permetto di consigliare da dove parte tutto, il judo, e non seguire questi  kravmaghi e panzane che girano nel nostro territorio.

5) Consiglieresti la pratica degli sports da combattimento ai bambini? E perché?

Consiglio vivamente la pratica ai bambini, altrimenti non lo farei con mio figlio di 5 anni. Il perché  è  semplice: crescita sana del corpo della mente e tutto ciò  che ne consegue, ma soprattutto autostima e autocontrollo, relazione di gruppo ect ect

6) Cosa pensi dei tanti maestri e delle tante organizzazioni, che ogni giorno nascono in Italia?

Quello che penso l’ho definita  semplicemente una vergogna nazionale e ancor più  vergogna dovrebbe avere chi firma la carta igienica e la consegna in mano a chi non ha mai indossato un paio di guantoni, non ha mai preso un pugno in faccia, a chi ha vissuto e si è  nutrito di questo per poi offrirlo con tanto di esperienza alle nuove generazioni: un inganno, dei vigliacchi.

7) Quali sono i tuoi progetti futuri?

Parlare di futuro  in questo momento oscuro non ha molto senso, ma nel mio cuore persevererò sempre per la stessa strada sperando di riprendere tutto come prima animato da amore estremo e verità.

Ringraziamo il Maestro Rossini per la sua schiettezza e per parlare sempre con il cuore in mano, a dimostrazione della passione che lo anima in ogni sua azione.

Gli auguriamo sempre tante gratificazioni.

La Via che egli segue è quella giusta!

RAFFAELE BURGO