Amendolara-01/04/2022: “Sulle tracce dell’Oltre”. Un maestro di Yoga nel suo cammino spirituale
“Sulle tracce dell’Oltre”. Un maestro di Yoga nel suo cammino spirituale
Come si può intraprendere un cammino spirituale che conduce all’Oltre? La risposta è nelle pagine del nuovo libro di Costantino Maria Casilli, insegnante di Yoga, pubblicato nella collana “Gli Emersi – Narrativa” dell’Aletti editore. “Sulle tracce dell’Oltre” è il titolo dell’opera che si presenta – suggerisce il sottotitolo – come “un umile ma stupefacente cammino nello Spirito”. «Il libro – spiega l’autore che vive a Napoli – per il 70% descrive il mio cammino spirituale che, inevitabilmente, conduce appunto all’Oltre. Vi sono parecchie citazioni dai Vangeli sia canonici che apocrifi, nonché dalla Bhagavad Gita (divenuto nella storia tra i testi più prestigiosi, diffusi e amati tra i fedeli dell’Induismo, ndr) e da diversi altri scritti spirituali. Vi sono poi i “racconti” di alcune mie visioni ed esperienze mistiche, oltre che di alcuni miracoli che mi sono stati donati. Vi sono, insomma, molte cose difficili da credere. Tuttavia, sono verità».
E l’esercizio della verità rappresenta una norma precisa dello Yoga, disciplina che Casilli pratica da oltre 45 anni. Ma cosa significa? «Non esiste – afferma lo scrittore – alcuna controindicazione al tacere. Se una cosa non la si vuole dire, non la si dice e basta, senza che ciò comporti alcun danno al cammino spirituale. Ma se, invece, si parla o si scrive, bisogna dire la verità, altrimenti si arreca un grave danno al cammino nello Spirito. Quanto poi al restante 30% del libro, è costituito da “attacchi” contro personaggi, situazioni o andazzi che ritengo nocivi sia all’uomo che all’intera società, con un intento autenticamente positivo: rendermi in qualche modo utile, rendere servizio, che è appunto l’ideale della mia vita».
“Mens sana in corpore sano”, dicevano i latini. Ma cosa lega corpo, mente e spirito? «L’Atman (termine sanscrito che indica l’essenza o il “soffio vitale”), risponde Casilli. Lo Yoga propone un’analogia: immaginiamo Dio come un Fuoco infinito. Questo Fuoco emette scintille che, inevitabilmente, sono della stessa natura e sostanza del Fuoco. E ciascuno di noi esseri umani, nessuno escluso, ha nel cuore una di queste Scintille Divine, Atman in sànscrito. Ciascuno di noi, quindi, è identico a Dio nella qualità, ma, ovviamente, non nella quantità, dato che Lui è il Fuoco infinito, mentre noi non siamo che una sua Scintilla, ma divina. Ed è questa la nostra vera identità, il nostro autentico “IO SONO”. E’ dall’Atman, da questa Scintilla divina, che il corpo riceve energia e la mente è attivata e funziona».
La scrittura, più che un sogno nel cassetto, diventa una «realtà che l’autore praticava già da piccolo». Nel cassetto, però, ci sono poesie scritte all’età di soli 7 anni. Una scrittura che è pura espressione del proprio essere e della realtà, particolare a tal punto da poterlo percepire solo guardando le pagine del libro. Anche senza leggerle. «Io scrivo soltanto quello che vivo. Non scrivo nulla che non sia una mia esperienza diretta». E in questa esperienza non può mancare l’affascinante mondo dello Yoga. «Insegno questa disciplina soltanto per il forte desiderio e l’urgenza di trasferire ai miei allievi un’esperienza che possa esser loro utile sia per la psiche che per la vita quotidiana. Dunque, per rendere servizio». Ed è questo che l’autore vuole trasmettere al lettore. Pagina dopo pagina, a tu per tu, in un dialogo continuo.
Federica Grisolia
(Vincenzo La Camera – Agenzia di Comunicazione)