Trebisacce-24/10/2022: Lettera di Mons. Savino ai lavoratori del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino

Lettera di Mons. Savino ai lavoratori del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino


Dio è il primo lavoratore, il lavoro riflette l’attività di Dio

 
“Non siete soli”: sono queste le prime parole che desidero vi giungano, da parte del Vescovo di Cassano all’Jonio, nelle ore, infinite e dolorose, che dipingono un palcoscenico temporale in cui lottate, con la forza della disperazione e la caparbietà della ragione, per il riconoscimento di un vostro legittimo diritto.

Se pur fisicamente lontano per qualche giorno dalla mia amata Diocesi di Cassano, impossibilitato nell’essere al vostro fianco e di stringermi a voi, seguo, con trepidazione ed empatia, la vostra protesta.

Con sgomento, nel vedervi incatenati ai cancelli del vostro luogo di lavoro, penso all’ossimoro concettuale che questa complessa e paradossale situazione sta generando. Se da un lato le catene sono il simbolo della prigionia, della sottomissione, della sconfitta della più intima natura dell’uomo, dall’altro lato il lavoro è libertà, dignità, affermazione di un concetto semplice e potente: l’uomo cura il mondo anche attraverso il proprio lavoro, mondo che gli è stato donato da Dio. Con la propria opera l’uomo lo rende un posto migliore, si prende cura del suo simile, della natura, della terra, contribuisce a rendere il creato fruttifero di nuove meraviglie.

Mi chiedo: come può tutto ciò non essere rispettato?

Come è possibile PUNIRE il lavoro con l’indifferenza, mortificare il giusto con la superficialità organizzativa che porta a non retribuire per mesi padri di famiglia, a fronte di un diritto maturato e riconosciuto?

Papa Francesco quando ha parlato di lavoro l’ha definito una priorità umana, e quindi cristiana:

<<Il mondo del lavoro è una priorità umana. E pertanto, è una priorità cristiana, una priorità nostra, e anche una priorità del Papa. Perché viene da quel primo comando che Dio ha dato ad Adamo: “Va’, fa’ crescere la terra, lavora la terra, dominala”. C’è sempre stata un’amicizia tra la Chiesa e il lavoro, a partire da Gesù lavoratore. Dove c’è un lavoratore, lì c’è l’interesse e lo sguardo d’amore del Signore e della Chiesa>>.

Dio, creando il mondo, è stato il primo lavoratore e nel lavoro di ogni uomo c’è dunque il seme dell’opera di Dio. Partendo da questa verità, il Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio chiede VERITÀ.

Chiede che chi è deputato a dare risposte non taccia, non temporeggi, non attenda ulteriormente, non nasconda pensiero e parola dietro l’opportunismo e l’opportunità dell’ignavia.

Chiede che questo sia il tempo della RESPONSABILITÀ, perché è solo attraverso il riconoscimento della verità che il SENSO DI RESPONSABILITÀ riesce a far germogliare, sarà possibile esercitare GIUSTIZIA e restituire PACE ai cuori di uomini, donne, bambini, di famiglie figlie di Dio, cioè colui che è stato il primo dei lavoratori e che nel lavoro trova importante manifestazione della propria essenza.

Presto sarò tra voi e con voi. Vi rivolgo una preghiera: non cedete alla disperazione. Non abbandonate la speranza di giustizia, non indugiate nel timore dell’arrivo dello spettro di un’ineluttabilità che mente a voi stessi e ai vostri cuori. Nessuno può lottare al vostro posto, ma non dovrete lottare da soli.

Il Vescovo di Cassano all’Jonio è al vostro fianco.
Vi stringo nelle mie preghiere

Cassano all’Jonio, 24 ottobre 2022

          Francesco Savino
Vescovo di Cassano all’Jonio

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