Trebisacce-19/12/2022: MOMENTO DI CRESCITA

                                     

        

 

 

 

MOMENTO DI CRESCITA

 

La vera bellezza, dopotutto, si trova nella purezza del cuore”(Gandhi).

La suggestiva Sala del Convento Domenicano di Amendolara, nei giorni 17 e 18 Dicembre, è stata teatro del Corso di Aggiornamento per gli Istruttori Settore Kàrman di Tiro con l’Arco e della riunione per discutere delle attività previse e delle importanti novità per il 2023.

Come sempre, l’instancabile Maestro Guido Valenzano, anima pulsante del settore, supportato dalla moglie Gina Florentina Stan, è riuscito a concretizzare momenti di altissimo valore, sia tecnico che umano e culturale.

La prima giornata è stata dedicata, nello specifico, al perfezionamento degli esercizi fondamentali di Qigong, parte integrante del Progetto.

Gli Istruttori presenti, con dedizione, hanno seguito gli insegnamenti che Gina, con grande perizia tecnica, ha loro impartito.

Ma cosa è il Progetto Kàrman?

La lungimiranza del Maestro Valenzano ha fatto sì che si sviluppasse un lavoro estremamente affascinante, che si propone di portare avanti un discorso proiettato verso le alte vette della Conoscenza e che vede Tiro con l’Arco e stili interni del Kung Fu Cinese uniti in un perfetto connubio.

Tutto ciò è il Progetto Kàrman.

Ma cosa si propone? Partiamo dalla consapevolezza che è l’arciere che impugna l’arco a fare la differenza. Il suo futuro e su come utilizzerà l’Arco e le frecce, non sono lasciate al caso. Non è uno strano fato o disegno astrale a decidere.

Ciò che è e che sarà, ha origine dalla propria mente. Attraverso la cultura, l’arciere influenza e decide il proprio cammino. È solo l’arciere che sceglie la strada da percorrere, e il progetto Kàrman ne è altamente consapevole.

Impossibile non avvicinarsi con la mente all’antico concetto di Yin e Yang che sta alla base della filosofia e del pensiero cinese; esso, costituisce il simbolo della dualità esistente in ogni elemento di cui è composto l’Universo: due entità opposte e complementari che formano la totalità (le scienze ci sono arrivate secoli dopo con la teoria della materia e dell’antimateria, o della perfetta simmetria tra protone e antiprotone e così via fino all’infinito)

Il Progetto Kàrman vuole essere uno studio sperimentale e operativo, su un diverso e più ampio modo di concepire la formazione dell’arciere. Ha l’ambizioso obiettivo di formare Arcieri più consapevoli e coscienziosi nel proprio percorso di crescita non solo come atleti, ma anche e soprattutto, come persone.

Il Progetto si contraddistingue per una sequenzialità ascendente di nozioni, laboratori e operatività attui a garantire all’allievo un bagaglio culturale ed educativo che lo accompagnerà durante tutta la vita.

Per portare avanti questo lavoro, il Maestro Valenzano si è ispirato ai gradi delle Arti Marziali orientali, quindi si partirà dall’anello bianco e si proseguirà con il giallo, l’arancione, il verde, il blu, il marrone, il nero e il rosso, ognuno dei quali prevede un percorso di studio e di crescita non soltanto tecnico-fisica ma anche umano-culturale.

Ecco, quindi, che questo interessante Progetto si integra in un discorso tradizionale e ,nello stesso tempo, moderno, considerato che il Tiro con l’Arco avrà la possibilità di sfruttare i princìpi degli stili “interni”, quali rilassamento, respirazione, visualizzazione, concentrazione, postura per dare quel quid in più alla sua pratica sportiva.

E’ ovvio sottolineare l’importanza di mantenere inalterati i valori tradizionali di ogni disciplina sportiva, seppur in un contesto di modernità, al fine di non creare inutili confusioni, sottolineando anche come i gradi del Kung Fu possono tranquillamente integrare il lavoro del Tiro con l’Arco, se soltanto chi insegna si attiene alla tecnica pura.

