Montegiordano-30/09/2022: MONTEGIORDANO RICORDA GIORGIO LIGUORI A CENTO ANNI DALLA SUA NASCITA.

MONTEGIORDANO RICORDA GIORGIO LIGUORI A CENTO ANNI DALLA SUA NASCITA.

LA NOTA DEL SINDACO DOTT. ROCCO INTROCASO

A Montegiordano, cento anni fa, il primo ottobre 1922, nasceva Giorgio Liguori, medico condotto e politico democristiano, consigliere regionale della I Legislatura (1970-75), membro della Commissione Statuto in un momento delicatissimo per la vita democratica della Calabria, caratterizzato dai moti di rivolta di Reggio. Convinto regionalista, contribuì a dare alla Regione lo Statuto, “uno dei migliori d’Italia” (così fu definito da autorevoli costituzionalisti), pur non potendo prendere parte alla sua approvazione finale, avvenuta il 31 marzo 1971, esattamente cento giorni dopo la sua morte, avvenuta il 21dicembre 1970, a causa di un tragico incidente stradale mentre si recava alla seduta del Consiglio regionale.

Un giovane “figlio del popolo” che Montegiordano non ha mai dimenticato nei cinquanta e più anni dalla morte, con convegni sulla sua esemplare figura di medico-ufficiale sanitario e politico impegnato per il riscatto sociale dei ceti meno abbienti, promossi e patrocinati dalle Amministrazioni comunali che si sono succedute. Si è tenuta viva la memoria di Giorgio Liguori soprattutto per quello che ha rappresentato per la sua gente nel prodigarsi per lo sviluppo socio-economico, occupazionale, infrastrutturale e culturale dell’intera Calabria e in particolare dell’Alto Jonio calabrese. A Montegiordano, simboli visivi del suo ricordo sono la dedicazione del busto bronzeo nella piazza principale e l’intitolazione del lungomare.

Ancora oggi i concittadini più anziani ricordano Giorgio Liguori come il medico condotto che entrava a tutte le ore, anche a notte fonda, nelle loro case per visitare il congiunto malato e per dispensare preziosi consigli per l’avvenire delle loro famiglie, in particolare dei figli, incoraggiando a proseguire gli studi coloro che potevano permetterselo ed aiutando gli altri a trovare un lavoro dignitoso.

Attraverso gli studi liceali e poi universitari, Giorgio Liguori riscattò socialmente la sua famiglia dalle modeste origini così da aiutare altre, divenendo un esempio da imitare. Visse l’esperienza politica come un servizio. Prima di essere eletto al Consiglio regionale fu per un decennio (1960-70) consigliere ed assessore provinciale, portando a termine uno dei suoi traguardi più significativi: il varo della nuova “Pianta organica” della Provincia di Cosenza (l’ultima risaliva al 1949), approvata all’unanimità dal Consiglio: un’impresa non facile in un’epoca caratterizzata da forti scontri ideologici. Nella sua Montegiordano diede vita, nel 1956, alla prima sezione comunale della Democrazia cristiana e otto anni più tardi (1964) divenne co-segretario provinciale e dirigente organizzativo della Dc cosentina.

Ci piace ricordarlo con la testimonianza di un suo giovane collaboratore che scrisse di Giorgio Liguori, nel maggio 2010, sul sito www.ondejoniche.it : «Lo accompagnavo spesso nei suoi viaggi e per Cosenza e per i paesi dell’Alto Jonio. “ E’ bella la nostra zona – mi diceva – una delle più belle della Calabria e ha delle grandi potenzialità. Dipende da noi saperle sviluppare, dalle nostre capacità, dal nostro impegno, dalla nostra voglia di emergere”. Era innamorato della sua zona. Ottimo medico condotto amato e stimato dai suoi concittadini che a Lui si rivolgevano con fiducia. Politico accorto, intelligente, lungimirante. Aperto al dialogo con tutti, ma un occhio particolare ai giovani ch’egli cercava di coinvolgere, di responsabilizzare. La sera, spesso ci ritrovavamo a casa sua o in sezione per discutere, per confrontarci, per affinare la nostra dialettica. “Una buona preparazione sia culturale che sociale – diceva – un forte amore per la propria terra e un’ottima dialettica fanno un grande politico”. Era quella una buona scuola di politica e di vita. Giorgio Liguori era un leader, ne aveva il carisma e tutte le caratteristiche. Un vero leader che ci faceva sognare e sperare…».

Il nostro è il sentito ricordo verso un uomo di un secolo fa, che ha contribuito non poco a far conoscere la sua Montegiordano nei massimi consessi democratici della nostra regione. È il ricordo di un «signore della politica», come lo ha definito, in occasione del 40° anniversario della morte, l’allora arcivescovo di Cosenza mons. Salvatore Nunnari che conobbe il politico montegiordanese durante i moti di rivolta di Reggio Calabria, quando era parroco del rione di Sbarre, uno dei più coinvolti. Mons. Nunnari, scrive nel sito www.giorgioliguoriperlacalabria.it : «Il mio è il ricordo di un uomo di grande equilibrio, che seppe ascoltare tutte le ragioni, interpretandole, cercando una sintesi per una mediazione tra il popolo in rivolta e le esigenze delle Istituzioni. Purtroppo Liguori non poté portare avanti il suo lavoro, perché la morte lo portò via troppo presto. Il mio è il ricordo di un signore della politica, uno tra i pochi capaci di interpretare in quei momenti difficili la legittima protesta di un popolo. Liguori ci mancò troppo presto: sia il signore che il politico».

Ricordiamo il centenario della nascita di Giorgio Liguori con questa nota anche perché la sua storia porta Montegiordano ad essere menzionato nel Dizionario biografico della Calabria contemporanea (consultabile online all’indirizzo: www.icsaicstoria.it) a cura dell’Istituto calabrese per la storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea, presso l’Università della Calabria, associato all’Istituto nazionale “Ferruccio Parri”.

Rocco Introcaso