Trebisacce-05/02/2024:    LA VIA DELLA MANO VUOTA

                                             

    LA VIA DELLA MANO VUOTA

 

Il Karate è uno studio che dura tutta la vita” ( Gichin Funakoshi)

La via della mano vuota è una disciplina che proietta il praticante  in una dimensione spirituale nel momento in cui ci si approccia alla pratica nel modo giusto, che travalica quello che è il semplice gesto tecnico e diventa una sola cosa con spiritualità, filosofia e cultura.

Oggigiorno, in molte palestre, si è perso di vista il senso vero della pratica, soffermandosi troppo, e quasi esclusivamente, sull’aspetto agonistico, per cui determinati valori che sottendono alla vera pratica, sono andati perduti.

Fortunatamente esistono, però, delle realtà marziali dove i princìpi tradizionali sono ancora un fiore all’occhiello dell’insegnamento e ciò rende le suddette realtà come delle vere e proprie oasi.

Una di queste è la Zenkaratedo del Maestro Andrea Rizzo.

Amo definire questa Scuola come un vero e proprio tempio dei princìpi fondamentali del Karate, in quanto all’interno di essa si respira non soltanto il profumo di un insegnamento improntato sulla serietà sulla professionalità, ma anche quello che si riferisce al rispetto, all’educazione, alla modestia, alla umiltà, alla sensibilità umana.

Il tutto in un mix davvero speciale, che permette di vivere momenti altamente qualificanti sotto tutti i punti di vista.

Fucina di ottimi atleti, grazie agli insegnamenti del Maestro Rizzo e alla presenza dolcissima di Ilenia Locorotondo, moglie del Maestro, nonché Presidente dell’Associazione, la Zenkaratedo rappresenta un punto di riferimento preciso per tantissimi giovani che, con dedizione, raggiungono risultati encomiabili nella loro pratica.

Ricordiamo, tra gli altri, Andre Rizzo, figlia del Maestro, Giorgia Foscarini e tantissimi altri.

Il Maestro Rizzo ha sempre tenuto a sottolineare l’importanza di un comportamento corretto non soltanto sul tatami, ma anche nella vita sociale di tutti i giorni e in ogni contesto.

Ciò permette ai suoi allievi, anche ai più piccoli, di dimostrare come la pratica del Karate possa servire a crescere dal punto di vista psicofisico.

All’interno della Scuola si vivono momenti di sana pratica e di splendida condivisione umana, proprio grazie ad Andrea e Ilenia, due persone speciali, in possesso di quelle virtù ormai rare, quali la disponibilità, l’amicizia sincera, gli affetti.

E non sono proprio questi alcuni dei valori che l’arte marziale dovrebbe trasmettere?

Non pensare che si pratichi Karate solamente nel dojo”.

Ecco, gli insegnamenti del Maestro Rizzo non si fermano al dojo, ma portano l’allievo a rispettare determinate regole anche al di fuori di esso, per cui un plauso a tutti, con la certezza di un futuro sempre più roseo.

RAFFAELE BURGO