TREBISACCE Droga, doppio colpo degli agenti della Polizia Stradale di Trebisacce diretti dall’Ispettore Carmine Nadile che, nel corso del quotidiano controllo esercitato sulla S.S. 106, hanno messo a segno due brillanti operazioni di polizia giudiziaria, entrambe per detenzione di sostanze stupefacenti. Nel primo caso, registratosi alcuni giorni addietro, gli uomini dell’Ispettore Nadile mentre erano in servizio nel tratto della 106…
COMUNICATO Ripercorse le tappe che hanno segnato il successo dei 35° anni della Scuola di Musica “F. Cilea” Si è conclusa con grande e appassionato successo di pubblico e di critica, presso l’area antistante della Sala Varcasia, in Castrovillari, lo scorso 30 Giugno, l’anno Scolastico Musicale 2023/24 della Scuola di Musica “F. Cilea” che per l’occasione ha anche festeggiato i…
COMUNICATO STAMPA DONNEINCAMMINO: GRANDE SUCCESSO PER IL PROGETTO LEGATO AI LABORATORI PER LA CRESCITA PERSONALE E PROFESSIONALE PATERNO CALABRO – Si è concluso, in un clima di solidale emozione e concreta fattività, registrando un grande successo in termini di partecipazione, entusiasmo e coinvolgimento, il progetto Donne in Cammino – Laboratori per la crescita personale e professionale, promosso dall’Associazione DonneinCammino guidata…
TREBISACCE L’Architetto Angelo Malatacca di Trebisacce, dal 2018 presidente regionale di Italia Nostra, nel corso dell’Assemblea Nazionale svoltasi nella Capitale è stato eletto Consigliere Nazionale della stessa benemerita Associazione Onlus. Associazione che, fondata nel 1951 dal Prof. Umbrto Zanotti Bianco insieme a un pool di urbanisti, di ambientalisti, di artisti, di storici e di critici d’arte, da oltre 70 anni…
Trebisacce- 26/02/2023: Salvatore La Moglie nel suo romanzo “Povera sQuola”
COVER-POVERA SQUOLA-Salvatore La Moglie
Trebisacce: 26/02/2023
Salvatore La Moglie nel suo romanzo “Povera sQuola”
‘Povera sQuola’ è il titolo dell’ultimo romanzo-saggio scritto da Salvatore La Moglie, edito da Setteponti di Arezzo, e già premiato come inedito in alcuni premi letterari. Si tratta di un romanzo-saggio che getta uno sguardo impietoso sul mondo della scuola così come oggi è diventato, ritiene, e ne ipotizza uno alternativo, quello “come dovrebbe essere”. Chi scrive ha avuto il piacere di averlo come collega presso l’Istituto Tecnico “G.Filangieri” di Trebisacce: Salvatore docente di Italiano e Storia e chi scrive era un docente di Economia Aziendale, oggi in pensione. Ricordo che capitava, durante la ricreazione, di consumare un caffè insieme presso il Bar del Filangieri gestito da Alessandro Bartolomeo, con il quale ci divertivamo ad ascoltarlo mentre recitava a memoria qualche passo della Divina Commedia di Dante, di cui si serviva per inviare qualche messaggio, in metafora, a qualche amico, soprattutto presente. La sua passione innata lo portava in modo spontaneo ad usare parole del Sommo. Mi diceva,qualche volta,che voleva lasciare la scuola per dedicarsi a tempo pieno all’arte della scrittura e della poesia, ma non accettavo questo suo pensiero che ritenevo assurdo e poco realizzabile. I fatti ben presto mi diedero torto pieno e Salvatore lasciò l’insegnamento. Personalmente lo considero un romanzo autobiografico. Che coraggio!! Basta leggere la quarta di copertina per comprenderne la decisione, non facile, presa da Salvatore che al suo attivo ha già incassato premi letterari a iosa,grazie al suo elevato spessore culturale. “Un anziano professore di Scuole Superiori ha deciso, con amarezza, di lasciare anzitempo il lavoro di docente perché non ce la fa più a proseguire fino a quasi sessantotto anni per poter andare in pensione. Avrebbe voluto andarci prima, dopo tanti anni di entusiasmante ma, poi, sempre più difficile e logorante lavoro in una Scuola che, negli ultimi venti-trenta anni, è profondamente cambiata e, secondo lui, in peggio, tutta da rifare e da reinventare. Amareggiato, deluso e disgustato da un mondo in cui non si riconosce più e in cui si avverte inadeguato e fuori luogo, ha, dunque, deciso di dimettersi, “per disperazione”, qualche anno prima che scatti il momento – che appare sempre più lontano – del pensionamento. Intanto, ciò che gli resta di più caro sono l’affetto di tanti alunni, vecchi e nuovi, e le sue memorie di carismatico e mitico prof e, così, rivolgendosi a un suo amico scrittore, gliele consegna affinché ne faccia un romanzo dal quale emerga la propria visione della Scuola: una Scuola creativa, che insegni veramente a pensare e ad essere cittadini sempre più consapevoli della complessità del mondo globalizzato in cui viviamo e, quindi, meglio preparati ad affrontarlo…”. Per chi non lo conoscesse ricordo che Salvatore La Moglie è nato a Lauropoli (CS). Laureato in Lettere a Milano, nel 1998 ha pubblicato il suo primo romanzo La stanza di Pascal (Pellegrini) e, nel 2000, Il cocchio alato del tempo (Rubbettino). Tra il 2017 e il 2018 sono state pubblicate, da Aletti, la raccolta La parola che resiste, i Profili letterari del Novecento, la silloge Il poeta è un minatore e da Macabor la raccolta di fiabe Caporal Tabacco e altre storie e il racconto lungo Hanno rapito Moro! Nella prima metà del 2020, sempre per Macabor, ha pubblicato la nuova edizione de Il cocchio alato del tempo, il racconto lungo Hanno ucciso Moro!, la silloge Il poeta e la pandemia e la nuova edizione dei Profili letterari del Novecento, mentre per Edizioni Setteponti la nuova edizione de La stanza di Pascal e la silloge I poeti non scrivono sulla sabbia. Nel 2021 e nel 2022, sempre per Setteponti, ha pubblicato i saggi Dante e il romanzo della Divina Commedia. Inferno, Dante e il romanzo della Divina Commedia. Purgatorio,Conoscere la poesia di Corrado Calabrò. Quinta dimensione e Che cos’è la Divina Commedia; nel febbraio del 2023, invece, il romanzo Povera squola…Un prof senza più speranze racconta. Collabora a periodici di letteratura e cultura. Numerosi sono i riconoscimenti ottenuti e i testi pubblicati in svariate antologie. Dal 2020 risulta tra i poeti accreditati su WikiPoesia, Enciclopedia poetica. A questo punto vale riportare una parte del pensiero scritto da Enrico Taddei che con la sua penna descrive in modo impeccabile Salvatore:” Salvatore La Moglie è scrittore da noi già da tempo conosciuto e sempre apprezzato, certamente per i continui e progressivi esiti positivi, con successo di pubblico e critica, delle sue opere di poesia, narrativa e saggistica, cosa difficile da realizzare in tutti e tre i “generi” letterari, e quindi già di per sé lodevole, ma di più per quella passionaria ricerca della vera verità, con intenti morali, etici, civili e soprattutto umani, che sgorgano ab imis dallo scrittore stesso, il quale stavolta porta alle stampe un romanzo saggistico dal titolo «Povera squola… Un prof senza più speranze racconta”.
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