Trebisacce-01/02/2022: INTERVISTA A VITO NICOLETTI

            

   INTERVISTA A VITO NICOLETTI

Nella nostra lunga carriera abbiamo avuto la possibilità di conoscere tantissimi appassionati di discipline marziali orientali, però quando ci siamo incontrati con Vito Nicoletti, fin da subito abbiamo avuto la consapevolezza di trovarci davanti ad una persona speciale, che non era il semplice appassionato di Kung Fu, ma si proiettava verso la comprensione di quello che è l’aspetto vero e profondo della disciplina.

In possesso di una grandissima cultura e di valori etici che ne fanno un esempio da imitare, Vito appartiene alla categoria di Uomini veramente unici.

Co Director Voce Spettacolo Film Festival , ha preso parte anche ad alcuni films, infatti è stato centurione romanoin The Young Messiah diretto da Cyrus Nowrasteh con: Adam Greaves-Neal, Sean Bean , David Bradley , Lee Boardman , Jonathan Bailey,David Burke; centurione romano in Ben-Hur di Timur Bekmambetov con: Jack Huston Toby Kebbell Morgan Freeman; primario presidio ospedaliero nella Web Serie “WHILE” Regia di Simone Martone e Alex Maffei; poliziotto nella fiction RAI “Due sorelle“, regia di Cinzia Th Torrini con Anna Valle e Giorgio Marchesi; direttore di produzione e stuntman per il Mediometraggio “TEK” di David Cinnella(Produzione: Voce Spettacolo); becchino nel mediometraggio “TEK” di David Cinnella. (Produzione: Voce Spettacolo); centurione romano in “Mary Magdalene” regia di Garth Davis con:Rooney Mara, Joaquin Phoenix Chiwetel Ejiofor.

Gli abbiamo chiesto di rilasciarci una intervista e con la solta amabilità ci ha così risposto.

1) PUOI BREVEMENTE PRESENTARTI AI LETTORI?

Sono nato a Matera nel 1979, ho 42 anni e sono felicemente sposato. Vivo e lavoro a Matera. Dopo gli studi scientifici ho conseguito la laurea in giurisprudenza. E’ stato durante gli anni di Università (precisamente nel 2005) che ho iniziato a praticare il Kung Fu. Nel 2018 ho conseguito il diploma di Allenatore e sto studiando per conseguire quello di Istruttore.

2) QUANDO HAI INIZIATO LA PRATICA DELLE ARTI MARZIALI?

Premetto che sono sempre stato appassionato di kung fu sin da piccolo, il mio idolo era Bruce Lee, ricordo che mi incollavo alla tv ogni volta che proiettavano un suo film e mi ripetevo: un giorno farò le stesse cose che fa lui. Penso che vada ringraziato per aver fatto conoscere il Kung Fu in tutto il mondo.  Tutto è cominciato nel 2005 quando il destino mi ha fatto conoscere il mio attuale Maestro:  Sifu Rosario Antezza. Da allora non ho più smesso e ancora oggi mi alleno costantemente per imparare e migliorare sempre di più.

3) QUALI SONO STATI E QUALI SONO I TUOI PUNTI DI RIFERIMENTO NELLE DISCIPLINE MARZIALI?

Come ho detto prima, il mio primo punto di riferimento è stato Bruce lee come persona da imitare. Poi crescendo Pian piano il Kung fu mi ha insegnato a non imitare, a non giudicare e giudicarmi, a liberarmi di tante sovrastrutture mentali e personali che sin da piccolo mi ero imposto. Oggi il mio punto di riferimento si è spostato sulla mia voglia di allenarmi e di mantenere in buono stato la mia salute fisica e mentale.

 

4) COSA PENSI DELL’ ATTUALE SITUAZIONE A LIVELLO NAZIONALE DI QUESTE DISCIPLINE?

