ROMA – 04/05/2023 : OPERE DI LUCA CELANO A “LA GRANDE MOSTRA OMAGGIO A ROCCO SCOTELLARO “ PRESSO IL MUSEO ARCHEOLOGICO PROVINCIALE DI POTENZA.

ROMA – 04/05/2023 : OPERE DI LUCA CELANO A “LA GRANDE MOSTRA OMAGGIO A ROCCO SCOTELLARO “ PRESSO IL MUSEO ARCHEOLOGICO PROVINCIALE DI POTENZA.

Luca Celano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Casa del Popolo ambulante e Associazione TerreJoniche

Giovedì 04 Maggio 2023 ore 10:30 inaugurazione de “La grande Mostra. Omaggio a Rocco Scotellaro” c/o la Pinacoteca Provinciale di Potenza

Sabato, 06 Maggio 2023 ore 09:00 convegno “L’attualità di Rocco Scotellaro e il ruolo delle donne nella sua vita e nella sua poetica” c/o Sala “Arturo Lacava”- Museo Archeologico Provinciale, Potenza

 

com. stampa

 

Nella bellissima cornice della Pinacoteca di Potenza è stata inaugurata la collettiva “La Grande Mostra. Omaggio a Rocco Scotellaro” in occasione del Centenario della nascita dell’Autore.

A coordinare gli oltre 30 artisti in mostra del panorama figurativo internazionale è stata la Direttrice Artistica Luciana Coletta, la storica d’arte Katya Madio e l’addetta alle relazioni con il pubblico Maria Teresa Mattia.

Tante le sezioni in mostra: dalla pittura, alla scultura, alla fotografia fino alle installazioni e incisioni; sezioni che ben hanno dialogato con le opere esposte in permanente nella Pinacoteca potentina.

La Basilicata di Rocco Scotellaro vista con linguaggi ed espressioni artistiche diverse, dunque, dal figurativo all’astratto, e contraddistinta da metodologie stilistiche opposte e divergenti ha visto il coinvolgimento di artisti e ragazzi dell’Istituto Comprensivo Torraca Bonaventura.

La collettiva sosterà per tutto il mese di Maggio a Potenza ma nelle more degli organizzatori vi è il progetto di portarla in giro non solo per l’Italia ma anche all’estero veicolando la conoscenza e la promozione della figura di questo importante autore. Si ringrazia fin d’ora tutte le Istituzioni e gli Enti pubblici e privati che con il loro patrocinio e la loro collaborazione stanno rendendo il lavoro un lavoro collettivo e sinergico declinando il messaggio di Scotellaro con pluralità di linguaggi e veicolandolo alle giovani generazioni.

Scotellaro nella sua vita, seppur breve, è stato un fermento: stringeva legami; apriva dialoghi e a volte conflitti, sulla base della comune volontà di cambiamento. Tutte tematiche queste che sono state alla base della riflessione per l’allestimento della mostra.

Una collezione composta da molteplici esperienze e pensieri che interrogano la storia che stiamo vivendo dal punto di vista del tormento interiore e delle passioni umane. Quello che colpisce delle opere è la luce, riflessa, carpita, radente ma che da più direzioni investe le opere e le trasporta in “un’alba nuova”.

L’omaggio a Scotellaro viene realizzato dagli artisti accettando e vivendo le sfide che in questi settant’anni che ci dividono dalla sua morte ci ha riservato e sperare in un tempo in cui non ci sia più un popolo di vinti né di oppressi ma, al contrario una società in cui tutti abbiano voce e le differenze siano esaltate come opportunità di arricchimento esistenziale, al di là di ogni pregiudizio.

Ecco che in questo contesto acquistano valenza il percorso tattile ed esperienziale rivolto ai ragazzi con abilità diverse così come il coinvolgimento di ragazzi come Martina e Luca Cafarelli che ne hanno animato l’inaugurazione.  Questa mostra diventa dunque un viaggio nella percezione, in cui la potenza delle immagini accoglie tutti coloro che desiderano lasciarsi trasportare da un percorso articolato e ricercato, mai uguale, sospeso tra forme e linguaggi espressivi affascinanti e imperdibili in cui gli artisti, facendo ricorso alla loro creatività, hanno rappresentato territori arsi dal sole trasformandoli in metafore visive, paesaggi incontaminati e tormenti dell’umano sentire.

Io sono uno degli altri…scriveva Scotellaro nel frammento Autoritratto, e non stupisce che sia proprio questa l’idea che il poeta aveva di sé. Ecco che “La Grande Mostra” sembra prendere le mosse da queste parole perchè Rocco continui a essere tutti noi e tutti noi diventiamo Rocco.

 

Katya Madio