Rocca Imperiale-24/02/2022: La cucina casereccia di mamma Decima

 

 

 

 

 

 

 

Rocca Imperiale:24/02/2022

La cucina casereccia di mamma Decima

Truncellito Decima, classe 1938, originaria di Canna e residente in Rocca Imperiale e mamma di ben quattro figli. Una di quelle donne ricca di virtù e di talento naturale. Non ha il titolo di Chef o di Pasticciera; ha quelli di mamma e moglie di insegnamento per tanti. E’ l’orgoglio della famiglia e delle amiche che le riconoscono l’arte della cucina casereccia e che apprezzano la sua creatività innata. Riconoscimenti autentici che si è conquistato sul campo, agendo per anni per il bene comune della famiglia. Uno dei figli, Alberto, asserisce che non saprebbe fare a meno,ancora oggi, dei sapori della cucina della mamma. La  cucina di Decima non è passata inosservata neppure agli amministratori della pagina di Facebook “Fichi secchi, sapori e tradizioni joniche” che in più occasioni hanno presentato ai visitatori i vari piatti preparati con il cuore e l’amore di cui è sapientemente capace la Signora Decima. La ricerca nel trovare cosa ignora la Signora Decima diventa molto difficile perché sa fare tutto e i figli hanno solo il piacere- dovere di esprimere un desiderio perché mamma Decima è pronta a soddisfare i loro palati. Certamente Decima non ha scritto un libro di ricette, ma il libro ricco di varietà gastronomiche è sempre vivo nella sua memoria e che con amore trasmette da sempre ai propri figli e nuore. La cucina casereccia di “Mamma Decima” è ricca di odori e di sapori di un tempo e che parlano di legame con il territorio ricco di tradizioni.  E così giusto per fare qualche esempio ci troviamo dinanzi alla visione del piatto: Purè di fave secche e bietoline saltate con aglio e olio; Polpo con crema di ceci e pesto di prezzemolo con aglio….;;Ciambotta di patate e peperoni;Tonnarelli agli scampi; Vellutata di fave e cicoria; Calamaro ripieno; Strozzapreti ai funghi porcini; Ciambella al limone: soffice, leggera e profumata!; Cipolline chiamate anche lampasciuni fritti con salsa di pomodori, aglio alloro e peperoncino e mollica di pane; licurda di spinaci;Testoline di agnello gratinate al forno a legna…; Tagliolini e ceci; soffritto di maiale; Marmellata di mandarini e arance della nostra terra; salsiccia e cime di rapa!; Orecchiette e cime di rape con mollica rossa; crispi; I taralli;Risotto al limone; Rascatielli con zucca gialla; Piticcilli con spinaci e uva passa; Polpettine e pastina in brodo; Peperoni cruschi; Cappuccio, cacio e guanciale; Le cicorie con le fave; ” Maccarun ca millich “;Fellarusc con olio nuovo; ecc. ecc. E’ fin troppo chiaro che i solo titoli potrebbero scrivere le pagine di un libro di “Mamma Decima”,ma un libro che non esiste,ma esiste la sua arte e quelle delle tante donne rocchesi da consegnare alla storia della eno gastronomia tipica, consegnata alla storia generazionale per la ricchezza del territorio e del Borgo tra i più belli d’Italia. Complimenti Signora Decima!

Franco Lofrano