Trebisacce-31/03/2022: Scongiurata per il momento la chiusura del Pronto Soccorso
TREBISACCE Grazie a una lodevole mobilitazione politica sollecitata dal Dirigente Medico f.f. della Direzione Sanitaria dr. Antonio Adduci è stata scongiurata, almeno per questa volta, la chiusura del Pronto Soccorso causata dall’endemica carenza di figure mediche. Problema, questo della carenza di medici, mai risolto in forma definitiva che, di fatto, impedisce la riapertura graduale dell’Ospedale. La carenza di medici, infatti, impedisce anche l’apertura della Medicina Generale che doveva essere riattivata a partire da Gennaio di quest’anno, ma condiziona in negativo la normale erogazione dell’insostituibile servizio di emergenza-urgenza che normalmente svolgono i due presidi sanitari più importanti: il Pronto Soccorso e il 118. Il primo, come è noto, opera con sole 4 unità mediche che devono fare i salti mortali per assicurare la turnazione e il 118 che, rimasto con 2 soli medici, vede l’Ambulanza partire spesso e volentieri senza del medico a bordo. E’ successo infatti che il Pronto Soccorso, venutosi a trovare nella giornata di mercoledì 30 marzo con 3 medici contemporaneamente in malattia (2 per Covid) è rimasto con un solo medico, impossibilitato ovviamente a dare continuità al servizio. A questo punto il Dr. Antonio Adduci, insieme al Responsabile del Pronto Soccorso dr. Giovanni Pagnotta, al fine di evitare di chiudere i battenti del Pronto Soccorso, hanno avviato una serie di concitate interlocuzioni con i vertici dell’Asp e con i referenti politici che di recente hanno dimostrato di avere a cuore il “Chidichimo” (i consiglieri regionali Pasqualina Straface, Simona Loizzo e Davide Tavernise che hanno coinvolto il Presidente Occhiuto in prima persona) e sono riusciti, a fare sbloccare finalmente una Delibera che giaceva sotto la polvere dei tavoli dell’Asp di Cosenza attraverso la quale sono state saldate le spettanze e rinnovati i contratti dei 4 medici che negli ultimi sei mesi hanno fatto supplenza presso il Pronto Soccorso. Si tratta, ovviamente, di una soluzione-tampone del problema che va affrontato e risolto in forma definitiva attraverso il potenziamento degli organici “nelle more – come ha scritto l’On. Straface in una nota-stampa – che vengano esperiti i Concorsi per l’assunzione di nuovi medici che di qui a breve saranno indetti”. Chiusura scongiurata, dunque, ma solo per il momento, del Pronto Soccorso che, come detto, risulta essere, insieme al 118, l’unico presidio di sicurezza dell’emergenza-urgenza in un territorio vastissimo diventato un grande deserto sanitario. Per la cronaca riferiamo che proprio nella giornata di mercoledì 30 marzo al Pronto Soccorso sono arrivati dai paesi interni ben 4 pazienti con seri problemi cardiaci, tra cui una signora di soli 50 anni colta da infarto. E tutto questo la dice lunga sulla necessità di salvaguardare almeno la parte che riguarda l’emergenza-urgenza attraverso il potenziamento del Pronto Soccorso e del 118.
Pino La Rocca