Trebisacce-22/12/2022: L ‘ANGELO DELLA DANZA
L ‘ANGELO DELLA DANZA
“Danzare sembra affascinante, semplice, incantevole. Ma il cammino verso il paradiso della realizzazione non è meno complesso di tutti gli altri. C’è una fatica così grande che il corpo grida, persino nel sonno. Ci sono momenti di completa frustrazione, ci sono piccole morti quotidiane”(Martha Graham)
Pensiamo che al giorno d’oggi, in un mondo che pare abbia perso di vista i valori puliti e profondi, sia necessario riscoprire le emozioni vere, quelle che fanno sussultare il cuore, quelle che permettono di credere ancora nei sentimenti.
Ebbene, ciò è possibile anche attraverso la danza, quando questa viene esaltata da professionisti di alto livello come Antonio Fini, originario di Villapiana, orgoglio non soltanto dell’Alto Jonio Cosentino, ma di tutta la Calabria.
In questa sede non vogliamo elencare gli innumerevoli successi ottenuti da questo grandissimo professionista, in quanto pensiamo che sia noto a tutti, ma desideriamo sottolineare le sue qualità etico-morali, che permettono di farlo vedere sotto una luce diversa, quella luce che riesce ad illuminare quanti hanno la fortuna e l’onore di apprendere da lui.
Grandissimo coreografo, principal dancer di Michael Mao Dance Company, solista per lo Staten Island Ballet, Direttore del Fini Dance Festival Italian International Dance Award a New York, L’Alto Jonio Dance in Calabria e del Tirana Dance Festival.
Ricordiamo che Antonio si è aggiudicato una borsa di studio grazie a Marnie Thomas, direttrice della Martha Graham School of Contemporary Dance, dove dopo tre anni di impegnativi studi diviene insegnante certificato e interprete della tecnica Martha Graham.
Nel 2005 ha vinto le Olimpiadi di Danza svoltosi a Milano.
Dal 2017 è Giudice speciale nella trasmissione Ballando on the Road di Milly Carlucci e ha il delicatissimo compito di selezionare giovanissimi danzatori che si esibiscono, successivamente, in un vero e proprio torneo chiamato “Ballando con Te”, dal quale Antonio sceglie chi partecipare al suo Festival di New York.
Quest’anno, nel corso della semifinale di Ballando con le Stelle, ha scelto l’unità di ballo formata dai due giovani ballerini Cristina ed Ermanno che, di certo, avranno una grande opportunità grazxie ad Antonio.
Riportiamo un suo bellissimo pensiero per sottolineare ancora di più l’amore che nutre per il suo meritorio lavoro:“Ecco perché mi sveglio. Si inizia con un bisogno. Bisogno di muoversi, di esprimere e creare … abbiamo bisogno di cibo per l’anima, solve et coagula, sciogliere e coagulare. Vivi senza paura e danza come se fosse l’ultimo giorno della tua vita “.
Si è messo in mostra ancora maggiormente, oltreché per la sua bravura, soprattutto per la sua enorme sensibilità, simpatia, disponibilità umana, dolcezza. Insomma, un vero esempio da seguire e imitare per tantissimi giovani, che avrebbero bisogno di incentivi per credere di più in se stessi.
Antonio è un punto di riferimento certo e preciso, una persona veramente speciale, capace di profondere emozioni profonde attraverso il suo modo di trasmettere la danza nel suo aspetto più profondo, che travalica quello che è il semplice gesto tecnico e si proietta nelle vette più alte della vera e propria Arte.
Vederlo ballare significa essere trasportati in un mondo meraviglioso, fatto sì di tecnica, ma anche di emozioni, di bellezza, di eleganza, di sentimenti.
Sembra un angelo che danza su una nuvola, tanta è la grazia che mette in ogni suo più piccolo gesto e ciò fa sì che ognuno di noi si riappropri di tutto ciò che ha perso per strada nella corsa frenetica verso la superficialità.
Può sembrare retorico o esagerato scrivere in tal modo di un ballerino professionista, ma vedere Antonio danzare suscita tutto ciò, perché lui non balla soltanto con i piedi, con la tecnica, ma con il cuore e con l’animo e questo non può che essere un grande titolo di merito.
La grandissima Carla Fracci dice: “La danza è poesia perché il suo fine ultimo è esprimere sentimenti, anche se attraverso una rigida tecnica. Il nostro compito è quello di far passare la parola attraverso il gesto(Carla Fracci).
Antonio Fini dà voce alla danza e ciò è davvero qualcosa di meraviglioso.
Siamo certi che il suo futuro sarà sempre più roseo e gratificante, perché lo merita ampiamente e auspichiamo di poterlo avere sempre nel nostro territorio, perché lo illumina con la sua bellezza “esteriore” ma anche con la sua bellezza “interiore”.
In possesso di quel classico “fuoco sacro” per la Danza, esprime se stesso in un meraviglioso connubio di arte e sensibilità.
La danza è sempre stata capace di trasmettere sensazioni ed emozioni; ha fatto sbocciare amori, ha fatto nascere amicizie, ma è stata capace di fare ciò soltanto quando è stata fatta con la voce del cuore.
Oggi molti artisti danzano, ma sono pochi coloro i quali lo fanno realmente con l’animo.
Tra questi c’è Antonio Fini, i cui movimenti sembrano venire da un’altra dimensione, quella interiore, dalla quale scaturiscono sogni, speranze, bellezza, soavità, potenza.
La personalità autentica di una persona si costruisce anche attorno ad alcuni “no” e il primo di questi è il “no” alla doppiezza; ebbene, Antonio l’ha detto questo “no”, alla mediocrità, ai compromessi inutili e sterili, restando sempre quello di sempre: umile, sensibile, determinato.
Fedele al motto “solve et coagula”, Antonio Fini esterna la necessità di muoversi e di esprimersi creando movimenti fatti di pura poesia che nutrono la sua anima e l’anima di quanti lo seguono e lo guardano.
Esempi come il suo ce ne vorrebbero tantissimi, non soltanto nel mondo della Danza, ma anche nella vita, in quanto appartiene alla categoria di persone VERE, quelle che hanno nel cuore ciò che hanno sulle labbra.
Semper ad maiora, Antonio.
E resta sempre quello che sei.
RAFFAELE BURGO