A tutti noi viene insegnato ad essere colti, non ad essere innocenti o a percepire la meraviglia dell’esistenza; ci vengono insegnati i nomi dei fiori; degli alberi e non come entrare in comunicazione con loro, in sintonia con l’esistenza. L’esistenza è un mistero e non è accessibile a coloro che vogliono sempre analizzare, selezionare, ma solo a coloro che sono disposti ad innamorarsene, a danzare con lei” ( Osho).

Gli ultimi eventi stanno dimostrando come il lavoro, la passione, le competenze e il cuore possono far raggiungere risultati davvero meravigliosi, anche sotto l’aspetto della riscoperta della natura e degli splendidi borghi del nostro Paese, diventati  punti di riferimento certi e precisi per un percorso arcieristico tradizionale e moderno nello stesso tempo, in perfetta sinergia con il gusto dei profumi del bosco, della paesaggistica, dei valori veri della vita.

Ecco, quando lo Sport riesce in questo, vuol dire che è riuscito veramente nel suo intento di diventare medicina del mondo.

La seconda giornata si è soffermata principalmente sulla programmazione delle attività per il 2023 e ha visto la graditissima presenza del Dottor Pino Tarantino, Presidente Provinciale Csen (Centro Sportivo Educativo Nazionale) Crotone e Referente Nazionale Settore Danza, il quale ha risposto con perizia alle diverse domande poste dai convenuti e, come sempre, con la sua grande schiettezza e preparazione ha chiarito qualsiasi tipo di dubbio.

Pino Tarantino, fin dall’inizio, con lungimiranza, ha sposato il Progetto di Guido e, a distanza di anni, possiamo dire che è stato un ottimo profeta, infatti il Settore è stato ufficialmente riconosciuto dal Centro Sportivo Educativo Nazionale.

Per la ottima riuscita di queste due straordinarie giornate si deve ringraziare il Comune di Amendolara, guidata dal Sindaco, Pasquale Aprile che, con grande disponibilità ha permesso di sfruttare i meravigliosi spazi del Convento Domenicano.

Presente l’Avvocato Antonello Ciminelli, già Sindaco per due mandati ed attualmente consigliere di maggioranza, il quale ha sottolineato l’importanza di lavorare in maniera sinergica, al fine di creare una rete che possa finalmente far decollare il nostro territorio, anche grazie allo Sport, che è veicolo di crescita turistica, culturale ed enogastronomica.

Ha auspicato, inoltre, che si superino inutili campanilismi e che, al contrario, vengano apprezzate le varie iniziative dei nostri Comuni dell’Alto Jonio.

Un ringraziamento, oltre che all’intera Amministrazione Comunale, all’Assessore Paola Murgieri, per la sensibilità.

Eventi come questi permettono di crescere sotto tutti i punti di vista, in quanto si propone un discorso fatto non soltanto di tecnica, ma anche di cultura e ciò non fa altro che farci riappropriare di quei valori atavici che, purtroppo, pare si siano disgregati.

Personalmente ringraziamo Guido e Gina per questi momenti altamente formativi, intrisi di sentimenti e di confronto che, a volte, è anche “acceso” ma che, comunque, serve per creare un gruppo davvero coeso, il cui intento sia finalizzato ad uno sviluppo del Progetto Kàrman nelle sue diverse sfaccettature.

Un ringraziamento da parte nostra anche a Raffaele Rizzo per la sua simpatia e rispetto ed al Maestro Alessandro Carlucci che, unitamente ad Aleandra Pasini, hanno condiviso con noi le esperienze delle vere discipline marziali tradizionali.

I meravigliosi Guido e Gina sono innamorati della vita e fanno della loro esistenza una missione. Desiderano portare qualcosa di nuovo e che possa essere motivo e mezzo di crescita e di sviluppo sotto tutti i punti di vista, anche attraverso l’ausilio dello Sport, quello Vero, fatto di valori ancestrali, al di là di barriere, invidie e gelosie.

Al termine di queste due splendide giornate non possiamo fare altro che attendere con ansia di poterci reincontrare tutti in questa che ormai è diventata una splendida Famiglia.

Ad maiora semper!

RAFFAELE BURGO