Oriolo- 21/11/2023: “Affective commitment e senso del lavoro”, il libro di Nicolaj Corrado
Oriolo: 21/11/2023
“Affective commitment e senso del lavoro”, il libro di Nicolaj Corrado
“Affective commitment e senso del lavoro”, è il titolo del libro scritto dal giovane accademico e ricercatore Nicolaj Corrado, classe 1996, di Oriolo, di 131 pagine, pubblicato da Franco Angeli-Lavoro per la persona e inserito nella Collana della Fondazione “Lavoro per la persona” diretta da Gabriele Gabrielli, con la prefazione di Giovanni Scarafile e la grafica di copertina di Elena Pellegrini, che l’autore ha dedicato alla mamma e al nonno Ciccio. Il libro è frutto di studi seri e di ricerca costante nel mondo dello sviluppo delle risorse umane secondo la prospettiva etica di Paul Ricoeur. Nicolaj Corrado, si è laureato in Filosofia e Forme del Sapere, presso l’Università degli Studi di Pisa e subito dopo ha ricoperto il ruolo di borsista presso il master di II livello in Sviluppo delle risorse umane. E’ vincitore della VI edizione del Premio Valeria Solesin per tesi di laurea magistrale promosso dalla Fondazione Lavoro per la persona e della menzione d’onore alla XIX edizione del Premio socialis per tesi sulla responsabilità sociale d’impresa e lo sviluppo sostenibile, è ancora autore di “Sulle orme degli dei” (2012) e “Gli scogli e le maschere” (2013). Dal 2022 ricopre l’incarico di cultore della materia, presso la cattedra di Etica Applicata, sempre presso l’Università di Pisa, dove attualmente opera come Assistente Universitario presso la cattedra di Antropologia Filosofica, sempre in Pisa e contemporaneamente e impegnato in un Progetto di ricerca sul Diritto Amministrativo, presso l’Università Luiss di Roma. “Gli approcci usuali nella gestione delle risorse umane all’interno dell’impresa-si legge sul retro della copertina-invitano alla riflessione su di uno scarto delineato da una poco efficace intersezione fra teorie e pratiche. A partire da questa urgenza, che nasce dalla crisi della funzione di autodeterminazione e costruzione identitaria dell’attività lavorativa, questo libro vuole proporre un approccio tale da integrare le odierne impostazioni di ingegneria gestionale e di management attraverso gli strumenti che offre l’Etica Applicata. Secondo questa prospettiva interdisciplinare, è possibile estendere la portata del concetto di affective commitment, sino ad ora di pertinenza esclusiva della psicologia del lavoro, attraverso l’incontro con la filosofia di Paul Ricoeur”. E Giovanni Scarafile scrive nella prefazione: ”Sarà in questa occasione, perciò, che verrà applicato il rimanente concetto della triade etica di Ricoeur, quello di sollecitudine, nella misura in cui verrà sollevata l’importanza di una comunicazione etica all’interno dell’azienda, fondata sull’ascolto e sull’integrazione dei collaboratori col sostrato manageriale: questa apertura, che non forza ma, semmai, irrobustisce, direzionandolo virtuosamente dall’interno, il fine aziendale della remunerazione e del profitto, conduce all’evidente necessità di un coinvolgimento autentico tra il lavoratore e l’impresa in cui opera”. E’ in definitiva, per chi scrive, un libro sicuramente da leggere per comprendere meglio la necessità di coniugare i valori personali dei collaboratori all’interno dell’azienda con quelli di squadra o collettivi, perché viene migliorata l’efficienza produttiva in quanto i soggetti coinvolti si vedono rispettati nel proprio ruolo e valori. La condivisione in un contesto organizzativo rende l’ambiente di lavoro più vivibile, più sereno, più collaborativo e aumenta l’impegno personale di ciascuno e favorisce la cooperazione tra i ruoli promuovendo il reciproco rispetto.
Franco Lofrano