TREBISACCE-25/06/2023: Mons. Calvosa nuovo Vescovo di Vallo della Lucania accolto dal popolo in festa

Vallo

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TREBISACCE La prima giornata da Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania Mons. Vincenzo Calvosa, in coerenza con la sua costante attenzione …agli ultimi, l’ha iniziata con la visita fatta in mattinata all’Ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania dove ha incontrato i medici e i malati, grandi e piccoli, a cui ha portato il suo caloroso saluto e parole di conforto. Poi, nel pomeriggio, a partire dalle ore 18.00, in una trabocchevole cornice di popolo in festa proveniente da tutto il Cilento ma anche dalla Calabria, accompagnato da uno stuolo di Vescovi, di sacerdoti, di diaconi, di religiose, di Sindaci e di autorità civili e militari, di bandiere e gonfaloni delle Associazioni e di tutti i Comuni della Diocesi, c’è stato il solenne e festoso ingresso e la presa di possesso della Diocesi che, in linea con quanto prevede il Codice di Diritto Canonico, ha svolto i suoi preliminari liturgici nella Cattedrale intitolata a San Pantaleone di Nicomedia. Qui il Vescovo uscente Mons. Ciro Miniero nominato Arcivescovo della Diocesi di Taranto, dopo aver tratteggiato la sua esperienza di Vescovo “in una Diocesi gloriosa e ricca di un popolo genuino e ricco di fede”, ha raccomandato al suo successore di essere quel “pastore buono che abbiamo percepito in lei dal primo istante in cui ci siamo conosciuti” e poi, in riferimento alla vastità  e complessità della Diocesi fatta di ben 54 Comuni disseminati in tutto il Cilento, gli ha raccomandato di impegnarsi a “gettare una rete molto grande onde evitare che qualcuno ne rimanga fuori”. A seguire, dopo l’intervento di Mons. Franco Pecoraro Vicario del Vescovo che ha parlato per conto del presbiterio diocesano e della Presidente del Consiglio Pastorale Diocesano, proseguendo sempre con il cerimoniale previsto dal Codice di Diritto Canonico, Mons. Miniero ha ordinato la lettura della Bolla Pontificia che sancisce l’effettiva nomina di Mons. Vincenzo Calvosa a Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania e, dopo averne ascoltato la lettura da parte del Cancelliere della Curia Diocesana, Mons. Miniero ha fatto un passo… di lato favorendo la presa di possesso della Cattedra Vescovile. “Ti nominiamo ufficialmente – ha dichiarato Mons. Miniero con voce stentorea e sottolineata da un fragoroso applauso – Vescovo di Vallo della Lucania imponendoti i diritti e i doveri previsti per i successori degli Apostoli”. Ha quindi invitato il nuovo Vescovo a prendere possesso, anche fisico, della Cattedra Vescovile che, insieme al Pastorale, sono i simboli del Magistero dei Vescovi in quanto successori degli Apostoli a guidare il proprio gregge, ad annunciare, a testimoniare e ad insegnare la dottrina della fede. Dopo aver ricevuto l’investitura ufficiale a Vescovo della Diocesi Mons. Vincenzo Calvosa, visibilmente commosso per il grande calore umano con cui è stato accolto, tra due ali di folla festante assiepata lungo tutto il tragitto, ha raggiunto la gremitissima Piazza Vittorio Emanuele imbandierata a festa dove il nuovo Vescovo ha concelebrato il suo primo Pontificale da Vescovo della Diocesi insieme al suo predecessore Mons. Ciro Miniero e con il suo amato don Francesco Savino Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio. Qui, nel corso dei numerosi e toccanti interventi, si sono alternati momenti di gioia e di festa da parte del popolo di Dio di tutto il Cilento per l’arrivo del nuovo Pastore ma anche momenti di malcelata tristezza da parte dei tantissimi fedeli della Diocesi di Cassano all’Jonio, di Laino Borgo suo paese d’origine e delle Parrocchie che hanno avuto il privilegio di avere don Vincenzo come guida spirituale e che sono venuti fin nel Cilento per consegnare e raccomandare il loro caro Don Vincenzo alle generose e accoglienti popolazioni locali. “Siamo tutti nel cuore di Dio e, – ha dichiarato commosso Mons. Calvosa dopo aver ricordato e ringraziato i suoi cari genitori che non si sono mai opposti alla volontà di Dio – obbediamo fedelmente al disegno che la Provvidenza ha preparato per ciascuno di noi. Come nel grembo materno – ha aggiunto quello che per quanti lo hanno conosciuto resterà sempre don Vincenzo – qui mi sono sentito subito accolto e amato e mi accompagna la certezza che insieme saremo in grado di superare la sfida che il Signore ci ha messo davanti”. Intervenendo dopo il caloroso e a tratti commovente saluto del sindaco di casa dr. Antonio Sansone, è intervenuto Mons. Francesco Savino il quale ha ricordato al suo “fratello e confratello” don Vincenzo la sua funzione di “intercessore” ed ha raccomandato in particolare al clero diocesano di impegnarsi a remare sempre insieme e nella stessa direzione. “Evitare – ha detto tra il serio e il faceto Mons. Savino anche nelle vesti di vicepresidente della CEI – di parlagli dietro, perchè nessuno di noi – ha proseguito il Presule Cassanese – è nato Vescovo e sicuramente i vostri consigli e i vostri suggerimenti lo aiuteranno a crescere e ad essere un buon Pastore e un autentico intercessore tra Dio e il gregge a lui affidato. E’ però arrivato il momento – ha concluso don Francesco Savino dimostrando tutta la stima e il suo affetto umano verso il confratello don Vincenzo – che ci dobbiamo lasciare, ma sono certo che continueremo a volerci bene e che, nel rispetto rigoroso dei ruoli, continueremo a tenerci in contatto per continuare a camminare insieme lungo la strada tracciata dal Signore per ciascuno di noi…”.

Pino La Rocca