Trebisacce-18/06/2023: Il popolo di Dio saluta e ringrazia Mons. Calvosa

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Il popolo di Dio saluta e ringrazia Mons. Calvosa

TREBISACCE Gioia e orgoglio per aver contribuito a realizzare il disegno di Dio ma anche tristezza per dover rinunciare a un Parroco “speciale” sia sotto l’aspetto spirituale che umano, e proprio per questo, – secondo il sentire comune – meritoriamente elevato a successore degli Apostoli. Parliamo di Mons. Vincenzo Calvosa scelto e nominato Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania (SA) il quale, prima di lasciare i suoi figli spirituali e di fare il suo ingresso ufficiale in Diocesi, cosa che, come è noto, avverrà sabato 24 giugno alle ore 18.00, nel corso di un solenne Pontificale concelebrato dal nuovo Vescovo e contrappuntato da momenti di commozione generale, si è congedato dalla comunità parrocchiale della Chiesa “Cuore Immacolato della B.V.M.” nella quale ha svolto per ben nove anni il suo incessante ministero pastorale facendosi apprezzare e seminando tesori di energie fisiche e mentali operando sempre per il bene comune e stando sempre, come gli ha riconosciuto il Sindaco della città Alex Aurelio e quanti hanno preso la parola per rendergliene merito e per ringraziarlo, dalla parte degli emarginati, dei poveri, dei fragili e delle… pietre scartate. «Il Signore – ha esordito Mons. Calvosa dopo aver superato momenti di contagiosa commozione – non sceglie i suoi apostoli per farne delle autorità costituite, ma per metterli al servizio del suo popolo e per incarnare quella Chiesa aperta, sinodale, attenta soprattutto a chi soffre e non ha voce. Ed io, in mezzo a voi, – ha aggiunto quello che per tutti rimarrà sempre “don Vincenzo” – mi sono sentito dal primo momento accolto e amato, pur con la mia povertà, con i miei limiti e con le mie debolezze umane. Assieme a voi – ha aggiunto don Vincenzo rivolto a tutta la comunità parrocchiale – la vita di fede si è alimentata, la capacità di sentirsi famiglia e di volersi bene è cresciuta e oggi sono consapevole e orgoglioso di lasciare una comunità in cammino che certamente continuerà a crescere nell’amore e nell’attenzione agli anziani, ai malati e ai bisognosi. Da parte mia, – ha confidato don Vincenzo ringraziando tutti e in particolare i suoi familiari presenti per averlo sempre aiutato e sostenuto – ho cercato di impegnarmi senza risparmio di energie nel dovere-servizio di Parroco e vi sono perciò riconoscente per aver trascorso nove anni della mia vita di prete con voi e di voi serberò sempre un grato ricordo”. Toccanti i momenti in cui, al termine della solenne Santa Messa animata dai canti sacri eseguiti a cori parrocchiali unificati e dopo il saluto istituzionale del primo cittadino che ha parlato di don Vincenzo come di “un dono di cui va orgogliosa tutta la città”, hanno preso la parola i giovani e, a seguire, gli Scout dell’Agesci “Trebisacce 2” che don Vincenzo ha voluto riportare nella casa-madre ereditata dal compianto don Cosimo Massafra. E, per ringraziarlo gli Scout ed i Capi-Scout, attraverso più voci e più sensibilità, hanno ricordato i tanti e indimenticabili tratti di strada percorsi insieme al loro caro don Vincenzo ritenuto da tutti una guida spirituale sensibile e affettuosa, un fratello maggiore molto affidabile e dotato di un aspetto fisico imponente ma da un cuore tenero e dal carattere allegro e giocoso al quale gli Scout hanno augurato…buona strada! Una strada lunga e feconda disegnata per lui dalla Provvidenza, lungo la quale con lo stesso spirito e con rinnovato entusiasmo Mons. Calvosa sta per incamminarsi consapevole di consegnare una preziosa un’eredità impegnativa ma ricca di tante energie positive al suo successore che il Vescovo Savino indicherà fra qualche giorno e dopo un comprensibile momento di discernimento. “Accoglitelo con cristiana fiducia, – ha raccomandato in conclusione Mons. Calvosa e prima di dare l’avvio ad un bel momento convivialità – ed evitate di fare paragoni, predisponetevi invece a valorizzare il carisma sacerdotale e le virtù di cui è portatore ciascun confratello e impegnatevi a camminare insieme a lui lungo il percorso di fede che conduce il popolo di Dio alla gloria del cielo”.

Pino La Rocca