Trebisacce-09/06/2022: IYIKI VARSIN – FELICE CHE TU ESISTA (di Pino Cozzo)
IYIKI VARSIN – FELICE CHE TU ESISTA
di Pino Cozzo
Spesso, quando l’ethos, il logos e il pathos entrano in gioco, anche le cose più semplici, i gesti più normali, le azioni più comuni acquistano un senso e una valenza speciali. Se a questo aggiungiamo che in alcune persone lo spirito di coinvolgimento è particolarmente presente ed elevato, ci rendiamo conto di come le attività diventino armonica coordinazione e apprezzabile impegno. Se la Scuola d’oggi, come tutte le altre aziende, si articola e si esplica in progetti, perché si settorizzino gli ambiti di azione e si dia agli alunni la possibilità di cimentarsi in operatività diverse dal “semplice” impegno nello studio, bisogna convenire che la crescita culturale e sociale dei giovani può attuarsi in modi differenti. Ciò mette in evidenza come in molti ragazzi sia forte il senso di responsabilità, lo stimolo al confronto, lo sviluppo della serietà nell’affrontare le sfide, per accrescere l’autostima e il dominio di sé. Quando si vivono determinate esperienze, è importante che le persone che ci circondano siano “come le vogliamo noi”, perché le sentiamo più vicine, non ci fanno avvertire situazioni anomale di lontananza, ci danno calore e sostegno. In tutto, c’è bisogno di amore, per dare il giusto condimento ai gesti della vita, per poter poi riassaporare il gusto delle nostre azioni e vederle dolcemente adagiarsi, come un velo soave, su coloro che ne beneficiano. Un gesto di solidarietà, spesso, non costa nulla, ma rende gioia a chi lo compie e dà felicità a chi lo riceve. Nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Statale “G. Filangieri” di Trebisacce, diretto dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Brunella Baratta, è svolta una rappresentazione teatrale che porta il titolo in epigrafe che ha coinvolto gli studenti della scuola che hanno prestato il loro ruolo ai personaggi di Giulia, per il Gioco, Vincenzo, per la casualità, Alexandra, il Teatro, Thomas, il Dubbio, Viki, la Ragione, Andrea, l’Ironia, Angelica, la Semplicità, Antonio, la Simpatia, Giuseppe, l’Azione, Vincenzo, la Sperimentazione, Giuseppe, la Catarsi, Vincenzo, la Reazione, Alessandra, l’Introspezione, Sabrina, il Divertimento, Valentina, il Sentimento. Introducendo la kermesse, la Dirigente ha messo in rilievo come Il teatro e l’arte abbiano un valore unico e fondamentale nella società e nella scuola poiché creano quel sentimento che unisce e rafforza il legame tra le persone, con la realtà, con le nostre idee ed i sogni che in fin dei conti ognuno di noi ha nel proprio cassetto. Dalle parole del Dirigente Scolastico, Prof.ssa Brunella Baratta, si è evinta tutta la soddisfazione di dirigere una scuola così attiva e operante, che tenta, con tutte le sue forze, di stare al passo coi tempi, che sono così difficili, soprattutto quando si tratta di fornire ai giovani stimoli nuovi e nuove motivazioni, per garantire loro una formazione complessiva tale da metterli in grado di lottare ad armi pari nelle sfide del futuro. D’altronde, si sa, la vita ha il sapore che le diamo. La Prof.ssa Laura Pugliano, tutor del Progetto ha sottolineato che Scopi, obiettivi, finalità del Progetto “Benvenuti a Teatro… e” sono stati ampiamente raggiunti e ha fornito informazioni importanti sul metodo e i risultati raggiunti. “Amo il teatro perché è l’arte più vicina alla vita e perché è la forma d’arte più avanzata, tutte le arti vengono inglobate dall’arte teatrale”. Ed ha aggiunto: ”I ragazzi che hanno partecipato al corso laboratorio hanno deciso di intraprendere un viaggio immersivo nella parola e nei suoi contenuti realizzando un percorso non solo formativo ma introspettivo, aspetto, questo di estrema importanza. Per raggiungere tali risultati occorre non essere degli improvvisatori, bisogna trasmettere le basi del “non facile gioco del fare teatro” e non è compito semplice. Grazie all’impostazione del progetto e alla realizzazione nei contenuti portati avanti insieme alla professoressa Laura Pugliano, i ragazzi hanno potuto apprendere, conoscere e confrontarsi utilizzando tecniche innovative: debate, ergo non solo teatro, ma partendo dal teatro hanno potuto seguire tracce e citazioni inerenti Meccanica quantistica, Filosofia, Storia, Cinema, Letteratura americana, italiana, russa, inglese… il teatro li ha accompagnati difatti a crescere prendendosi cura di loro e delle loro vite. Le attività e le fasi in cui si è sviluppato il Progetto sono state seguite dall’autore e regista Adolfo Adamo autore di molti atti unici, la cui scrittura esplora tematiche nuove ed importanti e si cala, spesso, come questa volta, nell’universo dei giovani. Egli ha infatti lavorato con molte scuole, scritto opere per gli studenti dei laboratori di espressione teatrale che le hanno poi messe in scena sotto la sua direzione. Una delle sue più importanti ricerche teatrali si fonda sull’importanza di investigare cosa accade nell’interiorità di ogni uomo. Il professionismo e la professionalità di chi si impegna fanno sì che i risultati che si ottengono siano, non solo importanti ai fini artistici, ma ancor più da un punto di vista di crescita umana e culturale ed educativa. In tal modo si formano e si forgiano le sensibilità, le coscienze sviluppando autostima e consapevolezza.