Prossimamente il nuovo libro di Bruno Mandalari Theatrum Anatomicum Per una chirurgia e[ste]tica del corpo-mondo “Quella che qui ho voluto chiamare chirurgia e(ste)tica non è altro rispetto al dettato spinoziano. È un tentativo che esorta a dare senso a quel coraggio che è riposto tanto in chi opera a beneficio dell’uomo quanto in chi si sottopone alle diverse operazioni della vita. D’altronde, un chirurgo che non operi secondo generositas non è un buon chirurgo; così come non è un buon politico chi operi per meri interessi personali in dispregio del bonum commune, spesso ridotto a sterile precettistica ad uso elettorale; così come non è un buon genitore o insegnante chi non cerchi di porre suture là dove la carne del corpo è lacerata dall’incomprensione, dalla parziale o totale assenza di empatia. Affinché il corpo umano si conservi – postula Spinoza nell’Etica – «ha bisogno di moltissimi altri corpi dai quali viene continuamente quasi rigenerato» . E la chirurgia rappresenta appieno tale postulato: corpi che rigenerano altri corpi! Corpi che – secondo uno scolio spinoziano – siano guidati da una mente che si determini dall’interno (e non “dal darsi fortuito delle cose”) ovvero nella misura in cui «contempla più cose simultaneamente, conosce le loro concordanze, differenze e opposizioni; tutte le volte, infatti, che è disposta dall’interno in questo o in altro modo, allora contempla le cose in modo chiaro e distinto […]»”.
Bruno Mandalari
