Trebisacce-28/01/2022: LA VIA DELLA MANO VUOTA

                                        

     LA VIA DELLA MANO VUOTA

 

Nel Karate lo spirito viene prima; la tecnica è il fine ultimo” (Gichin Funakoshi).

Chi si approccia al mondo della discipline orientali pensa che trattasi di uno sport che insegna a tirare calci e pugni e a difendersi. Ebbene, questo è soltanto l’aspetto più esteriore della pratica, in quanto il vero insegnamento è quello interiore, finalizzato a fare aumentare l’autostima, il coraggio, lo spirito di sacrificio, la lealtà.

Ovviamente è necessario che per raggiungere tale scopo, gli insegnamenti siano dettati da un Maestro che ha in sé le conoscenze più profonde da trasmettere agli allievi.

Uno di questi Maestri è, senza alcun dubbio, Sebastiano Mastrulli, il cui curriculum è noto a tutti gli appassionati, per cui desideriamo soffermarci principalmente su quello che è il suo pensiero.

Sono Sebastiano Mastrulli, ho 46 anni, sono cintura nera 6° dan di Karate, amo organizzare grossi eventi perché ciò mi permette di stare in mezzo ai giovani, che sono la linfa vitale della nostra società.

Ho iniziato a praticare le arti marziali nel 1990 e il mio punto di riferimento fondamentale è il Bushido, che tutti dovrebbero seguire non soltanto a parole ma soprattutto con i fatti, quindi rispettare quelle che sono le regole morali che il Maestro Funakoshi ha voluto che si rispettassero nella pratica della disciplina.

Penso che, purtroppo, oggigiorno tutto sia diventato un business, si sfruttano i ragazzi che hanno delle qualità e anche chi non le possiede, pur di guadagnare dei soldi. E questa è la cosa più brutta che possa esistere nello sport in generale e nelle arti marziali in particolare.

Io sono uno dei promotori della difesa personale, dell’antibullismo e cyberbullismo: ho avuto l’onore di essere stato invitato come esperto di discipline marziali ad una conferenza a Buonporto, in provincia di Modena, alla presenza di 400 ragazzi di scuole medie ed è stata una meravigliosa esperienza. Anche questo incontro ha dimostrato come nelle scuole ci sia tanto bullismo, per cui una sana pratica serve a far accrescere la fiducia nei ragazzi e questo può contribuire ad infondergli maggiore sicurezza.

Per quanto concerne il discorso difesa personale femminile, tocchiamo un tema molto delicato, infatti la donna, essendo meno forte rispetto al maschio, ha la necessità di praticare una difesa personale che svisceri oltre che la tecnica, anche l’aspetto mentale.

Ovviamente io consiglio la pratica ai bambini, in quanto vivo tutti i giorni l’esperienza con i più piccoli e penso che una delle discipline che possa insegnare ai più piccoli il rispetto e l’educazione, è proprio l’arte marziale.

Per il futuro, vorrei che la gente mi ricordasse per quello che ho dato e per i valori che ho trasmesso a chi si è accostato alla pratica. E non mi dispiacerebbe che le istituzioni mi dessero un riconoscimento che penso di meritare per quanto ho fatto e continuo a fare. Io insegno queste disciplina per lavoro, ma se avessi avuto condizioni economiche ottimali, tutto ciò che ho fatto lo avrei fatto gratuitamente. E lo dico con tutto il cuore, perché per me la pratica è una missione”.

Ascoltare il Maestro Mastrulli è come tornare indietro nel tempo, quando gli antichi Maestri erano dei padri per i propri allievi; dalle sue parole si denota un enorme spirito di condivisione, uns sensibilità grandissima e dei valori che, purtroppo, oggigiorno si sono persi non soltanto nella pratica marziale ma anche nella vita di tutti i giorni.

Vogliamo ringraziare il Maestro per lo straordinario esempio di vita.

RAFFAELE BURGO