Lo sport sociale vive tempi difficili e, visto l’andamento della situazione pandemica, l’allarme si rafforza e con esso preoccupazioni e timori. lo sport rappresenta un patrimonio di coesione sociale e opportunità di salute come diritto per tutti i cittadini, a tutte le età. Nell’attuale situazione di emergenza ho notato che molte associazioni hanno gettato la spugna, altre invece sono state costrette a reinventarsi e a trovare nuovi spazi, magari all’aperto. Altre ancora stanno sopravvivendo grazie al sostegno dei soci. In ogni caso, chi è rimasto in piedi deve molto ai propri sforzi. Le piattaforme online e i social network sono stati grandi alleati, poiché la maggior parte degli allenatori ha provveduto alla creazione di video in cui vengono spiegati esercizi da fare e casa e a fornire schede di allenamenti da seguire, per non perdere il ritmo. Il web è quindi diventato una “palestra virtuale”, ricco di video, consigli, schede ed esercizi per continuare a assolvere da casa gli allenamenti quotidiani. Ovviamente si sa che tutto questo non potrà sostituire la pratica “ vis a vis” all’interno delle palestre ma si ha il dovere di mantenere vivo lo spirito delle arti marziali dentro di noi e in tutti gli allievi. Adesso più che mai ci vuole forza di volontà, adattamento, rispetto, tenacia. Tutte queste qualità e lo studio delle arti marziali adesso più che mai sono indispensabili per superare i momenti di difficoltà come quello che stiamo vivendo.

 

5) QUALI SONO I VALORI CHE LA PRATICA MARZIALE DEVE TRASMETTERE AI GIOVANI?

Penso che tutte le arti marziali siano “una via per la vita” inteso come un modo per conoscere meglio noi stessi e tutto ciò che ci circonda. Nello specifico i valori che insegna il kung Fu possono migliorare nettamente la vita di un individuo per molteplici motivi. Il Kung Fu, insegnato in modo genuino, tramanda valori precisi come:

 il rispetto per se stessi e gli altri,

l’umiltà mantenendo sempre un comportamento disponibile e generoso con le persone;

la rettitudine dando l’esempio agli altri;

la lealtà con un atteggiamento sincero;

la fiducia in sé e nel prossimo accrescendola con gesti concreti.

 

6) OGGI, PURTROPPO, SI SENTE SPESSO PARLARE DI VIOLENZA SULLE DONNE. CIÒ PORTA ALLA PROLIFERAZIONE DI CORSI DI AUTODIFESA. COME PENSI DEBBA ESSERE INTESA UNA EFFICACE E SERIA DIFESA 0ERSONALE FEMMINILE?

Prima di tutto è importante capire la differenza tra un’arte marziale e un sistema di difesa personale. Nel primo caso si impara, dopo anni e anni di fatica ed impegno, a combattere in qualsiasi situazione e a qualsivoglia condizione, si aumenta la prestanza fisica e la potenza dei colpi, si perfezionano i riflessi, la percezione della distanza di combattimento e l’autocontrollo; nel secondo caso si imparano, in breve tempo, delle tecniche da eseguire automaticamente in base a delle “situazioni tipo” anche se la realtà è caratterizzata da infinite variabili ed è praticamente impossibile racchiuderle tutte in un numero finito di tecniche. C’è da dire anche che, nel mondo, gli esperti di arti marziali, siano esse tradizionali o non, sono una ristretta minoranza rispetto al resto degli individui quindi saper applicare delle tecniche di difesa, in caso di aggressione, rapina o altro, sebbene non assicuri la certezza di cavarsela, offre sicuramente delle possibilità in più rispetto ad un profano di arti marziali. Che siano arti marziali o tecniche di difesa personale secondo me lo scopo primario da raggiungere è e deve essere quello di mettere al corrente la donna di come si manifesta una situazione a rischio e di ciò che accade in lei nel momento dell’aggressione. Il secondo passaggio deve consistere nell’insegnare alle donne a non spaventarsi e sapere come reagire. In sintesi devono avere consapevolezza del pericolo, capacità di difesa, azione. Alla fine le donne dovranno sentirsi più sicure, più attente e dovranno acquisire la capacità di studiare le diverse situazioni, controllando in modo più attento gli ambienti che frequentano. Ritengo quindi che spetti alla donna scegliere come raggiungere questo risultato attraverso la pratica delle arti marziali o della difesa personale.  Un buon Maestro può solo indicarti la via, poi spetta all’allievo decidere come percorrerla.

