Trebisacce-26/04/2022: TREBISACCE: IL TURISMO “TESORO NASCOSTO”?  

                          

       TREBISACCE: IL TURISMO “TESORO NASCOSTO”?  

 

Amiamo affermare che il nostro “petrolio” si chiama turismo.

Abbiamo tantissimi giovani intelligenti in grado di far fruttare questa straordinaria risorsa.

Certo, è una sfida.

E’ sempre attuale il problema della “vocazione turistica” di Trebisacce, così come della intera Calabria.

 Ma quale turismo per la nostra Trebisacce?

Noi ci troviamo, dal punto di vista turistico, in una posizione invidiabile perché è un’oasi ideale per il riposo fisico e spirituale.

Essa potrebbe diventare la più avanzata area turistica dell’Europa e del Mediterraneo, ma a condizione che siano gli stessi trebisaccesi e calabresi i primi a convincersi di avere a disposizione una terra meravigliosa, più unica che rara ed a riconoscere l’assoluta necessità che vi sia diffusa un’autentica presa di coscienza popolare sull’importanza della parola turismo che significa: cortesia, correttezza, cordialità e, soprattutto, sensibilità verso i gusti e i desideri del visitatore.

La capacità di sapere accogliere l’ospite è un requisito indispensabile anche agli effetti economici perché consente la dilatazione della domanda turistica.

Trebisacce esercita, ancora oggi, così come l’intera Regione, un fascino eccezionale, soprattutto per ciò che essa rappresenta nella splendida storia della Magna Grecia e della sua civiltà trimillenaria.

Da noi si può attuare un turismo marino, montano, collinare, archeologico, agriturismo e le linee fondamentali lungo le quali dovrebbe correre e svilupparsi l’azione a favore del suddetto turismo sono le seguenti:

-adeguamento delle attrezzature ricettive alle reali richieste del mercato, in maniera che non sia respinto un solo turista anche nel periodo di alta stagione.

– tempestivo aiuto agli operatori economici da parte della Regione e dello Stato.

– pianificazione degli interventi turistici in armonia con quelli regionali e nazionali.

– lotta ad oltranza contro il deturpamento del paesaggio.

– valorizzazione della gastronomia locale e dei prodotti artigianali.

– conservazione delle opere storiche ed artistiche.

– propaganda mediante articoli, mostre, conferenze, depliants, ecc.

– applicazione di prezzi equi e competitivi.

– creazione di un porto turistico.

– impianti sportivi idonei ad ospitare manifestazioni a carattere nazionale e, perché no, internazionali.

– incremento dell’agriturismo.

– migliore distribuzione delle vacanze e delle ferie.

– potenziamento degli enti preposti al turismo e dell’iniziativa privata, in difetto della quale qualsiasi discorso risulterebbe inutile.

– valorizzazione del Centro Storico.

– collegamenti aerei, ferroviari e stradali più efficienti e sicuri.

– creazione di percorsi naturalistici nelle nostre “vigne”, attraverso anche la creazione di fattorie della salute.

– valorizzazione della pesca, che da noi rappresenta un enorme retaggio di tradizioni.

– riapertura del nostro Ospedale che, in un luogo turistico, per ovvie ragioni, deve essere un punto di riferimento.

Vi sembra poco? Ma Trebisacce riuscirà a vincere la “sfida” che coloro che vogliono davvero bene al nostro paese lanciano ai papabili Sindaci?

Riuscirà ad essere davvero “viva, vera, dinamica”, come tutti noi auspichiamo?

Interrogativi ai quali bisognerà dare risposte concrete se non si vuole che il turismo, qui da noi, rimanga un “tesoro nascosto”.

RAFFAELE BURGO