Oriolo-07/04/2022: L’appello di Diego: Salviamo lo storico Istituto professionale di Oriolo
Salviamo lo storico Istituto professionale di Oriolo. Un Istituto fondato più di Cinquat’anni fa. Tante le ragazze e i ragazzi formati, diventati professionisti affermati, grazie a un manager riconosciuto ed apprezzato come il preside Vincenzo Petrelli, scomparso lo scorso anno, che ha saputo dare dignità e futuro non solo all’istituto di Oriolo, ma anche a quello di Trebisacce e altre sedi dirette negli anni. Un Istituto, il nostro, diventato punto di riferimento per tanti comuni delle aree interne Calabro-Lucane. Tanti i professori, i collaboratori, le varie figure che si sono spese per dare un’opportunità alle famiglie e ai loro figli in un’area difficile, eppure si è andati avanti. Ora, invece, rischia di chiudere. Certo, tante cose sono cambiate, ma quando ci si mette anche l’errore di valutazione di qualche ente territoriale, allora le cose si complicano. L’impegno da parte degli operatori continua ad esserci, un grande esempio, sino a qualche settimana fa, è stato quello della professoressa Maria Pina Colotta, prematuramente scomparsa, donna e professionista forte, indomita, seria e rara combattente, in giro, appena qualche mese fa, per i comuni, per le nuove iscrizioni. Porta dopo porta, casa dopo casa, un rapporto diretto, per spiegare le tante opportunità offerte dalla sua scuola professionale. Non si fidava solo delle brochure o delle pagine multimediali, voleva incontrare i ragazzi le famiglie. Mi piace ricordare anche il preside Leonardo Viafora, altrettanto serio professionista, lungimirante l’acquisto, attraverso un progetto, di materiale ed attrezzature per Marketing Cross–Mediale, un primo passo, importante, che voleva portare lontano, verso un futuro possibile. E grazie alla collaborazione con l’assessorato alla cultura di qualche anno fa, si cercò di aprire una porta verso un nuovo indirizzo, quello dei “Servizi culturali e dello spettacolo”. Un altro passo, in questo senso, ci fu con la prof.ssa Marilena Viggiano, dirigente dell’Istituto comprensivo “Aletti”, in collaborazione con la professoressa Bellino. Un progetto che ha visto la partecipazione convinta di professionisti esterni, come il regista Luigi Di Gianni, il professore Luigi Maria Lombardi Satriani e Vincenzo Greco. Un incontro importante, una collaborazione che portò a produrre un cortometraggio intitolato “Bingo”, realizzato dagli studenti dell’istituto, con la regia di Vincenzo Greco, ammesso all’importante concorso “Sottodiciotto Film Festival & Campus” di Torino. Un’esperienza magnifica a detta di tutti, sottolineato in modo particolare dai ragazzi, impegnati ed affascinati da un nuovo percorso, un percorso in grado di prenderli per mano ed avviarli verso nuove prospettive, un’esperienza che ancora continua con il professore Nicola Simonelli. Un indirizzo “capace di intervenire nei processi di ideazione, progettazione, produzione e distribuzione dei prodotti audiovisivi, multimediali e fotografici nei settori dell’industria culturale e dello spettacolo, i new media, con riferimento all’ambito locale, nazionale e internazionale”, una finestra aperta alla cultura, ai beni culturali, all’ambiente. Ecco, con l’aiuto del nuovo dirigente, il prof. Alfonso Costanza, delle varie istituzioni, dei cittadini, delle imprese del settore di respiro nazionale e oltre, si chiede di provarci ancora. Uno sforzo, un barlume di speranza per tutte quelle persone che credono nel futuro dei piccoli comuni. Una scuola aperta è un presidio culturale, di crescita civile, sociale ed economica, un presidio di civiltà, aria pura che ossigena la mente e fa battere forte il cuore. Non disperdiamo l’amore, la passione, i valori, il ricco patrimonio umano e culturale costruiti faticosamente negli anni, non cancelliamo con un colpo di spugna una delle più belle pagine della nostra storia e della storia dell’Alto Ionio. Proviamoci ancora, proviamoci tutti.
Vincenzo Diego