Trebisacce-22/02/2023: Lo sport attivo come antidoto alle devianze. Presentato un progetto
TREBISACCE Lo sport attivo come momento di svago, come antidoto al malessere dei giovani e come strumento di dialogo, di inclusione sociale e come contrasto alle discriminazioni sociali e razziali. E’ in questa ottica che l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Alex Aurelio, accogliendo la proposta formulata dalla Scuola Calcio “ASD Fiamma Alto Jonio” e l’Associazione Pallavolistica “Nova Volley” di Trebisacce, ha promosso il Progetto denominato “Sport e Integrazione” con il dichiarato obiettivo di incoraggiare e sostenere, attraverso fondi erogati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le associazioni sportive come quelle succitate considerate dal Ministero quali “presidi sportivi ed educativi in quartieri e periferie disagiate ad alta concentrazione di cittadini stranieri e con background migratorio”. È quanto hanno comunicato il sindaco Alex Aurelio e il Delegato allo Sport Leonardo La Polla i quali hanno accolto e sottoscritto il partenariato proposto dalla “ASD Fiamma Alto Jonio” e “Nova Volley Trebisacce” per la presentazione della candidatura da parte dei soggetti proponenti all’Avviso promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. “L’obiettivo – si legge nella nota-stampa proveniente dalla Casa Comunale – è quello di promuovere attività di natura sportiva ed educativa gratuita, svolte attraverso presidi situati in quartieri disagiati ma rivolte a tutta la comunità, con particolare attenzione a bambini e bambine, ragazzi e ragazze dai 5 ai 17 anni, donne e adulti, stranieri e con background migratorio, con condizioni economicamente svantaggiate, abbattendo quindi le barriere di tipo economico e culturale”. Oltre alle attività sportive gratuite il progetto prevede, tra le altre attività, campi estivi per attività sportive durante il periodo di chiusura delle scuole, per almeno due settimane e inoltre doposcuola pomeridiani destinate ad attività di laboratorio per supportare i bambini ed i ragazzi anche di origine straniera e con background migratorio.
Pino La Rocca