Morano Cal.-24/05/2022: INAUGURATO IL TRATTO DI CICLOVIA CAMPOTENESE – MORANO CALABRO

INAUGURATO IL TRATTO DI CICLOVIA CAMPOTENESE – MORANO CALABRO
 
Prima un’idea, poi un progetto, ora una solida realtà. La Ciclovia dei
Parchi, vincitrice dell’oscar sul cicloturismo del 2021, oggi si
arrichisce di un valore aggiunto che ne permette di valorizzare il
contesto ambientale, culturale, paesaggistico: a Campotense, a ridosso
del giardino de La Catasta, è stato inaugurato il nuovo tratto di pista
ciclabile realizzata dal Parco nazionale del Pollino, sul tracciato
dell’ex strada ferrata che conduce fino a Morano Calabro.
 
Grazie ai fondi della Regione Calabria quindi chilometri di
infrastruttura verde sono stati compiuti per valorizzare le aree
interne, rafforzare l’asset del cicloturismo che ormai anche in Calabria
è una solida realtà che affascina tantissimi turisti provenienti da ogni
parte d’Europa e del mondo.
 
«Oggi per il Pollino è una giornata meravigliosa – ha dichiarato
soddisfatto del risultato raggiunto il presidente dell’Ente parco,
Domenico Pappaterra – Presentiamo e consegniamo ai cicloamatori di tutta
Europa e di tutto il mondo una infrastruttura che attraversa uno
scenario straordinario realizzata con grandissima professionalità e
competenza».
 
Lungo i tornanti della ex strada ferrata che collegava Castrovillari a
Lagonegro si compie un progetto di grande valorizzazione del territorio
nato dalla collaborazione tra Regione Calabria e l’ Ente Parco Nazionale
del Pollino che ora proseguirà con il nuovo finanziamento, già
stanziato, per portare a compimento un nuovo tratto di ciclovia da
Campotenese a Mormanno.
 
«Ma l’ambizione va oltre – ha aggiunto Pappaterra – Con la nuova
programmazione, i fondi del Pnrr o della comunità Europa, vogliamo
arrivare con la ciclovia fino ai confini della Basilicata. E poi ancora
da Castrovillari (dove già esiste un tratto di ciclovia che si collega a
Morano Calabro) proseguire fino a Civita per costruire una grande strada
verde che rafforzi il sogno di accogliere al meglio i cicloturisti che
scelgono il Parco del Pollino per godere di borghi ricchi di storia e
cultura, carichi di identità, con una natura spettacolare in ogni
stagione dell’anno, in un territorio dove la enogastronomia è variegata
e caratterizzata da tante varietà autoctone ed uniche».
 
In questi giorni, inoltre, la presenza dei partner europei del progetto
Best Med, che focalizza l’attenzione sul turismo del Mediterraneo, ha
permesso al Pollino di presentare l’esperienza della ciclovia ai
delegati di questo happening, sicuri di poter rappresentare «un racconto
positivo di quest’area – ha concluso Pappaterra – che ha saputo dare un
grande contributo alla transizione ecologica del nostro Paese grazie a
questo progetto che ci auguriamo possa diventare un punto di riferimento
per i cicloturisti di tutto il mondo».
 
Nell’area di partenza del nuovo tratto di ciclovia è stato realizzata
un’area di sosta per i piccoli con giostre, scivoli, ponte tibetano e
uno spazio dedicato ai ciclisti per allenarsi e fare stretching, proprio
a ridosso della vecchia stazione ferroviaria di Campotenese che ancora
conserva la colonna di rifornimento d’acqua per i treni a vapore.
 
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato i funzionari del
Parco, della Regione Calabria, i delegati del progetto Best Med, il vice
sindaco di Morano Calabro, Pasquale Maradei, in rappresentanza
dell’amministrazione comunale che ha lavorato in stretta sinergia con
l’Ente per la realizzazione della ciclovia, e ancora il consigliere
regionale Katia Gentile e il vice presidente del consiglio regionale,
Pierluigi Caputo. Al taglio del nastro è intervenuto anche Giovanni
Aramini, funzionario regionale e coordinatore della Ciclovia dei parchi
Calabria.
 
«Una soddisfazione enorme per la Calabria – ha concluso Aramini – perchè
siamo riusciti, in sinergia con gli enti gestori dei Parchi, a
trasformare una idea in una realtà operativa fruibile lungo i 540
chilometri del suo percorso. Oggi aggiungiamo valore a questa grande
infrastruttura che attraversa i quattro parchi regionali terresti».