 

7) CONSIGLIERESTI LA PRATICA MARZIALE AI BAMBINI? E PERCHÉ?

Il Kung Fu è un’ottima disciplina per i più piccoli. Intanto se andiamo ad osservare i benefici delle arti marziali notiamo che in quasi tutte troviamo:

  • Benefici fisici:

Migliora la coordinazione fisica

rafforza l’apparato muscolare

potenzia la resistenza fisica ad uno sforzo (tipico nei movimenti anaerobici)

sviluppa la naturale capacità difensiva del corpo in situazioni di pericolo e quindi i riflessi istintivi

migliora la postura della colonna vertebrale.

  • Benefici mentali/spirituali

rafforza il carattere, la fiducia in sé stessi e il coraggio nell’intraprendere azioni nella vita di ogni giorno;

alleggerisce il carico dello stress: nel caso di stili più dinamici come lo Shaolin si ha modo di scaricare fisicamente la tensione;

permette di ottenere maggiore focus nelle attività quotidiane, sono infatti molti gli studenti che confermano di avere ottenuto ottimi risultati nello studio;

migliora la concentrazione mentale grazie alla ripetizione e alla memorizzazione delle tecniche, sviluppando il controllo su di sé;

potenzia la capacità mnemonica (soprattutto negli stili in cui sono presenti diverse forme, allenando così la memoria a ricordare molti movimenti concatenati).

Quindi alla luce di tutti questi benefici il mio consiglio è sempre quello di avvicinarsi il prima possibile alle arti marziali proprio per far sviluppare al bambino elasticità, coordinazione, controllo e soprattutto instillare in lui aspetti educativi, così da insegnargli il rispetto per sé e per gli altri in modo naturale e divertente.

8) COSA PENSI DEI TANTI MAESTRI E DELLE TANTE ORGANIZZAZIONI, CHE OGNI GIORNO NASCONO IN ITALIA?

 Penso che il problema non siano le tante palestre o i tanti Maestri che ci sono in Italia.

La cosa fondamentale resta per me ciò che un buon Maestro debba possedere per poter fare bene:

1-Fortissime competenze teoriche, altrimenti non potrà trasmetterle.

2-Grande abilità tecnica, altrimenti non potrà spiegare chiaramente la teoria.

3-Ottime qualità morali, altrimenti non potrà guidare correttamente lo studente.

Un maestro insegna quello che ha imparato a sua volta da un altro maestro e dopo averlo elaborato attraverso la sua pratica. Teoria e pratica si aiutano vicendevolmente, l’importante è interpretare e seguire i principi e non adattarli alla propria convenienza. Il vero maestro non smette mai d’imparare”.

E’ un illuso chi pensa di avere capito tutto dell’arte marziale, è un presuntuoso chi ritiene di non avere più bisogno di alcun Maestro ed è anche pericoloso per chi vorrebbe imparare seriamente. Il vero Maestro pretende una conoscenza sempre più profonda per sé stesso e la dona all’allievo come una traccia da seguire. Sarà anche vero che oggi le persone hanno fretta, vogliono tutto subito, senza perdere tempo, denaro, senza fare fatica ma non si diventa esperti nell’arte in pochi anni.

 

9) QUALI SONO I TUOI PROGETTI FUTURI?

Nel Kung Fu non ho progetti, mi alleno come se fosse un bisogno primario e con tanta voglia di imparare.

Rileggo ogni mattina questa antica poesia per capire quanta strada c’è ancora da percorrere:

In movimento devi essere come un’onda del mare,

ma quando sei fermo diventa una montagna.

Vai su e salta come una scimmia,

piomba giù come un uccello.

In equilibrio su una gamba sii come una gru,

ma rimani sempre stabile come un pino.

Gira come una ruota,

e muoviti sinuosamente, flessibile come un arco.

Devi essere leggero come una foglia,

ma anche pesante come il ferro.

Sii lento come un falcone che plana, ma anche veloce come il vento.”

Ringraziamo Vito Nicoletti per questa splendida intervista che, ancora una volta, contribuisce a far comprendere come ,per fortuna, esistono ancora persone vere e profonde, che illuminano il cammino di tutti grazie al loro esempio positivo.

Ad maiora semper!

RAFFAELE BURGO