Trebisacce-01/02/2024: L’Avv. Ermelinda Mazzei sulle difficoltà di parcheggio

Ermelinda Mazzei

Chi sono?

Mi chiamo Ermelinda Mazzei e sono un avvocato, iscritta all’Albo dal 2012.

Il diritto potrebbe sembrare un mondo lontano e, invece, nelle nostre vite accadono quotidianamente dei fatti aventi rilevanza giuridica. Ecco perché  l’ho sempre trovato affascinante.

E infatti, fin da piccola, desideravo intraprendere questa che più che una professione, considero una missione.

Mi piacerebbe, quindi, vedere le persone più consapevoli dei propri diritti, come dei propri doveri.

Con questo intento, nasce l’idea di una rubrica che divulghi “pillole di diritto”.

Avv. Ermelinda Mazzei

Contatti: avv.ermelindamazzei@gmail.com

A quanti di voi è capitato di avere difficoltà a trovare parcheggio, magari l’ultima domenica del mese, quando è in corso la tradizionale fiera di paese, che richiama persone anche dalle zone limitrofe?

E molto spesso, quando finalmente si riesce a trovare posto, ci rendiamo conto che c’è un cartello di passo carrabile.

Ma cos’è un passo carrabile? Si tratta  dello sbocco di una zona privata in una pubblica, ad esempio di un garage su una strada. In tal caso, la sosta nell’area antistante l’ingresso all’edificio è vietata, anche al proprietario.

Tuttavia, è utile sapere che l’apposizione di un cartello del genere non è, come alcuni pensano, discrezionale, ma è necessario fare una richiesta al Comune, pagando un costo annuale.

In particolare, per riconoscere un passo carrabile legittimo è utile guardare il cartello che deve riportare il numero di autorizzazione e l’indicazione dell’anno del rilascio.

Altrimenti, trattasi di un cartello non autorizzato e, pertanto, non vige alcun divieto di sosta.

Anzi, l’autore di un tale gesto compie un vero e proprio illecito, sanzionato dall’articolo 22 del Codice della Strada da 173 a 694 euro.

Che dire, poi, quando vediamo aree di parcheggio occupate da sedie o da cassette di legno?

Anche in tal caso, siamo di fronte a un comportamento illegittimo, precisamente a una occupazione abusiva della strada, disciplinata dall’art. 20 del Codice della strada, con una multa che varia, anche in questo caso, da  173,00 a  694,00 euro.

Pertanto, per avere un parcheggio auto riservato su una pubblica via, l’unica soluzione è richiedere il permesso al Comune; ma solo nel caso in cui si è portatori di handicap con una grave difficoltà o impossibilitati a deambulare, anche in via temporanea.

In tal caso, conviene allegare, unitamente alla richiesta, documentazione necessaria a dimostrare l’assenza di altre opzioni di parcheggio disponibili, perché la concessione non è ammessa se esistono già altri spazi di sosta nelle vicinanze dell’abitazione del richiedente.