Trebisacce- 08/10/2022: WWf e Rotaract insieme per le “Aule Natura”/ Due giorni di Urban Nature a sostegno delle strutture pediatriche / Una piccola felce per il nostro benessere

Trebisacce: 08/10/2022

WWf e Rotaract insieme per le “Aule Natura”

Due giorni di Urban Nature a sostegno delle strutture pediatriche

Una piccola felce per il nostro benessere

 

E’ iniziata oggi la raccolta fondi, e continuerà domani, organizzata dal Wwf e sostenuta dal locale Rotaract,presieduto dal medico Domenico Laviola, che propone l’acquisto di una felce il cui ricavato sarà devoluto alle strutture pediatriche italiane per dotarsi di nuove “Aule Natura”. Una due giorni del progetto “Urban Nature” che coinvolge ,nelle varie piazze d’Italia, tanti giovani volontari desiderosi di sostenere il progetto. Già questo pomeriggio nel piazzale antistante la Chiesa “San Vincenzo Ferrer”, i volontari del locale Rotaract , Paolo Laviola (Consigliere),Saverio Apolito (Consigliere) e Michele Lofrano (Prefetto), hanno allestito un banchetto per proporre ai cittadini l’acquisto di una felce. “A fronte di una piccola donazione è possibile ritirare una felce in vaso ecologico e sostenere il progetto “Oasi in Ospedale”. Grazie a questa raccolta fondi il Wwf potrà regalare alle strutture pediatriche italiane tante nuove “Aule Natura”,spazi naturali interamente dedicati ai bambini e alle loro famiglie finalizzati al recupero psicofisico e alle attività didattiche e terapeutiche con i pazienti più piccoli”, ha spiegato Paolo Laviola. “Il messaggio è semplice:la “Natura si fa cura” poiché,come dimostrano numerose ricerche,la presenza di spazi verdi favorisce il recupero,le terapie e l’apprendimento dei piccoli pazienti,soprattutto quelli a lunga degenza”,ha esternato Saverio Apolito. “Ognuno di noi può aiutare il WWF a trasformare questo progetto in realtà acquistando una delle piccole felci, piante capaci di trattenere diversi inquinanti presenti nell’aria, perciò utili per il nostro benessere”, ha chiosato Michele Lofrano, in sintonia con gli amici volontari.

Franco Lofrano