Rocca Imperiale-02/11/2022: I lavoratori del Consorzio sono disperati e salgono sul tetto dell’Ente Ranù: È giunto per i politici il momento di assumersi le proprie responsabilità
Rocca Imperiale:02/11/2022
I lavoratori del Consorzio sono disperati e salgono sul tetto dell’Ente
Ranù: È giunto per i politici il momento di assumersi le proprie responsabilità
Il Vescovo Savino sale sul tetto
“È giunto il momento di assumersi le proprie responsabilità. La politica cerchi, con ogni mezzo, di trovare una soluzione. Uno sciopero per il salario che finisce in protesta sui tetti. Una scena raccapricciante alimentata dalla disperazione, che non può appartenere ad un paese civile. Ma davvero si vuol far finta di nulla? Davvero la politica si può girare dall’altra parte? Davvero si attende il peggio? Occorre intervenire! Tra qualche giorno saranno a rischio anche i servizi in agricoltura che nonostante tutto vengono garantiti a spese proprie dai dipendenti. Il Presidente Occhiuto unitamente all’assessore Gallo guidino questo processo con rapidità. Si trovi una soluzione immediata per pagare le sette mensilità vantate dai dipendenti e si avvii un processo di riforma. Il Presidente del Consorzio si assuma le sue responsabilità e lavori per una soluzione. Il delegato dei Sindaci si dimetta senza indugio. Pieno sostegno alle iniziative”, è l’accorato appello del sindaco Giuseppe Ranù che chiama in causa la Politica Regionale per trovare una soluzione a questo drammatico problema che ha portato i lavoratori allo stremo. Stamattina dei lavori sono saliti sul tetto del Consorzio di Bonifica, sede di Trebisacce, in segno di protesta per i mancati pagamenti dei loro salari che oggi raggiungono ben otto mensilità di arretrati e sono alla disperazione. Le tutte verdi ormai non riescono più a frenare la disperazione che li sta conducendo verso gesti estremi perché la perdita della dignità li porta inevitabilmente a perdere la lucidità comportamentale. La propria vita perde valore e il tentativo di buttarsi dal tetto lo dimostra ampiamente. I lavoratori del Consorzio protestano davanti al cancello dell’Ente ormai da settimane e hanno ricevuto la solidarietà di assessori regionali di maggioranza e di consiglieri regionali di minoranza e anche quella del Vescovo Francesco Savino e di circa 25 sindaci del territorio. La volontà unanime espressa è quella di portare a soluzione il problema pagando subito le mensilità arretrate in attesa di poter approvare una riforma complessiva degli enti consortili. Stamattina è salito sul tetto anche il Vescovo Savino, con l’autoscala dei VV.FF., per parlare con i lavoratori e per convincerli a scendere dal tetto. Un gesto che non passerà per nulla inosservato e servirà certamente ad accendere i riflettori sul caso! Intanto si avvicina il Natale della disuguaglianza.
Franco Lofrano