Nel 1891, per rendere più agevole l’approdo, si chiese al governo la costruzione di una banchina di almeno sei metri, tenuto conto dello sviluppo commerciale di Trebisacce. Sulla sua spiaggia approdavano ogni anno quindici o venti navi per caricarvi: sale, grano, travertini; e per scaricarvi zolfo, pozzolana o altro. Solo nel 1912 la delibera per la costruzione del pontile, iniziata fin dal 1890, fu attuata e venne aperta 1 ‘ asta per 1 ‘ appalto dei lavori. Indubbiamente i primi anni del nuovo secolo rappresentarono per Trebisacce un periodo di realizzazioni: lo dimostra il fatto che la popolazione subì un sensibile aumento. Il censimento del 1912 assegna a Trebisacce 2552 abitanti rispetto ai 2096 del censimento precedente ( 1901 ), la borgata marina sale da 200 a 598 abitanti. La realizzazione del pontile, alla vigilia della prima guerra mondiale, incrementa lo sviluppo e ciò favorisce il sorgere di qualche piccola industria e dà vita al fenomeno dell’immigrazione interna da parte dei comuni dell’hinterlan. L’arrivo e lo stanziamento della gente venuta da fuori fanno sorgere la richiesta di alcuni indispensabili servizi. Sorgono i primi Alberghi e le prime trattorie si aprono i primi bar. Fu così, che grazie alla costruzione del pontile, Trebisacce assunse quel ruolo di epicentro dell’Alto Ionio di cui gode tutt’ora. Oggi è stato modificato in lunghezza e poi a forma di T ma credo visti i costi per un opera portuale lo allungheranno formando una croce come attracco di barche piccole e medie imbarcazioni navali.
(Fonte: Danilo Basile “Trebisacce Aspetti Unrbanistici e Culturali” CADservice 2006)