Oriolo-03/08/2022: Oriolo o Oriolo Calabro?
Oriolo. I percorsi domenicali. Oriolo o Oriolo Calabro? La vera denominazione.
Durante il periodo fascista era consuetudine dare a Oriolo la denominazione Oriolo Calabro, che durò fino al 1975. Tale nome fece sorgere dei dubbi anche perché in alcuni atti era citato Oriolo in altri Oriolo Calabro. Possibile che gli amministratori e i cittadini ignorassero il nome esatto del proprio Comune?
Diceva Socrate che il dubbio porta alla ricerca e la ricerca alla verità. Per questa volli dipanare la cosa. Contattai l’Istituto Geografico de Agostini e l’Istituto Geografico Militare. Entrambi risposero che in tutte le variazioni territoriali avevano sempre riportato Oriolo e mai Oriolo Calabro. Però non potevano rilasciare alcun certificato. L’unico Ente preposto era l’Istituto Centrale di Statistica. Allora in qualità di assessore alla cultura del Comune, feci la richiesta ufficialmente. L’ISTAT, in data 17 luglio 1975 e con nota 15564, rispose che la denominazione del Comune con i relativi numeri di codice risultava essere: Oriolo 087 Cosenza 078 ovvero la denominazione era solo Oriolo in Provincia di Cosenza. Dato che l’atto andò smarrito, feci una seconda richiesta il 14 aprile 1977. L’ISTAT-Direzione Generale dei Servizi Tecnici Servizio Censimenti Reparto PT-Sez 2 dette la stessa risposta anzi ribadì che analoga risposta era stata fornita il 17 luglio 1975. C’è di più. Il 12 ottobre 1985 il Presidente della Repubblica quando emanò il decreto di concessione dello stemma comunale si espresse in questi termini: Sono concessi al Comune di Oriolo, in Provincia di Cosenza, uno stemma e un gonfalone ecc.
Obiezione: perché Oriolo Romano è aggettivato e idem Oriolo dei Fichi (un paesino vicino Faenza)?
Risposta: ai paesi più antichi veniva attribuito un nome, a quelli successivi era aggiunto un aggettivo qualificante. In virtù di quanto detto, mandai la comunicazione a tutti gli Enti (Poste, ANAS, Carabinieri, Forestale, ecc.) Risultato? Qualcuno ancora persiste.
W l’Italia delle autonomie ovvero ognuno fa di testa propria.
Vincenzo Toscani