Rocca Imperiale-23/10/2022: Oriolo e Rocca Imperiale al lavoro per il Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia del 2024-/ A breve appuntamento in Regione per definire il programma
Rocca Imperiale:23/10/2022
Oriolo e Rocca Imperiale al lavoro per il Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia del 2024-
A breve appuntamento in Regione per definire il programma
Il Coordinamento Regionale dei Borghi più belli d’Italia di Calabria si è riunito, sabato 22 ottobre, nei locali del Castello di Oriolo, gioiosamente accolti dalla Sindaca Simona Colotta. Ne ha dato notizia l’assessore al Turismo e Vice presidente dei borghi più belli d’Italia di Calabria, di Rocca Imperiale, Antonio Favoino, che ha esternato:” Oggi nel bellissimo e suggestivo Castello di Oriolo Calabro si è tenuto il coordinamento regionale dei Borghi più belli d’Italia di Calabria.
Un piccolo passo per affrontare al meglio il Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia che si svolgerà a Rocca imperiale e Oriolo Calabro a settembre 2024 e che vedrà protagonisti tutti gli altri borghi più belli d’Italia calabresi. Un evento molto importante che può dare una spinta turistica, culturale all’intera Regione Calabria”.
All’appuntamento importante e operativo si sono presentati diversi rappresentanti dei borghi e loro delegati, oltre all’assessore Favoino e all’assessore alla Cultura Sabrina Favale, per dare un contributo propositivo nella redazione del programma di eventi che prenderanno vita durante il Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia che si realizzerà nei due borghi, Oriolo e Rocca Imperiale, nel settembre del 2024. A dare la loro ricchezza di contributi i rappresentanti dei borghi di: Aieta, Altomonte, Bova, Buonvicino, Caccuri, Chianalea, Civita, Fiumefreddo Bruzio, Gerace, Morano Calabro, Oriolo, Rocca Imperiale, Santa Severina, Stilo, Tropea e Badolato.
La data dell’evento del Festival sembra lontana, ma nella realtà organizzare l’evento su due borghi di elevato spessore, con tanti contatti da avviare e atti da concludere, per le persone sedute al tavolo, il tempo è pochissimo e bisogna lavorare sodo. Ad inizio di riunione tutti i presenti hanno voluto omaggiare e ringraziare il Borgo di Badolato, in provincia di Catanzaro, che ha fatto ingresso nell’Associazione e che da oggi, quindi, il gruppo è ancora più forte e coeso. Tra i vari interventi l’assessore Favoino, nella sua qualità di Vice Presidente dell’associazione, ha inteso portare all’assemblea i saluti del sindaco Giuseppe Ranù e tra i passaggi che raccontano dell’operatività del borgo di Rocca Imperiale ha ricordato ai presenti che è stato pubblicato un bando attraverso il quale si offre l’opportunità ad un potenziale imprenditore di aprire un nuovo Generi Alimentari o Supermercato nel Borgo beneficiando in comodato d’uso dell’immobile dell’ex ufficio postale e di due magazzini per deposito merci, dell’esenzione totale per tre anni del pagamento di Tosap e Tares oltre al contributo di 48mila euro in tre anni. Per il Borgo di Rocca Imperiale e per contrastare lo spopolamento l’amministrazione comunale ha pensato a questa iniziativa che si aggiunge al Bando già concluso che ha visto assegnare i locali a piano terra del Monastero dei Frati Osservanti per un Bar-Ristorante sempre con agevolazioni e difatti è stato già assegnato ad un imprenditore locale. A fine lavori l’assemblea regionale all’unanimità ha deciso di incontrarsi a breve in Regione Calabria per presentarsi al Presidente Occhiuto e per definire meglio il programma realizzabile per il Festival 2024.
La Calabria è terra di antichi borghi dalla storia straordinaria. Infatti, non si può dire di conoscere la Calabria senza aver visitato i suoi centri più piccoli. Questi piccoli villaggi ancestrali conservano ancora oggi un’autenticità senza eguali in Italia. In effetti, qui gli antichi greci fondarono il concetto di philoxenia (amore per l’ospite) e, ancora oggi, la grande ospitalità di questi piccoli borghi rappresenta l’attrazione più bella e importante della regione.
L’Associazione de I Borghi più belli d’Italia nasce proprio dall’esigenza di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni delle centinaia di piccoli “borghi d’Italia” che rischiano lo spopolamento e garantire – attraverso la tutela, il recupero e la valorizzazione “il mantenimento di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto“.
Franco Lofrano